LUPI PER AGNELLI - IL PRESIDENTE DELLA JUVE IN VERSIONE ROTTAMATORE: “PRANDELLI? È FUGGITO NEL MOMENTO DEL BISOGNO IN TURCHIA: LÌ LA PRESSIONE FISCALE È MINORE” - “TAVECCHIO POCO AUTOREVOLE, MEGLIO ALBERTINI”

Il numero uno bianconero spara alzo zero contro Tavecchio: “Non ha l’autorevolezza per fare le riforme di cui il calcio ha bisogno” - Bordate anche contro l’ex numero uno della Figc Abete: “Non lo ringrazio di averci lasciati soli. E poi per coerenza, dopo la Federcalcio, adesso deve dimettersi anche dalle cariche Uefa e Coni”

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Fulvio Bianchi per “La Repubblica

 

andrea agnelli foto mezzelani gmt andrea agnelli foto mezzelani gmt

Tavecchio si candida, Andrea Agnelli tenta di fermarlo (e spara a zero). La corsa alla poltrona della Figc è già iniziata, si vota l'11 agosto ma lo scontro ormai è una cosa sicura, e non sarà certo una volata indolore. La Juventus, con tutta la sua forza, la sua autorevolezza, scende in campo e il suo presidente non si nasconde: lui, al posto di Abete, vuole un ex calciatore, uno come Rummenigge e Platini che «quando entra la gente si alza in piedi». L'identikit è quello di Demetrio Albertini: «sì, lui sarebbe l'uomo giusto», ammette lo stesso Agnelli.

 

Lo vogliono anche il sindacato calciatori, l'assoallenatori, e altri club di serie A (Roma, Fiorentina, Napoli e forse le tre neopromosse, Palermo, Cesena ed Empoli) ma c'è il timore, anche da parte di Agnelli, che l'ex milanista non abbia, almeno per ora, il coraggio di farsi avanti. C'è anche la speranza per la verità di convincerlo mentre è iniziato un giro d'orizzonte per vedere se, eventualmente, dovesse saltar fuori un altro candidato di peso: c'è tempo per trovarlo sino a 15 giorni dalle votazioni, quindi entro il 27 luglio. Agnelli è vero che ha speso parole di elogio per Nedved, Vialli, Cannavaro e Costacurta (oltre ovviamente Albertini) ed è vero che girano anche i nomi di Baggio e Tardelli ma manca ancora l'accordo fra i club che guidano il calcio.
 

CARLO TAVECCHIO CARLO TAVECCHIO

Agnelli, come detto, ha colto l'occasione di un dibattito alla Camera non solo per parlare a lungo con Giovanni Malagò, pure lui preoccupato per la situazione della Figc, ma anche per chiarire la sua posizione. E non è stato certo tenero. Ha iniziato da Giancarlo Abete: «Irresponsabile votare l'11 agosto, c'è troppo poco tempo. Non lo ringrazio di averci lasciati soli. E poi per coerenza, dopo la Figc, adesso deve dimettersi anche dalle cariche Uefa e Coni».

 

DEMETRIO ALBERTINI SERATA SANPATRIGNANO DEMETRIO ALBERTINI SERATA SANPATRIGNANO

Abete non si dimetterà, e non replica. Prandelli, poi, è stato massacrato: «Si è smarcato nel momento del bisogno e si è sposato subito coi turchi, dove la pressione fiscale è minore». Agnelli ce l'ha pure con il suo presidente di Lega, Maurizio Beretta, e se potesse lo sfiducerebbe già oggi, mentre su Tavecchio picchia duro: «Non ha l'autorevolezza per fare quelle riforme di cui abbiamo bisogno, e di cui ormai parlo da 3-4 anni. Noi sappiamo benissimo chi non vogliamo, ma niente traghettatore... Ci vuole un intervento profondo e radicale. Tavecchio è sostenuto da Franco Carraro e da un sistema che viene da lontano ».

 

Anche Barbara Berlusconi è di nuovo intervenuta. Lei vuole un rinnovamento totale in Figc: «Si parli di idee e non di tessere: la Lega di A proponga una candidatura unitaria». La Lega di A prende tempo ed è spaccata in due come da antica tradizione.
Tavecchio, intanto, avuto il via libera (ieri) dal suo consiglio direttivo, assicura che vuole lavorare «per trovare la maggiore condivisione possibile e riportare la Nazionale e i club al top».

 

PRANDELLI ABETE PRANDELLI ABETE

Nessuna risposta ad Agnelli: «Non è il momento questo di fare polemiche. Io adesso parlerò con tutti, anche con i rappresentanti della serie A». E a Barbara Berlusconi replica così: «Non raccolgo altre fibrillazioni». Per il Milan, comunque, voterà Galliani l'11 agosto dove un presidente dovrà per forza saltare fuori («altrimenti - ricorda Malagò - se l'elezione andrà a vuoto, il commissariamento è un dovere»). Oggi a Milano infine assemblea della Lega di B (5%): Andrea Abodi sta - almeno per ora poi si vedrà - con Agnelli che lo aveva
voluto alla Lega maggiore.

 

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