NEL MUSEO ARTICO DI BRERA CI MANCAVANO SOLO LE SFILATE - NON SI FERMANO LE POLEMICHE DOPO L’INDAGINE SUI QUADRI DANNEGGIATI DAL FREDDO: FA DISCUTERE LA CONCESSIONE DELLE SALE DELLA PINACOTECA PER UNA SFILATA DI MODA TRA I QUADRI "INCEROTTATI" -

Condividi questo articolo


Teresa Monestiroli per milano.repubblica.it

 

BRERA SFILATA DI MODA BRERA SFILATA DI MODA

Nel giorno della chiusura al pubblico, mentre i restauratori procedevano con l'indagine sui quadri danneggiati dall'anomalo calo di umidità dei primi di gennaio, le sale della Pinacoteca di Brera aprivano le porte ai modelli di Trussardi che ieri sera hanno presentato la collezione uomo per il prossimo inverno: una performance, non una sfilata, ma messa in scena in quattro sale del museo, dalla 28 alla 31, separate da quella che ospita uno dei dipinti più a rischio e maggiormente "velinato", la Pala di Piero Della Francesca, solamente da pochi metri.

 

L'evento, inserito da mesi nel calendario delle sfilate milanesi, non è stato spostato nonostante lo stato di emergenza di questi giorni, con oltre 40 quadri "velinati" e due ritirati dal percorso espositivo e ricoverati nel laboratorio di restauro per un preoccupante sollevamento del colore dovuto a problemi di climatizzazione delle sale.

PALA DI BRERA INCEROTTATA PALA DI BRERA INCEROTTATA

 

Non al freddo, come ieri ha ribadito il direttore James Bradburne, ma a uno sbalzo dell'umidità relativa del tutto fuori norma che ha investito la città intorno all'Epifania e che secondo l'Arpa nel quartiere di Brera è scesa addirittura al 16 per cento contro il 55 necessario per l'indonea a conservazione dei dipinti su legno.

 

La performance della maison Trussardi era il quarto appuntamento di una convenzione che Brera ha stipulato tempo fa e che prevede, in cambio, la fornitura delle nuove divise del personale. "L'evento è stato programmato mesi fa, tutte le misure necessarie per garantire la corretta tutela delle opere sono state messe in atto" garantiscono dal museo. Specificando che la sala con la Pala di Piero Della Francesca è stata sigillata con un pannello rigido e che l'accesso al pubblico è stato possibile solo attraverso una porta di sicurezza protetta da una bussola di materiale isolante montata ad hoc per ridurre al minimo gli sbalzi di temperatura.

BRERA BRERA

 

Ma oltre alla folla accorsa durante la serata, prima e dopo la festa c'è stato un lungo via vai del personale addetto all'allestimento che forse, in un momento delicato come quello di questi giorni, si poteva evitare. Magari individuando una location alternativa pur sempre all'interno del prestigioso Palazzo di via Brera.

 

In attesa di conoscere meglio le cause dei danni - non è ancora chiaro come mai i climatizzatori non abbiamo retto il drastico calo di umidità - e mentre prosegue il monitoraggio dei dipinti a rischio, con il controllo delle veline e il fissaggio dei punti più delicati, c'è chi punta il dito sulla porta Gregotti, il nuovo ingresso inaugurato da Bradburne.

CRISTO DEL BRAMANTE CRISTO DEL BRAMANTE

 

Non avendo una protezione termica adeguata, la porta potrebbe aver creato un pericoloso effetto camino, risucchiando l'aria esterna e incanalando nel corridoio un gran freddo tanto che durante le vacanze di Natale è stata decisa la chiusura. La sala di Bramante, il quadro più colpito, è molto lontana dall'ingresso, ma la VII dove i quadri "incerottati" sono almeno cinque è a pochi metri. Anche questo resta un punto da chiarire.

PALA DI BRERA PALA DI BRERA

 

 

Condividi questo articolo

ultimi Dagoreport

DAGOREPORT – ANCHE I DRAGHI, OGNI TANTO, COMMETTONO UN ERRORE. SBAGLIÒ NEL 2022 CON LA CIECA CORSA AL COLLE, E SBAGLIA OGGI A DARE FIN TROPPO ADITO, CON LE USCITE PUBBLICHE, ALLE CONTINUE VOCI CHE LO DANNO IN CORSA PER LA PRESIDENZA DELLA COMMISSIONE EUROPEA - CHIAMATO DA URSULA PER REALIZZARE UN DOSSIER SULLA COMPETITIVITÀ DELL’UNIONE EUROPEA, IL COMPITO DI ILLUSTRARLO TOCCAVA A LEI. “MARIOPIO” INVECE NON HA RESISTITO ALLE SIRENE DEI MEDIA, CHE TANTO LO INCENSANO, ED È SALITO IN CATTEDRA SQUADERNANDO I DIFETTI DELL’UNIONE E LE NECESSARIE RIFORME, OFFRENDOSI COME L'UOMO SALVA-EUROPA - UN GRAVE ERRORE DI OPPORTUNITÀ POLITICA (LO STESSO MACRON NON L’HA PRESA BENE) - IL DESTINO DI DRAGHI È NELLE MANI DI MACRON, SCHOLZ E TUSK. SE DOPO IL 9 GIUGNO...

DAGOREPORT – BENVENUTI ALLA PROVA DEL “NOVE”! DOPO LA COSTOSA OPERAZIONE SUL ''BRAND AMADEUS'' (UN INVESTIMENTO DI 100 MILIONI DI DOLLARI IN 4 ANNI), A DISCOVERY NON VOGLIONO STRAFARE. E RESTERANNO FERMI, IN ATTESA DI VEDERE COSA SUCCEDERA' NELLA RAI DI ROSSI-MELONI - ''CORE BUSINESS' DEL CANALE NOVE: ASCOLTI E PUBBLICITÀ, QUINDI DENTRO LE SMORFIE E I BACETTI DI BARBARELLA D'URSO E FUORI L’INFORMAZIONE (L’IPOTESI MENTANA NON ESISTE) - LA RESPONSABILE DEI CONTENUTI DI DISCOVERY, LAURA CARAFOLI, PROVO' AD AGGANCIARE FIORELLO GIA' DOPO L'ULTIMO SANREMO, MA L'INCONTRO NON ANDO' A BUON FINE (TROPPE BIZZE DA ARTISTA LUNATICO). ED ALLORA È NATA L’IPOTESI AMADEUS, BRAVO ''ARTIGIANO" DI UNA TV INDUSTRIALE... 

DAGOREPORT – L’INSOFFERENZA DI AMADEUS VERSO LA RAI È ESPLOSA DURANTE IL FESTIVAL DI SANREMO 2024, QUANDO IL DG RAI GIAMPAOLO ROSSI, SU PRESSIONE DEI MELONI DI PALAZZO CHIGI, PROIBI' AI RAPPRESENTANTI DELLA PROTESTA ANTI-GOVERNATIVA DEI TRATTORI DI SALIRE SUL PALCO DELL'ARISTON - IL CONDUTTORE AVEVA GIÀ LE PALLE PIENE DI PRESSIONI POLITICHE E RACCOMANDAZIONI PRIVATE (IL PRANZO CON PINO INSEGNO, LE OSPITATE DI HOARA BORSELLI E POVIA SONO SOLO LA PUNTA DELLA CAPPELLA) E SI È LANCIATO SUI DOLLARONI DI DISCOVERY – L’OSPITATA “SEGRETA” DI BENIGNI-MATTARELLA A SANREMO 2023, CONSIDERATA DAI FRATELLINI D’ITALIA UN "COMIZIO" CONTRO IL PREMIERATO DELLA DUCETTA, FU L'INIZIO DELLA ROTTURA AMADEUS-PRESTA…