1977, UNA STORIA DI QUARANT’ANNI FA - AL MUSEO DI ROMA IN TRASTEVERE IN MOSTRA LE SPLENDIDE FOTOGRAFIE DI TANO D'AMICO E I LAVORI DELL’ARTISTA PABLO ECHAURREN TRA ARTE, POLITICA E IDEOLOGIA - IMMORTALATE ASSEMBLEE, OCCUPAZIONI, SLOGAN, CORTEI, MANGANELLI E P38 CHE SCANDIRONO UN ANNO CRUCIALE

-

Condividi questo articolo


Stefano Caselli per Il Fatto Quotidiano

 

TANO D AMICO TANO D AMICO

Più della bellezza, il mondo lo salva chi non si prende sul serio. E infatti il mondo non si salva affatto. Vien da far pensieri così uscendo dal museo di Roma in Trastevere dopo aver visto "'77, una Storia di quarant' anni fa", mostra allestita con gli scatti del fotografo Tano D' Amico e i lavori dell' artista Pablo Echaurren (oltre al documentario Indiani metropolitani scritto da Claudia Salaris e diretto da Antonella Sgambati). Il contrasto - almeno negli occhi di chi quegli anni non li ha vissuti in prima persona - è a tratti evidente.

 

PABLO ECHAURREN PABLO ECHAURREN

Le foto di D' Amico (alcune celeberrime) restituiscono il volto dei Settanta come ancora percepito nel sentire comune: assemblee e sorrisi, occupazioni e desideri, slogan e cortei, ma anche - e soprattutto - lacrimogeni, volti incappucciati, manganelli e P38 : il piombo che su quegli anni è rimasto impresso fin dal nome che comunemente si dà loro.

 

COPERTINA DISEGNATA DA PABLO ECHAURREN COPERTINA DISEGNATA DA PABLO ECHAURREN

Gli inchiostri su carta in perfetto equilibrio tra Dada e Futurismo di Echaurren (per intenderci, l' artista che ha disegnato la copertina di Porci con le ali di Rocco e Antonia, il libro cult del 1977), sono la giusta interpunzione alla rappresentazione fotografica della realtà e ci riconsegnano la più irripetibile esperienza del '77, l' anno in cui "i giorni valgono mesi e i mesi anni": l' esplosione creativa (e perdente) degli "indiani metropolitani", di quella cultura per una volta davvero "contro" che fece del '77 rispetto al '68 "il rumore contro lo spartito, Godere invece che Potere, Dromedario invece che Operaio".

 

mostra tano d amico 77 4 mostra tano d amico 77 4

Quella di Echaurren è la parte fresca del racconto, anche se - com' è inevitabile che sia - i visitatori sono altrettanto attratti dalle straordinarie immagini di D' Amico. Fresco perché lo sberleffo (soprattutto l' autosberleffo) non passa mai di moda, a differenza delle ideologie obbligatorie. Vale ieri e vale oggi, per qualsiasi cosa. È una storia di estetica vera contro un' estetica di maniera, di fogli ciclostilati autoprodotti dagli Indiani (Oask?!, Abat/Jour, Wam) che si prendevano gioco degli slogan del movimento ricamando mondi surreali giocando con la parola scritta.

 

mostra 77 tano d amico mostra 77 tano d amico

Storie strepitose, come il volantino dall' improbabile layout con su scritto "Libertà per i compagni arrestati per aver diffuso questo volantino" distribuito ai militanti in piazza Navona: "Ma lo hai letto? - racconta Echaurren - chiedevamo ai compagni a cui lo davamo e che esprimevano convinta solidarietà. Lo stiamo distribuendo noi, ti pare che ci abbiano arrestato? Nulla, non c' era verso di farglielo capire". Oppure il capolavoro della fanzine Il complotto di Zurigo: "Nell' Aula Magna della Sapienza c' era assemblea per protestare contro la chiusura di radio Alice a Bologna.

 

mostra 77 tano d amico 5 mostra 77 tano d amico 5

Convincemmo tutti a solidarizzare anche con i compagni di Zurigo ingiustamente espulsi dal Cabaret Voltaire. Funzionò". Il Cabaret Voltaire fu il locale culla del movimento dadaista tra il 1916 e il 1917. Il 1977 - questo 1977 - morì sul fare dell' autunno e fu sepolto definitivamente nel 1978. Echaurren, nel maggio di quell' anno, è un redattore de Il Male. Aldo Moro è prigioniero delle Br, che diffondono la prima, celebre foto.

 

mostra 77 tano d amico 3 mostra 77 tano d amico 3

Il giornale satirico, facendo il verso a uno spot allora in voga, la pubblica accompagnata dalla didascalia: "Scusate, abitualmente vesto Marzotto": "Mi ribellai - ancora Echaurren - perché quella foto era il frutto di cinque uomini morti. Mi risposero che la satira non ha confini: vero, dissi io, allora datemi una striscia per fare satira su un qualunque compagno morto. Immaginate la reazione Eravamo contro il carcere, gli eserciti e la pena di morte. Le Brigate Rosse erano tutto questo. Le Brigate Rosse hanno ucciso il movimento".

mostra 77 tano d amico mostra 77 tano d amico mostra 77 tano d amico 2 mostra 77 tano d amico 2 DISEGNO DI PABLO ECHAURREN PER LOTTA CONTINUA DISEGNO DI PABLO ECHAURREN PER LOTTA CONTINUA PABLO ECHAURREN PABLO ECHAURREN TANO D AMICO 2 TANO D AMICO 2 DISEGNO DI PABLO ECHAURREN PER LOTTA CONTINUA DISEGNO DI PABLO ECHAURREN PER LOTTA CONTINUA

 

Condividi questo articolo

ultimi Dagoreport

ARCORE MORMORA, MILANO CONFERMA: MARTA FASCINA SI È FIDANZATA! A RUBARE IL CUORE DELLA FU VEDOVA INCONSOLABILE DI SILVIO BERLUSCONI NON SAREBBE UN POLITICO, NÉ UN PERSONAGGIO PUBBLICO - LA FAMIGLIA BERLUSCONI, CHE NON VEDE L’ORA DI SBULLONARLA DA VILLA SAN MARTINO, AVREBBE PERSINO PRESO UN APPARTAMENTO A MILANO PER LEI E IL SUO NUOVO AMORE. SI VOCIFERA CHE IN QUESTI GIORNI SI STIA LAVORANDO ALL’ARREDAMENTO… - MARTA FASCINA: "LA NOTIZIA È TOTALMENTE INFONDATA. QUANTO ALL'ACQUISTO DI UN NUOVO APPARTAMENTO, SI TRATTA SEMPLICEMENTE DI UNA VALUTAZIONE CHE STO FACENDO PER UN MEMBRO DELLA MIA FAMIGLIA..."

DAGOREPORT – “SANTA” E VOLUBILE: LE MILLE VERSIONI DELLA  SANTADECHÈ SULLE SUE DIMISSIONI DA MINISTRO IN CASO DI RINVIO A GIUDIZIO. ALL’INIZIO SI È DIFESA SENZA ESITAZIONI, POI HA IPOTIZZATO UN PASSO INDIETRO (“FARÒ UNA SERIA E COSCIENTE VALUTAZIONE”) E OGGI, DI NUOVO, CAMBIA SPARTITO: “NESSUNO MI HA CHIESTO DI DIMETTERMI” - PERCHÉ ONDEGGIA COSÌ TANTO? QUALI ASSI NELLA MANICA È CONVINTA DI AVERE? – NESSUN COMMENTO DALLA MELONA CHE SA BENE CHE FDI NON VEDE L'ORA DI RISPEDIRLA A CUNEO (A PARTE IL SODALE LA RUSSA) - NEL CASO IN CUI LA PITONESSA NON SI RASSEGNASSE A DIMETTERSI, E' GIA' PRONTO UN RIMPASTO DI GOVERNO DOPO LE EUROPEE: DATI IN USCITA ANCHE DELMASTRO E ZANGRILLO…- VIDEO 

DAGOREPORT – PER NON PERDERE LA FACCIA CON I RUSSI, PUTIN ACCUSA L’UCRAINA PER LA STRAGE DI MOSCA, MA LA TRATTATIVA CON LA CIA PER EVITARE L’ESCALATION VA AVANTI - LO SCHEMA È “DUE PASSI IN AVANTI E UNO INDIETRO”: I RUSSI AVANZERANNO, KIEV ACCETTERA' UNA TREGUA E LE NUOVE CONQUISTE SARANNO “OFFERTE” SUL TAVOLO DEL NEGOZIATO – ALLA FINE SI TORNEREBBE INDIETRO DI 10 ANNI, AGLI ACCORDI DI MINSK CHE PREVEDEVANO UN’AUTONOMIA SPECIALE PER LE REPUBBLICHE DI DONETSK E LUGANSK E L’ASSICURAZIONE CHE L’UCRAINA NON ENTRERÀ MAI NELLA NATO – IL MESSAGGIO DI BIDEN A ZELENSKY: RESISTI FINO ALLO SBLOCCO DEI 60 MILIARDI DI AIUTI DAL CONGRESSO MA NON SOFFIARE SUL FUOCO ORA CHE NELLA PARTITA SI SONO INFILATI ANCHE I JIHADISTI (MONITORATI DALLA CIA)...

FLASH! – COSA DIREBBE LA “VECCHIA” DANIELA SANTANCHÈ DELL’ATTUALE MINISTRO DEL TURISMO? LA “PITONESSA” NEGLI SCORSI ANNI HA CHIESTO LE DIMISSIONI DI TUTTI: DA FINI A BOSCHI, DA LUCIA AZZOLINA FINO AI SUOI BERSAGLI PREFERITI, I GRILLINI DI MAIO, CONTE E BONAFEDE. BASTAVA CHE VENISSE APERTA UN’INDAGINE E LA SOLERTE (EX) PROPRIETARIA DEL TWIGA PARTIVA ALL’ASSALTO. ORA CHE UN’INCHIESTA TOCCA DA VICINO LEI, PERÒ, NIENTE, NON MOLLERÀ PERCHÉ “NESSUNO HA CHIESTO LE MIE DIMISSIONI…”