SARRI ARMATI: IL TECNICO EX NAPOLI SI È RIPRESO LA JUVE, CONTE A CACCIA DI SCUSE – L’ALLENATORE BIANCONERO HA STRAVINTO A MODO SUO, SENZA PJANIC E DYBALA IN PANCHINA, CON LA SCOMMESSA DOUGLAS COSTA – NELL’INTER SOTTO ACCUSA C'È ANCHE UN MERCATO CHE  NON STA FACENDO LA DIFFERENZA: SU TUTTI GODIN, SANCHEZ ED ERIKSEN. CONTE E’ APPARSO QUASI RASSEGNATO AL COSPETTO DI UNA JUVE CONSIDERATA ANCORA TROPPO LONTANA, NON SOLO IN CLASSIFICA...

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Alberto Mauro per “il Messaggero”

 

Sarri si riprende la Juve, mentre Conte perde un'occasione irripetibile, gli effetti immediati del derby d'Italia più anomalo del dopoguerra si riflettono su una classifica congelata fino al 3 aprile dal blocco sportivo del Coni che rilancia la Juventus in testa e affossa l'Inter (-9 con una partita da recuperare), per la corsa Scudetto.

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Nelle pieghe di una sfida che ha regalato a tutta Italia un paio d'ore di calcio vero e spettacolo puro ci sono i duelli incrociati tra bomber più o meno ispirati, strategie e obiettivi di mercato che sorridono a Paratici, scelte più o meno coraggiose e due allenatori agli antipodi per filosofia di gioco, con un chiaro vincitore e uno sconfitto. Un successo così, in una partita così, serviva come il pane alla Juve ma soprattutto a Sarri, che rischia forte e si prende tutto. Stravincendo a modo suo, senza Pjanic e Dybala in panchina, con la scommessa Douglas Costa, e una lettura tecnico- tattica nettamente superiore a Conte.

 

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La sfida più delicata (la prossima contro il Lione lo sarà ancora di più) è quella in cui si è percepita più sintonia tra le scelte dell'allenatore e un gruppo che ritrova come d'incanto voglia, fiducia e nuove certezze (si può fare a meno di Pjanic e anche dei gol di Ronaldo), mentre nello spogliatoio dopo un bel po' di tempo si rivedono i selfie collettivi, alla faccia della distanza di sicurezza.

 

Contro l'Inter - forse per la prima volta da inizio stagione - Sarri è un valore aggiunto, capace di sorprendere Conte e travolgerlo nel secondo tempo. Mentre i nerazzurri, dai quali ci si aspettava di più, sono lo specchio di un allenatore incapace di riprendere la partita, quasi rassegnato al cospetto di una Juve considerata ancora troppo lontana, non solo in classifica. A Torino era il ristorante da 100 euro con 10 euro in tasca, a Milano è diventato Un gap evidente con la Juventus, ma la teoria dell'alibi nasconde altro.

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SENZA ALTERNATIVE

L'incapacità o l'impossibilità di trovare alternative al prevedibile gioco sulle fasce con cross in mezzo per Lukaku, nonostante il tentativo di cambiare in corsa provando il tutto per tutto con una quasi inedita difesa a quattro nel finale. Ma sotto accusa c'è anche un mercato che al momento non sta facendo la differenza: su tutti Godin, Sanchez ed Eriksen: il danese è un caso, tante panchine e pochissimi acuti, mentre Sarri ha solo l'imbarazzo della scelta e quando lancia Dybala dalla panchina va a colpo sicuro.

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Allo Stadium Lukaku e Lautaro hanno mostrato tutti i loro limiti, e Conte è ancora più preoccupato perché non ha alternative all'altezza. Giovedì c'è il Getafe, per un sommario riscatto, mentre la Primavera nerazzurra, secondo le indicazione del presidente Zhang, rinuncia alla Youth League per salvaguardare la salute dei ragazzi tesserati.

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