RICCO, ANTIPATICO, E FILO TRUMP; MA NESSUNO HA MAI RAGGIUNTO I SUOI LIVELLI - TOM BRADY, IL RE DEL SUPERBOWL, E’ PER IL FOOTBALL USA PIU’ DI QUEL CHE JORDAN E’ STATO NEL BASKET: MICHAEL NON AVEVA MICA SPOSATO LA TOP MODEL GISELE BUNDCHEN

Condividi questo articolo


 

tom brady tom brady

Matteo Persivale per il Corriere della Sera

 

Quando si parla di Tom Brady e della sua quinta vittoria al Super Bowl, la finalissima del campionato americano di football, bisogna cercare di ignorare alcuni dati quasi altrettanto clamorosi: Brady non è soltanto il quarterback più vincente di sempre con la sua cinquina di titoli, non è soltanto l’aspirante al titolo che è di Jordan nel basket e di Federer nel tennis, cioè di giocatore più forte di sempre nella storia del suo sport.

 

Brady è una celebrity: perché è anche il marito della modella Gisele Bundchen e l’amico del presidente Trump, che ha sostenuto e dal quale è stato ricambiato con una serie di tweet da tifoso.

 

LO SCANDALO

 

tom brady tom brady

Ed è stato coinvolto in uno scandalo, l’anno scorso, con risvolti da pochade un po’ italiana: accusato di aver fatto sgonfiare il pallone sotto i limiti permessi dalla federazione in una partita decisiva per danneggiare gli avversari, gli Indianapolis Colts (la palla ovale reagisce, ovviamente, a minimi cambiamenti nella pressione dell’aria) è stato squalificato, poi squalifica cancellata da un tribunale ordinario, poi confermata da un altro tribunale: insomma un pasticcio ai limiti del grottesco (chi legge l’inglese può cercare «Deflategate» su Google e trovare ore e ore di letture in merito).

 

tom brady tom brady

Con polemiche insolite per uno sport come il football NFL abituato sì a scandali ma di altro tipo, che coinvolgono la vita dei giocatori fuori dal campo (giocatori che picchiano mogli o fidanzate, droga, sparatorie).

 

Brady non è simpaticissimo al resto dell’America che non tifa New England Patriots e l’essersi schierato con l’impopolare Trump (come peraltro hanno fatto altri della squadra) non l’ha aiutato; certe interviste prepartita nelle quali appariva abbastanza sicuro di centrare il quinto anello (commemorano così le sue vittorie nel Superbowl: se vincesse un’altra finale dovrebbe passare all’altra mano avendo finito le dita) hanno fatto il resto.

TRUMP TOM BRADY TRUMP TOM BRADY

 

In un caso di Schadenfreude raramente visto in America dove il tifo contro è generalmente limitato a certe rivalità storiche (vedi Boston-New York nel baseball per esempio), quando i Patriots erano sotto di 22 punti con gli Atlanta Falcons apparentemente destinati alla vittoria (stavano asfaltando Brady 25-3) Twitter e Facebook erano esplosi nell’ironia contro Brady. Colpevole peraltro di aver già girato uno spot nel quale esultava per la quinta vittoria, necessità commerciale comprensibile ma altrettanto notevole mancanza di sportsmanship.

GISELE E TOM BRADY GISELE E TOM BRADY

 

Invece Brady ha condotto nella seconda parte della partita i compagni a una rimonta che resterà per sempre nella storia del football e non solo, 31 punti contro 3 degli avversari. I tifosi di calcio di casa nostra, da una parte, possono tranquillizzarsi: i milanisti ancora dispiaciuti per la finale di Champions a Istanbul o interisti addolorati per il 5 maggio di Lazio-Inter possono almeno consolarsi pensando che alla fine del primo tempo non avevano sei gol di vantaggio (più o meno l’equivalente di quello che è successo stanotte) e poi si sono fatti rimontare.

TRUMP TOM BRADY1 TRUMP TOM BRADY1

 

I Falcons quindi entrano di diritto nella classifica di quelle che in America chiamano «capre», quelli che nello sport perdono in modo clamoroso un titolo già vinto. Brady, invece, torna a casa dalla moglie top model con il quinto titolo, campionissimo di talento assoluto e uomo fortunato, impermeabile alle critiche dalla vetta del suo primato. Simpatico no, non lo è mai stato. Ma difficile vincere tanto senza farsi qualche nemico. O qualche decina di milioni di nemici.

gisele bundchen con tom brady e figli gisele bundchen con tom brady e figli

 

Condividi questo articolo

ultimi Dagoreport

DAGOREPORT – JOE BIDEN VUOLE CHE GIORGIA MELONI METTA ALL’ORDINE DEL GIORNO DEL G7 L’USO DEI BENI RUSSI CONGELATI. PER CONVINCERE LA DUCETTA HA SPEDITO A ROMA LA SUA FEDELISSIMA, GINA RAIMONDO, SEGRETARIO AL COMMERCIO – GLI AMERICANI PRETENDONO DALL’EUROPA UN'ASSUNZIONE DI RESPONSABILITÀ DOPO TUTTI I MILIARDI CHE WASHINGTON HA POMPATO A ZELENSKY. MA METTERE MANO AI BENI RUSSI È UN ENORME RISCHIO PER L’UNIONE EUROPEA: POTREBBE SPINGERE ALTRI PAESI (CINA E INDIA SU TUTTI) A RIPENSARE AI LORO INVESTIMENTI NEL VECCHIO CONTINENTE…