C’È QUALCOSA DI TAVECCHIO NELL’ARIA, ANZI DI NUOVO: LA FIFA E L’UNIONE EUROPEA BOMBARDANO LA CANDIDATURA DI “MR. BANANA”: “LA FIGC DEVE INDAGARE” - “LA ZANZARA” BEFFA IL CANDIDATO CON UN FINTO MOGGI: “AMICO MIO, ME NE FANNO DI TUTTI I COLORI” (AUDIO)

Nonostante l’intervento di FIFA e UE, Tavecchio va avanti: “Le leghe e le società di calcio mi hanno confermato pienamente il loro appoggio” - Al finto Moggi: “Me ne fanno di tutti i colori. Albertini? Ha la Nazionale da 8 anni e dice che non c’entra niente”. E sul prossimo ct: “La novità di Conte è importante”...

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1. AUDIO - UN FINTO MOGGI BEFFA TAVECCHIO: “AMICO MIO, MI FA PIACERE SENTIRTI”

 

 

2. CARLO TAVECCHIO BEFFATO DA FINTO MOGGI A LA ZANZARA SU RADIO 24: "AMICO MIO, ME NE FANNO DI TUTTI I COLORI..."

Da “La Zanzara” - www.radio24.it

 

tavecchio renzi tavecchio renzi

"Pronto sono Luciano, come va?". "Uè, come va...tiriamo avanti...cosa vuoi fare?". Inizia così una conversazione tra un finto Luciano Moggi, l'ex direttore generale della Juventus radiato dal calcio italiano, e Carlo Tavecchio, il presidente in pectore della Figc, al centro delle polemiche dopo le frasi pronunciate qualche giorno fa sugli stranieri presenti nei nostri campionati. Lo scherzo è stato realizzato dalla Zanzara (imitato da Andro Merku) su Radio 24, prima dello scandalo sulle "banane" che ha colpito Tavecchio. "Ormai è fatta", dice il finto Moggi al presidente della Lega Dilettanti.

claudio lotito e carlo tavecchio claudio lotito e carlo tavecchio

 

"Amico mio cosa vuoi fare, mi hanno tirato in mezzo perché non avevano altro..questi qua", risponde Tavecchio. "Non dire così, sono molto contento, Ormai è fatta..", continua 'Moggi'. "Non lo so, vediamo -dice ancora Tavecchio- ci saranno dei colpi di coda che mi faranno. A me ne hanno fatte di tutti i colori...". "Andrea Agnelli non lo capisco, perché ti attacca?", insiste Moggi. "Non lo so, io ho avuto solo rispetto per lui e per il suo mondo, ma se non lo sai tu come faccio a saperlo io...", risponde Tavecchio.

 

carlo tavecchio giancarlo abete carlo tavecchio giancarlo abete

Moggi: "Stento a capirlo pure io, questi attacchi sono quasi gratuiti...". Tavecchio: "C'è una persona che è a Londra che invece è una brava persona, che non ha mai detto nulla...Mi pare che è suo amico. Comunque mi fa piacere sentirti". Ma stanno tutti con te, anche De Laurentiis: "Benissimo, una bravissima persona, serio. È uno dei soggetti rock..."."Certo che Prandelli e Abete hanno fatto una brutta figura e sono scappati...", incalza il finto Moggi. "E c'è quell'altro bel signore -risponde Tavecchio - che ha detto che lui non c'entra niente. Ma come, ha la squadra in mano da otto anni. Non lo so io...".

 

CARLO TAVECCHIO CARLO TAVECCHIO

Chi sarebbe?: "Albertini", spiega Tavecchio. "Sono scappati come conigli...", continua Moggi. "Lo so...ma sono pochi che si prendono la responsabilità nella vita, pochi, pochi...", osserva il presidente della Lnd. Poi 'Moggi' chiede della Nazionale. Chi mettiamo alla guida?: "Bisogna vedere il problema di natura economica, non si può pensare alle cifre dei club, non sono paragonabili per la nazionale...".

 

Tu chi preferiresti?: "Bah, onestamente,..questa novità di Conte non è una roba da poco. È emersa adesso. Ma fino all'undici non dico niente perché figurati se dovessi dire qualcosa...". "Ci mettono poco a bastonare...comunque ci vediamo presto", dice 'Moggi'. "Bene, bene...ora mi imbarco sull'aereo".

 

 

AGNELLI - MOGGI AGNELLI - MOGGI

3. CASO TAVECCHIO, INTERVENGONO FIFA E UE - LUI TIRA DRITTO: LEGHE CON ME, VADO AVANTI           

Andrea Malaguti per www.lastampa.it

 

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Carlo Tavecchio non fa alcun passo indietro e va avanti. Il presidente della Lega Nazionale Dilettanti, in una nota, rompe il silenzio e annuncia di non voler rinunciare alla candidatura alla guida della Figc, sottolineando di avere ancora «l’appoggio delle Leghe» e delle varie società, che hanno dato «piena conferma del loro sostegno».

 

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«Ho prestato molta attenzione agli accadimenti di questi giorni e alle posizioni espresse dai media in merito alle parole da me impropriamente usate, senza alcun intendimento offensivo, in occasione dell’assemblea di venerdì scorso - sottolinea - Ne ho tratto molti insegnamenti che ho voluto condividere con i rappresentanti delle componenti che sostengono la mia candidatura a presidente della Figc, ricevendo dagli stessi piena conferma del loro sostegno».

 

«Ciò mi conforta - ha aggiunto - e mi induce a ribadire l’impegno per la piena attuazione del mio programma in caso di mia elezione alla presidenza federale. In questi giorni ho apprezzato la diffusa sensibilità dell’opinione pubblica sui temi della discriminazione razziale e mi auguro che si possa partire proprio da questa sensibilità per dare avvio a un capillare programma di educazione sportiva e a forme di lotta contro ogni discriminazione nello sport finalmente efficaci, come da tempo ho realizzato nell’ambito della Lega Nazionale Dilettanti che presiedo dal 1999».

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ANCHE LA FIFA IN CAMPO 

In mattinata era scesa in campo anche la Fifa. La Federazione internazionale di calcio ha infatti inviato una lettera alla Figc chiedendo che si indaghi sui «presunti commenti razzisti da parte di uno dei candidati alla presidenza della Federazione italiana». Lo annuncia la stessa Fifa sul suo sito. Il riferimento è alle parole di Carlo Tavecchio, che durante l’assemblea della Lega dilettanti ha dichiarato che, tra i calciatori extracomunitari, c’è anche chi nel paese d’origine «mangiava banane».

RENZI E BARROSO RENZI E BARROSO

 

«Le notizie di stampa sui presunti commenti razzisti da parte di uno dei candidati alla presidenza della Federazione italiana hanno allertato la Task Force della Fifa contro il razzismo e la discriminazione e il suo presidente Jeffrey Webb», si legge in un comunicato. La Federazione internazionale «ha scritto una lettera alla Figc chiedendo di prendere le misure appropriate per indagare e decidere sulla questione e riferire alla Fifa». «Nella lettera - si legge ancora nella nota - la Fifa ha ricordato alla Federazione italiana che la lotta contro il razzismo è una priorità assoluta per la Fifa stessa». 

 

INTERVIENE L’UE 

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Nel dibattito è entrata anche la Commissione europea, lodando il richiamo della Fifa e sottolineando che «la non discriminazione è la pietra angolare della Carta dei diritti fondamentali dell’Unione europea» e che quindi «il razzismo e ogni altra forma di discriminazione non devono avere posto nel calcio», ha detto Dennis Abbott, portavoce della Commissione Ue per sport, cultura, istruzione e politiche giovanili.

 

Abbott ha aggiunto che «seppur la Commissione riconosca in pieno l’autonomia delle federazioni sportive, riconosce tuttavia anche che il calcio, in quanto sport più popolare in Europa, ha delle responsabilità particolari nella lotta al razzismo». «Eliminare il razzismo dal calcio deve continuare a essere una priorità a tutti i livelli del calcio,» aggiunge Abbott, sottolineando che la Commissione «ha accolto con favore il fatto che la Fifa abbia richiesto alla Figc di aprire un’indagine sulle dichiarazioni» di Tavecchio.

 

CRESCE LA FRONTA ANTI-TAVECCHIO 

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Il presidente della Sampdoria, Massimo Ferrero, sul sito del club, è ritornato sulle discusse parole di Tavecchio questa mattina. «Così non si può continuare. La Lega di Serie A non può far finta di nulla: i presidenti devono rivedersi al più presto e rivalutare la posizione, altrimenti rischiamo il commissariamento della Figc». Ieri anche il presidente del Consiglio, Matteo Renzi, era intervenuto sulla vicenda affermando: “E’ un clamoroso autogol, ma rispettiamo l’autonomia della Federcalcio”.

 

DIETROFRONT SIENA 

EMMA WINTER AGNELLI E ANDREA AGNELLI EMMA WINTER AGNELLI E ANDREA AGNELLI

Al coro di critiche si è unito anche il Cesena. «Ho dovuto leggere almeno quattro volte le dichiarazioni del Presidente Tavecchio per la paura di aver preso un abbaglio e di aver capito “fischi per fiaschi”. La mia reazione è stata di profonda amarezza e di grande fastidio», le parole del presidente del Cesena, Giorgio Lugaresi. «Sono dell’idea che, dopo aver condiviso la sua candidatura perchè abbracciava le modifiche di rinnovamento, da oggi tutti i Presidenti della Lega di Serie A dovrebbero sentirsi liberi di votare per la presidenza federale in assoluta autonomia, seguendo solo le proprie convinzioni e la propria coscienza», aggiunge Lugaresi.

 

 

 

 

 

 

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