TIGER WOODS
Domenico Calcagno per il “Corriere della Sera”
«Se mi ricapita smetto». E forse, purtroppo, ci siamo. Dopo il terzo intervento chirurgico Tiger Woods aveva chiarito che, piuttosto di tornare in sala operatoria, avrebbe chiuso con il golf. Ora che è arrivato il quarto, alla schiena tanto per cambiare, effettuato dal professor Richard Guyer in Texas, la Tigre sembra aver cambiato programma. «Non vedo l' ora di tornare alla vita normale. Vorrei poter giocare con i miei figli, gareggiare nei tornei e non dover più convivere con i dolori che mi hanno tormentato».
tiger woods donald trump
Esagera? No, perché la seconda vita di Tiger non è stata una passeggiata. Il ragazzo di Cypress figlio dell' ex Berretto verde fissato con il golf, si è preso prima tutto il bello: i record, le vittorie, i quattrini (primo atleta a superare il miliardo di dollari), la moglie bella e bionda, i due figli, il successo globale, totale. Non è stato un giocatore di golf Tiger, è stato il golf. Lo ha cambiato, stravolto e sconvolto. Lo ha reso ricco e se i suoi colleghi fossero onesti dovrebbero devolvere alla Tigre almeno il 5 per cento dei propri guadagni perché i premi, prima dell' avvento del fenomeno, erano molto più bassi.
woods vonn
Poi, però, per una crudele legge del contrappasso, il suo mondo si è capovolto. In una notte di novembre del 2009, quando scappò di casa inseguito dalla moglie armata di un ferro 7 e intenzionata a usarlo sulla testa del marito fedifrago. Se la cavò senza danni (a differenza del suo suv) ma da quel giorno il campione perfetto, l' uomo modello diventò il traditore seriale, il bugiardo matricolato, uno del quale non ci si può fidare, un malato di sesso.
Sponsor in fuga, il divorzio un anno dopo, il gioco in pezzi. Dopo un po', però, tutti gli appassionati di golf, gli avversari, si accorsero di non poter fare a meno di lui. E allora il ritorno, con un' ultima grande stagione, il 2013, quando vinse i suoi ultimi 5 tornei e sembrava pronto a riprendersi tutto.
tiger crying
Non andò così. Tiger da quattro anni è fermo a 14 Major, 79 tornei del Pga e 40 del Tour europeo. Ultima vittoria the Player Championship a Sawgrass, nel 2013. L' anno dopo i primi interventi chirurgici. Ricoveri, recupero, riabilitazione, tentativi di rientro tanto attesi quanto deludenti. In pratica è fermo dall' agosto 2015.
L' anno successivo si presenta al tee tre volte. A dicembre alle Bahamas, a gennaio a Torrey Pines, a febbraio a Dubai. E qui, alla fine delle prime 18 buche, si accascia a metà della cena: mal di schiena, occorre intervenire ancora. L' uomo che per 545 settimane è stato numero uno del mondo, oggi è precipitato al 788 e la caduta è destinata a proseguire.
TIGER WOODS PERDE UN DENTE
Nel futuro immediato della Tigre ci sono minimo sei mesi da trascorrere senza far nulla all' inizio, in palestra successivamente. La sua schiena è conciata come quella di un giocatore di football americano perché il suo golf ha sempre chiesto molto al suo fisico. Ha detto che spera di tornare, dopo aver detto che un' altra operazione avrebbe chiuso la sua carriera. Solo vivendo scopriremo come andrà a finire. Ha 41 anni, non è più giovane, ma se riuscisse a ritrovare almeno una buona parte del suo golf potrebbe vincere ancora, attaccare il record di Major di Jack Nicklaus (18, 4 più della Tigre). Potrebbe.
TIGER WOODS CON LA MASCHERA
Ma adesso sembra molto difficile. Per la schiena e per la testa. Il golf a livello mentale è forse lo sport più duro che esista. Rimettere insieme tutto, ritrovare la vecchia magia sembra onestamente impossibile. Forse la storia sportiva dell' uomo che ha cambiato il golf è davvero finita. E al momento non si vede nessuno grande abbastanza da raccoglierne l' eredità.
tiger woods golf
