LE DIECI OPERE PIU’ EROTICHE DI TUTTI I TEMPI - DAGLI “SHUNGA” GIAPPONESI AI “MODI” ESPLICITI DEL RINASCIMENTO, DALLE LESBICHE DI TOULOUSE-LAUTREC AGLI ONANISTI DI SALVADOR DALI’

“Leda e il cigno” di Michelangelo, databile intorno al 1530, insinua fellatio e omosessualità. Rembrandt ritrae il sesso in camera da letto, Jeff Koons nudo con Cicciolina rende la pop art indistinguibile dal porno...

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satiri di andrea riccio satiri di andrea riccio

L’Arte è sempre stata intrinsecamente legata all’espressione, alla passione e alla sensualità e, nei secoli, ci sono state esplicite descrizioni dell’atto carnale nella sua gloria nuda. Basti pensare agli “Shunga”, termine giapponese che significa 'immagini della primavera' e indica un genere di stampe a soggetto erotico.

 

Rappresentano il sesso in modo schietto, cosa che gli occidentali non sono riusciti a fare prima del ventesimo secolo.

Katsukawa Shun’ei, libero da qualsiasi idea cristiana che legasse il sesso al peccato, già tra il 1795-1810 riuscì a dipingere l’utopia del piacere reciproco in dieci scene dove il tempo è sospeso.

rembrandt letto alla francese rembrandt letto alla francese

 

Nella mitologia greca e romana i satiri seguivano i riti del dio Bacco, dedicati al vino, al sesso e all’estasi. Nel 1510-1520 Andrea Riccio li immagina abbracciati e bramosi, in corpo e desiderio. Quando Picasso disegna un bacio non è un tocco romantico fra labbra ma un incontro carnale di lingue. “Il bacio” (1967), infatti, è l’allegoria estatica delle copulazioni che l’artista può ricordare o immaginare.

 

leda e il cigno di michelangelo leda e il cigno di michelangelo

Egon Schiele è l’artista che ha per soggetto la camera da letto. Negli ultimi giorni dell’impero austro-ungarico, Sigmund Freud indagava la sessualità e Gustav Klimt metteva su tela i suoi sogni sensuali. Schiele invece portava tutto a un livello di sublime pornografia o sondava la curiosità erotica in opere come “Due donne che abbracciano”(1915).

 

Quasi fosse una fusione in anticipo fra il dipinto di Picasso e quello di Schiele, Henri de Toulouse-Lautrec, già nel 1892, realizzò “A letto, il bacio”, due donne che si baciano fra le lenzuola, libere da qualsiasi pregiudizio dell’epoca. L’artista amava ritrarre prostitute, ballerine e modelle di Montmartre, nel segno dell’idea che l’amore è facile, l’amore è libero.

 

katsukawa shun’ei katsukawa shun’ei

Quando Jeff Koons sposò la pornostar Cicciolina, immortalò l’unione in una serie di quadri e sculture, tutti ritraenti loro due che facevano sesso, pop art indistinguibile dal porno. Il poster “Made in Heaven” (1991) ne è la prova ed è custodito al Whitney Museum di New York.

 

“Leda e il cigno” di Michelangelo, databile intorno al 1530, insinua fellatio e omosessualità. Zeus, sotto forma di cigno, fa l’amore con la donna, che, nella realtà, era il modello

jeff koons made in heaven jeff koons made in heaven

Antonio Mini. L’opera si può quindi leggere come il ricordo, o la fantasia, del pene di Michelangelo che incontra la bocca di Mini.

 

Durante il Rinascimento e nel Barocco, le immagini di sesso erano accoppiamenti fra una donna e una nuvola, fra un ragazzo e un’aquila. In “Letto alla francese” Rembrandt

il grande masturbatore di dali il grande masturbatore di dali

(1646) mostra l’atto così com’è, senza metafore: una coppia, forse proprio Rembrandt con l’amante Hendrickje Stoffels, a letto in posizione del missionario. Ancora più esplicito fu, sempre nel Rinascimento, Antonio Raimondi che incise i disegni di Giulio Romano, un vero libro erotico con sedici posizioni sessuali che, nel tempo, è diventato un best seller.

 

il bacio di picasso il bacio di picasso

Il leader surrealista André Breton invitava i suoi seguaci a liberare l’inconscio. Salvador Dalí apprese la lezione, dipingendo fantasie e onanismo. “Il grande masturbatore” è una delle sue più importanti opere pittoriche (1929), un atto sessuale con un solo partecipante, un sogno narcisistico che crea il piacere indipendente. 

 

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