IL "DIAVOLO" NELL’INFERNO DEL FAIR PLAY FINANZIARIO!  IN ARRIVO L' ESCLUSIONE DALL'EUROPA DEL MILAN E UNA DURA SANZIONE ECONOMICA DA PARTE DELL’UEFA - L’AD FASSONE PRONTO A RICORRERE AL TAS IN CASO DI DECISIONE “ECCESSIVAMENTE PENALIZZANTE: “PIU’ DI UN ANNO DI STOP? TENDO A ESCLUDERLO” – IL JOLLY DEL SOCIO AMERICANO

-

Condividi questo articolo


Tiziano Cairati per la Stampa

mister li fassone mister li fassone

 

Tra qualche ora il Milan conoscerà il suo futuro che sembra più nero che rosso. Le percentuali di un' esclusione dall' Europa si sono impennate, tanto che in giornata dovrebbero trasformarsi in una brutta verità per chi un posto in coppa l' ha conquistato sul campo, ma rischia di vederselo sfilare per questioni extra calcistiche legate ai conti e all' alone di mistero che avvolge il proprietario Yonghong Li. La Camera Giudicante dell' Uefa, composta da tre giudici, un avvocato e un politico, dopo l' udienza di ieri con il Milan si è riunita in camera di consiglio per la decisione a cui seguirà la sentenza, attesa tra oggi e domani.

 

Anche una pena economica Il verdetto, oltre al no all' Europa, potrebbe prevedere una dura sanzione economica, di cui una parte da pagare subito. «Speriamo vengano valutati i fatti certi e non le congetture», dice l' amministratore delegato Marco Fassone al termine dell' udienza davanti alle due Camere dell' Uefa, la Giudicante e l' Investigativa.

fassone fassone

 

Insieme a Fassone, presenti a Nyon anche il consigliere Roberto Cappelli, la direttrice finanziaria Valentina Montanari, il responsabile della comunicazione Fabio Guadagnini e Andrea Aiello, legale dello studio Gianni, Origoni, Grippo, Cappelli & Partners. Durante il vertice, durato poco più di due ore, il Milan si è difeso sottolineando che l' estromissione dalle coppe sarebbe una punizione ingiusta -

 

«Più di un anno di stop? Tendo ad escluderlo», ancora Fassone -, ma lo ha fatto senza presentare nuovi documenti di garanzia rispetto a quello già bocciato lo scorso 22 maggio dalla Camera Investigativa, che ha rimandato il Milan alla Giudicante, sottolineando la convinzione che «permangono incertezze sul rifinanziamento del debito e sugli effetti passivi da pagare entro ottobre 2018».

 

gattuso mirabelli fassone gattuso mirabelli fassone

Tre proposte in campo Senza dimenticare che sulla sentenza peserà il mistero che avvolge il proprietario del club Yonghong Li, il quale non ha comunicato come rifinanziare il debito con il fondo Elliot di 303 milioni più interessi e mantiene riserbo totale anche con Uefa e Figc sul socio con il quale sarebbe in trattativa. Secondo le indiscrezioni le proposte sarebbero tre: due di un gruppo americano, più una.

 

fassone esce dallo studio legale gattai minoli agostinelli fassone esce dallo studio legale gattai minoli agostinelli

Delle due provenienti dagli Usa, una fa capo a Goldman Sachs, la seconda, come riporta Il Sole24, sempre di stampo statunitense, è caldeggiata da un imprenditore italiano. Sul tema, Fassone si cela dietro un criptico «sono fatti che riguardano l' azionista». Mentre, sulla possibilità che il Milan venga colpito da un verdetto politico da parte dell' Uefa, per dare un segnale ai club europei, il dirigente taglia corto: «Non voglio esprimere giudizi prima. Eventualmente, commenteremo dopo, ma vogliamo essere trattati come gli altri casi del passato».

 

C' è invece chiarezza sul possibile appello al Tas, nei giorni scorsi dato quasi per certo. Non è più così. A chiarirlo è l' amministratore delegato dei rossoneri: «Dipenderà dalla decisione. Se sarà eccessivamente penalizzante, la strada dell' appello è possibile». In questo momento di criticità anche il mercato è bloccato. A decidere come si muoverà il Milan sarà la sentenza dell' Uefa.

 

fassone con yonghong li e david han li fassone con yonghong li e david han li

In ogni caso il direttore sportivo Massimiliano Mirabelli sta lavorando in tutte le direzioni per rinforzare la squadra soprattutto puntando alle occasioni. Al Milan non resta che aspettare di sapere quale mercato fare, se anche per l' Europa o solamente per la Serie A.

fassone meme fassone meme

 

Condividi questo articolo

ultimi Dagoreport

DAGOREPORT - CONTINUA L’IMBROGLIO-SCHLEIN: ELLY RINCULA SUL NOME NEL SIMBOLO DANDO LA COLPA A BONACCINI (SIC!) E SI RIMANGIA ''CAPOLISTA OVUNQUE": LO SARA' SOLO AL CENTRO E NELLE ISOLE - ALLA DIREZIONE NAZIONALE DEL PD DI IERI LA SVALVOLATA MULTIGENDER HA PERSO LA MAGGIORANZA DEL PARTITO. I VENTI DI RIVOLTA INVESTONO TUTTE LE VARIE ANIME DEL PD - ELLY SI È RIMBOCCATA LA LAPIDE QUANDO HA DETTO: O IL MIO NOME NEL SIMBOLO O MI METTETE CAPOLISTA IN TUTTE LE CIRCOSCRIZIONI. DI TALE PROPOSTA, LA ZARINA DEL PD NE AVEVA PARLATO SOLO CON BONACCINI. IL PRESIDENTE DEL PD HA ACCONSENTITO IN CAMBIO DELLA CANDIDATURA NEL SUD DEL RAS DELLE PREFERENZE, RAFFAELE “LELLO” TOPO, FIGLIO DELL’AUTISTA DI GAVA, CHE OVVIAMENTE FA PARTE DELLA SUA CORRENTE (AH! I CACICCHI…) - ALLA FINE VICINO A SCHLEIN RESTANO SOLO IN DUE, IL MULTI-TRASFORMISTA ZINGAR-ELLY E FRANCESCO BOCCIA, IL VERO ARTEFICE DEL SISTEMA PUGLIA, GARANTE DI DECARO ED EMILIANO - ANCHE SE ALLE EUROPEE IL PD GALLEGGERA' AL 20%, SINESTR-ELLY DOVRA' FARE LE VALIGIE...

DAGOREPORT: 100 SCALFARI MENO UNO - NON È SOLTANTO TELE-MELONI A CENSURARE GLI SCRITTORI: C'E' ANCHE IL GRUPPO GEDI – IL LIBRO SUL CENTENARIO DI SCALFARI CURATO DA SIMONE VIOLA, NIPOTE DI EUGENIO, IN EDICOLA INSIEME A ‘’REPUBBLICA’’, SQUADERNA CENTO INTERVENTI DI ALTRETTANTI TESTIMONIAL, TRANNE QUELLO INNOCUO E DEL TUTTO PERSONALE DI GIOVANNI VALENTINI, EX DIRETTORE DELL’ESPRESSO - LE SUE CRITICHE, MANIFESTATE SUL "FATTO QUOTIDIANO" SULL’OPERAZIONE “STAMPUBBLICA” E POI NEL SUO LIBRO SULLA PRESA DI POSSESSO DEL GIORNALE DA PARTE DI ELKANN, GLI VALGONO L’OSTRACISMO E LA DAMNATIO MEMORIAE – IL TESTO CENSURATO…

DAGOREPORT –  PER SALVARE IL "CAMERATA" ROSSI, PROSSIMO A.D. RAI, UNA MELONI INCAZZATISSIMA VUOLE LA TESTA DEL COLPEVOLE DEL CASO SCURATI PRIMA DEL 25 APRILE: OGGI SI DECIDE IL SILURAMENTO DI PAOLO CORSINI, CAPO DELL'APPROFONDIMENTO (DESTINATO AD ESSERE SOSTITUITO DOPO LE EUROPEE DA ANGELA MARIELLA, IN QUOTA LEGA) – SERENA BORTONE AVEVA PROVATO A CONTATTARE CORSINI, VIA TELEFONO E MAIL, MA SENZA RICEVERE RISPOSTA - ROSSI FREME: PIÙ PASSA IL TEMPO E PIU’ SI LOGORA MA LA DUCETTA VUOLE LE NOMINE RAI DOPO IL VOTO DEL 9 GIUGNO SICURA DEL CROLLO DELLA LEGA CON SALVINI IN GINOCCHIO…)