"SENTENZA RIDICOLA" - MAGNINI, RITIRATOSI DALLE VASCHE UN ANNO FA, SI BECCA 4 ANNI DI SQUALIFICA PER TENTATO USO DI DOPING E ANNUNCIA IL RICORSO: "NON HO FATTO NULLA, ORMAI E' UNA QUESTIONE PERSONALE" - ORA 'FILIPPO MAGNO' POTRA’ RICORRERE IN APPELLO, ED IN ULTIMA ISTANZA AL TRIBUNALE SPORTIVO (TAS) DI LOSANNA- SQUALIFICATO ANCHE L'ALTRO NUOTATORE SANTUCCI, 30 ANNI AL NUTRIZIONISTA PORCELLINI

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FILIPPO MAGNINI FILIPPO MAGNINI

Da gazzetta.it

Dimezzata la richiesta (otto anni) di squalifica da parte della Procura antidoping, ma oggi a Roma la prima sezione del Tribunale nazionale antidoping, presieduto da Adele Rando, ha inflitto però a Filippo Magnini quattro anni ed altrettanti all’altro velocista Michele Santucci per uso o tentato uso di doping (la norma 2.2 del codice Wada). Il bicampione del mondo dei 100 sl di Montreal e Melbourne paga la frequentazione col nutrizionista Guido Porcellini, a sua volta squalificato 30 anni e a processo penale a Pesaro.

 

magnini magnini

Magnini aveva professato la sua innocenza poggiandosi anche sul fatto che il tribunale penale aveva archiviato ogni sua responsabilità. Ma la Procura sportiva è stata inflessibile e il solo sospetto viene punito. Adesso Magnini e Santucci potranno ricorrere in appello, ed in ultima istanza al Tribunale sportivo (Tas) di Losanna. Dal processo di alcune settimane fa, Magnini era uscito più ottimista: “Ho raccontato semplicemente la verità e ora sono tranquillo. Che sono totalmente estraneo ai fatti”. La sentenza era stata rinviata ad oggi. Magnini si è ritirato un anno fa. Nel corso della sua carriera non è mai risultato positivo.

 

 

2. MAGNINI

da gazzetta.it

 

 Così Magnini ha commentato la squalifica: “Le parole di Filo: “Sono dispiaciuto e anche arrabbiato, ma me l’aspettavo. So che la sentenza era stata scritta già prima del 15 ottobre, prima che io venissi qui a parlare. Perché? Non lo so, ce lo stiamo chiedendo con gli avvocati, stiamo pensando a chi potrei aver pestato i piedi. Non ho fatto nulla, questa sentenza è ridicola. Il procuratore Laviani mi ha detto a processo sbattendo i pugni sul tavolo:
 
“Basta, ormai è una questione personale”. Parliamo di un accanimento, di una forzatura. Non ci sono prove, anzi le prove dimostrano il contrario. Faremo sicuramente ricorso”. E ancora: “Una cosa mi fa ridere, anzi mi fa rabbia: la Procura dice di pensare che noi abbiamo pensato di fare qualcosa, anche se poi non lo abbiamo fatto. È un processo alle intenzioni e non mi sarei mai immaginato una cosa del genere: sono incazzato nero. Se vogliamo guardare gli aspetti positivi, visto che sono sempre stato un atleta ottimista, oggi usciamo da qui con la certezza che non si può dire né scrivere che Magnini si sia dopato.
 
Perché sui tre capi di accusa due sono spariti - ha sottolineato Magnini, lasciando gli uffici del Tna allo stadio Olimpico di Roma -. Qualunque persona che ha un po’ di cervello capisce che io non posso aver convinto una persona di trenta anni come Michele (Santucci, anche lui squalificato per quattro anni, ndr) a fare delle cose. L’entità della squalifica di 4 anni? Io mi sarei arrabbiato anche per un giorno. Quattro anni fa ridere perché viene fuori da niente. Abbiamo esempi di atleti che hanno preso due mesi dopo essere stati trovati positivi, altri che hanno preso due anni da recidivi. Noi abbiamo più o meno 200 controlli nazionali e internazionali tutti a posto, e forse anche di più: quattro anni mi sembra esagerato. Non dico di fare come negli altri Paesi, dove per una cosa del genere ti avrebbero dato una pacca sulla spalla, ma noi non abbiamo neanche fatto il tentativo. Nessuno ha mai pensato a questo. Io e Michele abbiamo fatto un record insieme: siamo gli unici atleti non positivi che vengono squalificati”.

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