“PIBE”, UNO E TRINO - RISSE CON LA COMPAGNA, INCORAGGIAMENTI AL NAPOLI E PROVE DI FAIR PLAY CON IL REAL MADRID, MARADONA SI MOLTIPLICA E FA SEMPRE NOTIZIA - ORA CHE E’ STATO “RIABILITATO” DALLA FIFA DELL’AMICO INFANTINO, DE LAURENTIIS LO VUOLE AMBASCIATORE DELLA SOCIETÀ

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DIEGO ARMANDO MARADONA DIEGO ARMANDO MARADONA

Marco Azzi per “la Repubblica”

 

Il Napoli le ha tentate tutte, rispolverando virtualmente per l’occasione pure il mitico numero 10: con il ritorno di Diego Armando Maradona al seguito degli azzurri. Prima di ieri sera, negli storici 90’ al Santiago Bernabeu, il campione argentino aveva fatto il tifo dal vivo per la squadra con cui ha vinto due scudetti soltanto una volta: al San Paolo, il 12 febbraio del 2012, nella trionfale semifinale di Coppa Italia con la Roma. Finì 3-0, anche per merito della scarica elettrica garantita alla folla di Fuorigrotta e ai giocatori dalle virtù taumaturgiche dell’ex pibe de oro: con le sue stimmate da leader.

 

MARADONA E DE LAURENTIIS MARADONA E DE LAURENTIIS

L’arrivo in tribuna di Maradona, vestito a festa per l’importanza della occasione, è stato salutato da un’ovazione degli oltre 10mila tifosi azzurri. Al Bernabeu si sono risentiti a distanza di trent’anni i cori dell’epopea napoletana di Diego, che ha ricambiato con un saluto composto dalla sua postazione. Impassibile sul gol di Insigne, poi incollato alla sedia fino al 90’: a soffrire nei paraggi di De Laurentiis, a cui ha rubato la scena.

 

MARADONA E SARRI MARADONA E SARRI

È stato pure il Maradona day, come capita immancabilmente quando fa la sua apparizione. La lunghissima giornata di Diego era iniziata nel segno della tensione. L’ex campione sarebbe stato infatti protagonista di un aspro alterco con Rocio Oliva, la sua attuale compagna di vita, che ha messo in agitazione il direttore dell’hotel e ha scatenato un putiferio. Dalla reception hanno chiamato polizia e ambulanza.

 

Ma i medici non hanno riscontrato e lesioni e la donna non ha sporto denuncia contro l’ex fuoriclasse, che aveva già sfiorato la rissa con un reporter locale, colpevole di averlo immortalato con un telefonino mentre cenava. Ma Dieguito ha minimizzato. «Sono a Madrid, insieme alla mia famiglia, in attesa della partita di Champions del Napoli. Il mio avvocato ha parlato con le autorità spagnole. Non esiste alcuna denuncia e non si spiegano i motivi di questo assurdo show mediatico. Dicano quello che vogliono…».

MARADONA E IL NAPOLI MARADONA E IL NAPOLI

 

Poi Maradona ha partecipato come previsto al pranzo ufficiale dell’Uefa: ha stretto la mano al presidente del Real Florentino Perez e a Emilio Butragueno con fair play: «Vinca il migliore». Con i giocatori del Napoli, in hotel, aveva invece usato parole allo stesso tempo convincenti e affettuose. «Credo in voi, non dovete temere il Real: sono venuto fino a Madrid per vedervi vincere e sarò il vostro primo sostenitore per tutti i 90’».

 

A tavola il campione argentino s’è seduto accanto a De Laurentiis, che ha avuto per lui parole dolci. «Spero che Diego possa ritornare nel club azzurro, in futuro. Sarebbe lo straordinario ambasciatore nel mondo del “partenopeismo”: da valorizzare in Cina, Asia, Australia, Usa, oppure realizzando insieme delle Academy». La prima prova generale è andata in scena al Santiago Bernabeu. Il numero 10 è ritornato. 

SARRI E MARADONA SARRI E MARADONA

 

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