1- BERNABÉ BALLA IL SAMBA DELLA RICONFERMA (+176% IN BRASILE) E IL TANGO (+30% IN ARGENTINA). I TRE NUOVI COLONNELLI DI BEBÈ: CICCHETTI, PATUANO, ANDREA MANGONI - 2- ALE-GAFFE DI ALE-DANNO: “PESCANTE? PER LO MENO PARI A MONTEZEMOLO, MA SICURAMENTE SUPERIORE A RANUCCI”. E CALTA S’INCAZZA PER IL GIUDIZIO SUL SUO AMICO - 3- RCS: NUOVO ALTOLÀ DI BAZOLI ALLE MANOVRE DELLO SCARPARO A PALLINI INTORNO AL SALOTTO MARCIO DELL’INFORMAZIONE (NUOVE MOSSE NELLA POLIGRAFICI EDITORIALE) - 4- DRAGHI BOCCIATO DALLA MERKEL: NON SI PUò METTERE ALLA GUIDA BCE UN ITALIANO RAPPRESENTANTE DI UNO DEI PAESI PIÙ INDEBITATI: CHE FINE FARà L’EURO? E RICICCIA GOLDMAN SACHS: L’ASSE DEI RAPPORTI ANGLO-AMERICANI DI DRAGHI NON FUNZIONI PIÙ?) - 5- UNI-DEBIT DI GHIZZONI IN TREPIDA ATTESA DI NOTIZIE DA BENGDARA, DI BENEDETTO, BERETTA -

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FRANCOFRANCO BERNABE

1- BERNABÉ BALLA IL SAMBA DELLA RICONFERMA (+176% IN BRASILE) E IL TANGO (+30% IN ARGENTINA). I 3 COLONNELLI DI BEBÈ OSCAR CICCHETTI, MARCO PATUANO, ANDREA MANGONI
Gli uscieri di TelecomItalia si stanno iscrivendo in massa ai corsi di samba organizzati a Roma dal Centro Culturale dell\'Ambasciata brasiliana.

Le lezioni si tengono due volte la settimana per circa due mesi, ma gli uscieri hanno bisogno entro domani di imparare almeno i passi elementari delle ballerine carioca che al Carnevale di Rio esibiscono sederi portentosi.

Dopo i risultati raggiunti dall\'azienda in Brasile anche Franchino Bernabè e i top manager ancheggiano in modo strano perché non si aspettavano che dalle controllate in Sud America arrivassero profitti così vistosi (+176% in Brasile, +30% in Argentina).

GABRIELEGABRIELE GALATERI DI GENOLA FRANCESCO GAETANO CALTAGIRONE

Con queste premesse il manager di Vipiteno potrà affrontare serenamente l\'ultimo Consiglio di amministrazione prima dell\'Assemblea che dovrà probabilmente confermarlo al vertice del Gruppo. E con lo stesso spirito gioioso sarà presente domani anche il presidente Galateri di Genola che da alcuni mesi è sparito dai giornali, ma conta di sopravvivere grazie al suo amico Alierta, numero uno di Telefonica.

LuigiLuigi Zingales

I successi sul mercato latinoamericano serviranno a mettere in ombra i risultati 2010 raggiunti da Tim che continua a soffrire per la concorrenza degli altri player dei telefonini. Qualcuno dentro l\'azienda parla di un calo di oltre il 10% della quota di mercato, e questo spiega perché da ieri si sia dato fiato alle trombe sugli strepitosi risultati di Tim Brasil e dell\'Argentina.

È probabile che in Consiglio qualche membro zelante come l\'economista Zingales insista per avere informazioni sul famoso rapporto Deloitte acquisito dalla magistratura per le vicende della società Sparkle coinvolta in una storia di riciclaggio internazionale. Non è escluso peraltro che il discorso vada a cadere ancora sul mancato ricorso nei confronti della gestione Tronchetti e sulla faccenda delle Sim false dove sono implicati almeno 3 dirigenti importanti della gestione Ruggiero.

OscarOscar Cicchetti

Gli uscieri si aspettano che Bernabè esca indenne da questo groviglio di problemi e tiri fuori dalla tasca le novità che circolano a proposito dell\'organigramma. Anche Dagospia nella sua infinita miseria è riuscita a raccattare il pezzo di carta sul quale sono scritti i nomi dei 3 colonnelli che assumeranno la carica di direttore generale. Il primo avrà la responsabilità per l\'Italia ed è Oscar Cicchetti, il 59enne manager abruzzese che è sempre stato al fianco di Bernabè nelle sue avventure imprenditoriali.

Agli occhi di Franchino è un manager leale e fidato che conosce l\'azienda come le sue tasche e sa navigare nella politica con una certa disinvoltura. Ai tempi di Colaninno gli attribuivano uno stretto legame con D\'Alema, ma lui ha sempre rifiutato questo apparentamento ricordando che l\'unica esperienza con la politica l\'ha avuta da giovane ai tempi del \'68.

MarcoMarco Patuano Telecom Italia

Oltre al pelato Cicchetti ecco affacciarsi il nome di Marco Patuano al quale sarà attribuita la responsabilità di seguire il mercato estero con particolare attenzione a Brasile e Argentina. Questo alessandrino nato nel ‘64 e laureato alla Bocconi, la madre di tutti i sapientoni, bazzica i telefoni dal maggio del \'90 quando fu assunto nella direzione generale della vecchia Sip. A detta di tutti capisce più di finanza che di mercato, ma questa qualità lo ha portato nel giugno del 2008 a diventare direttore finanziario di Telecom al posto di Enrico Parazzini.

Il terzo nome che ha in mente Bernabè è quello di Andrea Mangoni, l\'attuale responsabile per la finanza che amplierebbe con la nomina a direttore generale le sue deleghe all\'operatività degli staff. Mangoni non ha un curriculum da ingegnere perché dopo aver lavorato nel mondo bancario americano, è arrivato in Acea come direttore finanza, poi dal 1° luglio del 2009 è andato a coprire lo stesso incarico dentro Telecom.

L\'EXL\'EX AD ACEA ANDREA MANGONI


2- ALE-GAFFE DI ALE-ANNO A PROPOSITO DI PESCANTE QUANDO LO HA DEFINITO \"PER LO MENO PARI A MONTEZEMOLO, MA SICURAMENTE SUPERIORE A RANUCCI\". E CALTARICCONE S\'INCAZZA PER IL GIUDIZIO SUL SUO AMICO STORICO
Il sindaco dalle scarpe ortopediche, Gianni Alemanno, spera di chiudere gli Stati Generali di Roma senza altri incidenti.

Ieri c\'è mancato poco che la kermesse al Palazzo delle Esposizioni dell\'Eur finisse in tragedia. Un brivido ha attraversato la sala quando Gianni Letta dopo la sua introduzione è rotolato per terra mentre scendeva uno scalino dietro il palco. Per non parlare poi della penosa telenovela che ha accompagnato la designazione di Mario Pescante (conterraneo di Gianni Letta e di Bruno Vespa) alla presidenza del Comitato promotore di Roma 2020.

SUSANNASUSANNA E MARIO PESCANTE

Dopo la ritirata di vari candidati illustri e meno illustri, il nome del 73enne \"arzillo\" Pescante dovrebbe mettere fine alle polemiche. Purtroppo Alemanno si è lasciato scappare una battuta pesante a proposito di Pescante quando lo ha definito \"per lo meno pari a Montezemolo, ma sicuramente superiore a Ranucci\". Adesso nell\'entourage del sindaco dicono che la battuta è stata suggerita dal capo ufficio stampa, Simone Turbolente, ma è bastata a irritare profondamente Francesco Gaetano Caltagirone che con grande generosità considera il senatore Rana Ranucci un amico storico.

Non a caso \"Il Messaggero\" si dimostra piuttosto freddo nei confronti degli Stati Generali e ancora più gelido, per non dire indifferente, è il \"Sole 24 Ore\" che dedica all\'evento un articoletto di poche righe.

GIANNIGIANNI LETTA E LUCA CORDERO DI MONTEZEMOLO

In realtà è davvero difficile eccitarsi davanti al libro dei sogni di 225 progetti che il sindaco ha sciorinato davanti alla platea. Non a caso molti osservatori hanno ricordato che per realizzare le opere servono 22 miliardi di cui 10,6 dovrebbero essere cacciati dai privati perché il Comune si porta addosso un fardello di 12,9 miliardi di debiti.

Qualcuno ha paragonato il libro dei sogni (raccolto in un anno di lavoro dal consulente ben pagato Paolo Glisenti) all\'\"Utopia\" di Tommaso Moro. Quell\'opera (sicuramente letta da un manager illuminato come Giancarlo Cremonesi) separava la città reale dalla città perfetta, ma non bastò all\'umanista inglese ad evitargli il patibolo.

Adesso toccherà a Berlusconi benedire l\'utopia di un sindaco che dimentica la città reale e lancia progetti evanescenti. La benedizione di papi-Silvio è il viatico di cui l\'uomo del Campidoglio ha assolutamente bisogno anche a costo di dimenticare le ultime parole pronunciate da Tommaso Moro prima che gli tagliassero la testa: \"la prego, mi aiuti a salire. Poi a scendere me la sbrigherò da solo\".

LINCHINOLINCHINO DI ALEMANNO A FRANCESCO GAETANO CALTAGIRONE


3- RCS: NUOVO ALTOLÀ DI BAZOLI ALLO SCARPARO INTORNO AL SALOTTO MARCIO DELL\'INFORMAZIONE

Dieguito Della Valle è entrato alle 11,30 nella sala consiglio delle Generali a piazza Venezia.

È probabile che lo scarparo marchigiano non affondi il coltello sulla vendita della partecipazione della Compagnia nel Gruppo editoriale Rcs perché ieri il presidente di IntesaSanPaolo, Abramo-Bazoli, ha messo un altolà alle manovre intorno al salotto dell\'informazione.

PAOLOPAOLO GLISENTI

Va detto comunque che il patron di Tod\'s, colpito dal morbo del cuoio e dell\'editoria, non tiene d\'occhio soltanto gli assetti del Gruppo che pubblica il \"Corriere della Sera\". Il 16 marzo si terrà a Bologna l\'Assemblea di Poligrafici Editoriale che pubblica \"Il Resto del Carlino\", \"La Nazione\", \"Il Giorno-QN\", che fanno capo alla holding della famiglia Monti Riffeser.

In questa società Dieguito è diventato secondo socio con un esborso di 9,5 milioni di euro presi dalla finanziaria Adv Media, la società controllata dal fratello Andrea. A Bologna sanno benissimo che il 46enne Andrea è già impegnato nella Fiorentina Calcio e capisce ben poco di informazione e di editoria. Queste sono prerogative dello scarparo marchigiano e non è escluso che il 16 marzo Dieguito diventi consigliere nella società proprietaria della catena Poligrafici Editoriale.

capri47capri47 andrea diego della valle


4- DRAGHI BOCCIATO DALLA MERKEL: NO ALLA GUIDA DELLA BCE UN ITALIANO RAPPRESENTANTE DI UNO DEI PAESI PIÙ INDEBITATI (L\'ASSE DEI RAPPORTI ANGLO-AMERICANI DI DRAGHI NON FUNZIONI PIÙ COME UNA VOLTA?)
Ai piani alti della Banca d\'Italia stamane hanno letto con una certa apprensione l\'articolo del \"Wall Street Journal\" che riporta da Berlino le obiezioni dei tedeschi nei confronti di Mario Draghi.

BAZOLIBAZOLI

Il quotidiano americano rilancia con un titolo ad effetto i veti della massaia tedesca Angela Merkel che non vorrebbe mettere alla guida della BCE un italiano rappresentante di uno dei paesi più indebitati. E con zelo sospetto il \"Wall Street Journal\" riprende le frasi infelici della stampa tedesca dove sono apparse frasi del tipo: \"chi proteggerà il nostro euro adesso? Mamma mia, per gli italiani l\'inflazione è uno stile di vita come il pomodoro sulla pasta\".

MARIOMARIO DRAGHI

Per condire meglio il sapido piattino il \"Wall Street Journal\" aggiunge che Draghi oltre ad essere italiano è visto come un ex-banchiere di Goldman Sachs \"sinonimo degli eccessi di Wall Street\". E ricorda che il vicepresidente della BCE è un portoghese (Victor Constancio) quindi la poltrona della presidenza dovrebbe finire nelle mani di un candidato del Nord Europa.

Sembra quasi che l\'asse dei rapporti anglo-americani di Draghi non funzioni più come una volta.

AngelaAngela Merkel


5- UNICREDIT IN TREPIDA ATTESA DI NOTIZIE DA BENGDARA, DI BENEDETTO, BERETTA

Avviso ai naviganti N.1: \"Si avvisano i signori naviganti che ai piani alti di Unicredit serpeggia una certa preoccupazione.

FEDERICOFEDERICO GHIZZONI

Ieri per il Consiglio di amministrazione doveva arrivare il vicepresidente Bengdara che rappresenta i libici. E non è arrivato. Dall\'America si aspettava da un momento all\'altro l\'arrivo del nuovo patron della AS Roma Tom DiBenedetto. E non è arrivato. Dalla riunione del consiglio doveva uscire la nomina di Maurizio Beretta alle relazioni esterne. E non è arrivata, ma per quest\'ultimo almeno si dà per certo l\'arrivo ai primi di marzo\".

TomTom Dibenedetto


6- PARISI CONFERMA DAGOSPIA
Avviso ai naviganti N.2: \"Si avvisano i signori naviganti che con un\'intervista al \"Sole 24 Ore\", Stefano Parisi annuncia ufficialmente di abbandonare Confindustria Servizi per una nuova Federazione che rappresenti meglio le imprese di telecomunicazioni, informatica e media.

StefanoStefano Parisi

Esattamente ciò che aveva annunciato Dagospia un mese fa\".

 

 

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