1- DA PARIGI ARRIVANO SEGNALI DI INQUIETUDINE. I CAPI DELLE FERROVIE FRANCESI, CHE HANNO RILEVATO IL 20% DI NTV, HANNO CONVOCATO PER FINE APRILE UN MEETING IN CUI LA COMBRICCOLA MONTEZEMOLO, DELLA VALLE, PASSERA, SCIARRONE ETC. DOVRA’ SPIEGARE NEI DETTAGLI LO STATO DI AVANZAMENTO DI NTV, UNA SOCIETÀ CHE GLI USCIERI DI MORETTI HANNO BATTEZZATO MALIZIOSAMENTE “NTV: NON TENGONO VITA” - 2- GIULIETTO TREMONTI POTREBBE NOMINARE PROFUMO AL VERTICE DELLA BANCA DEL SUD, L’ISTITUTO PER IL QUALE LA LEGA SI SAREBBE GIÀ SPESA IN FAVORE DI PONZELLINI - 3- IL \"MAGNAGER\" S’È MANGIATO IL MANAGER: MARPIONNE è IL NUOVO PADRONE DELLA FIAT - 4- C’è UN ABETE TRA I PERSONAGGI IN DECLINO NELLA LOBBY-CONTINUA DELLA CAPITALE -

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1- OCCHI SONO PUNTATI SUI FRANCESI CHE HANNO RILEVATO IL 20% DI NTV. DA PARIGI ARRIVANO SEGNALI DI INQUIETUDINE
Gli uscieri del palazzo-obitorio delle Ferrovie dello Stato sono terribilmente eccitati.

LucaLuca Cordero Di Montezemolo e Diego Della Valle - Copyright Pizzi

Le scariche di adrenalina sono iniziate venerdì pomeriggio quando al termine del Consiglio di amministrazione, Luchino di Montezemolo e i suoi compagni di merenda in Ntv hanno emesso un duro comunicato nel quale si accusa Mauro Moretti di voler cambiare con un colpo di mano le regole di accesso alla rete ferroviaria \"procurando gravi e irreparabili danni alla società\".

Nel testo si denuncia la volontà di Ferrovie di voler stressare i tempi con modifiche al Prospetto informativo della Rete che regola i rapporti con le imprese ferroviarie, e si annuncia una guerra legale che può compromettere la partenza dei nuovi treni \"Italo\".

ALCUNIALCUNI DEI SOCI DEL GRUPPO NTV - TRA I QUALI DELLA VALLE, PASSERA, MONTEZEMOLO

Nella sua infinita miseria Dagospia aveva anticipato qualche settimana fa l\'esistenza di alcune difficoltà all\'interno della compagine messa in piedi da Luchino con i soldi di Corradino Passera e delle Ferrovie francesi. Secondo gli uscieri che la sanno lunga (perché dentro Ntv sono stati assunti molti ex-colleghi) la guerra non è da ascrivere al conflitto di questi giorni che vede contrapposta l\'Italia del Cavaliere alla Francia di Sarkozy.

montezemolomontezemolo giuseppe sciarrone NTV lap

A loro avviso i problemi nascono da ritardi e difficoltà tecnologiche di Ntv che quel furbacchione di Moretti conosce perfettamente fino al punto di permettersi di sfottere Luchino e soci con l\'accusa di voler raccogliere nell\'Alta Velocità solo le \"ciliegie migliori\". Al di là di queste battute l\'ex-sindacalista di Rimini preferisce mantenere il silenzio e fare una guerra di posizione. Negli ultimi mesi è riuscito a stabilire accordi con le regioni sui treni dei pendolari e ad anticipare le mosse tecnologiche, prima fra tutte l\'introduzione del tablet per il personale a bordo delle carrozze, uno strumento indispensabile per controllare i biglietti e per dare informazioni ai passeggeri.

MAUROMAURO MORETTI AD FS

Su questo fronte Ntv è in grave ritardo anche se sembra superato il guaio dei treni che saltellavano sui binari per colpa della vecchia rete e delle gallerie fatiscenti. Invano nell\'ottobre scorso Giuseppe Sciarrone, il 64enne mantovano che Luchino & Company hanno messo a capo di Ntv aveva chiesto la creazione di un\'Authority indipendente per regolare il mercato, e con una certa frettolosità aveva preannunciato la partenza dei nuovi treni acquistati dai francesi di Alstom.

Adesso nei guai si trovano proprio Sciarrone e Gianni Punzo, il fantasioso imprenditore napoletano che ha costruito alle porte di Napoli il grande Interporto con le officine destinate alla manutenzione dei treni di Ntv. Entrambi, Sciarrone e Punzo, sanno benissimo che nel vuoto politico di questo momento il bastone ce l\'ha in mano Moretti che non ha problemi di riconferma sulla sua poltrona anche se Tremonti non gli ha risparmiato beffarde ironie quando ha preso il treno per il Sud.

cmt10cmt10 diego della valle gianni punzo

La strategia dell\'ingegnere di Rimini è chiara e punta a rendere la vita difficile a Luchino allungando i tempi non solo nell\'Alta Velocità ma anche nella parte dei trasporti cargo che interessano la società concorrente. Ad aggiungere nuove pene, sono i problemi delle certificazioni e della sicurezza che andranno al vaglio dell\'Agenzia sulla Sicurezza Ferroviaria (ANSF) che ha sede a Firenze ed è piena di ferrovieri ancora legati al grande capo del palazzo-obitorio. Secondo gli uscieri le prossime mosse contro Luchino toccheranno le regole sulle penali e sugli arbitrati, materie che finora non sono state definite ma hanno un\'importanza enorme.

In questa situazione gli occhi sono puntati sui francesi che hanno rilevato il 20% di Ntv mettendosi in cordata con Luchino, Dieguito, Gianni Punzo, Corradino Passera e quelle Generali di Trieste che lo scarparo marchigiano Della Valle vorrebbe far uscire dal Gruppo Rcs. Da Parigi arrivano segnali di inquietudine e qualcuno comincia a chiedersi se i continui lamenti di Luchino & Company non stiano facendo il gioco di Moretti. Di sicuro c\'è comunque la notizia, raccolta da Dagospia, che i capi delle Ferrovie francesi hanno convocato per fine aprile un meeting in cui Sciarrone e i suoi collaboratori dovranno spiegare nei dettagli lo stato di avanzamento di Ntv, una società che gli uscieri delle Ferrovie hanno battezzato maliziosamente \"NTV: Non Tengono Vita\".

ALESSANDROALESSANDRO PROFUMO E MOGLIE SABINA RATTI


2- TREMONTI POTREBBE NOMINARE PROFUMO AL VERTICE DELLA BANCA DEL SUD, L\'ISTITUTO PER IL QUALE LA LEGA SI SAREBBE GIÀ SPESA IN FAVORE DI MASSIMO PONZELLINI
Giovedì scorso Alessandro Profumo ha festeggiato il compleanno.

Per celebrare 54 anni l\'ex-banchiere di Unicredit ha organizzato una cenetta a lume di candela con la formidabile moglie Sabina Ratti sposata nel \'77. Agli amici i due coniugi hanno raccontato di un pasto frugale a base di pasta al pesto, sardine e un bicchiere di vino. Durante la cena la coppia ha rievocato con una certa nostalgia i 13 anni trascorsi in Unicredit e quella notte del 22 settembre scorso quando all\'1,15 Profumo lasciò lo studio Erede Bonelli Pappalardo firmando le dimissioni e mettendosi in tasca 40 milioni di liquidazione.

yds09yds09 domenico siniscalco

Il paracadute d\'oro fu definito \"un\'assurdità\" dal \"Financial Times\", lo stesso giornale che negli anni delle scalate sui mercati dell\'Est, aveva esaltato le imprese di \"Alessandro il Grande\". Oggi c\'è chi rimette in discussione la presenza su quei mercati e non è un caso se i nuovi vertici di Unicredit hanno dovuto iscrivere a bilancio svalutazioni e accantonamenti per uscire dal bagno di sangue del Kazakistan e dell\'Ucraina.

Non la pensa così il bocconiano Profumo che non più tardi di una settimana fa ha accettato di entrare come consigliere dentro Bersbank, la più grande banca russa posseduta al 64% dalla Banca centrale e per il resto dal miliardario Kerimov, grande azionista di Gazprom.

GIULIOGIULIO TREMONTI

Con questa adesione l\'ex-boyscout di Genova dà ragione alla moglie Sabina che nella notte delle dimissioni esclamò: \"non è la fine del mondo\".

L\'ex-banchiere sembra non avere alcuna intenzione di sparire dalla scena ed è questa la ragione per cui ha consentito al suo amico Mimmo Siniscalco, presidente di Assogestioni, di inserirlo nella lista dei consiglieri indipendenti che entreranno tra poche settimane nel nuovo Consiglio di amministrazione dell\'Eni.

MASSIMOMASSIMO PONZELLINI

Questa designazione pare non dispiaccia affatto a Giulietto Tremonti che secondo la cronaca durante la notte delle dimissioni da Unicredit avrebbe telefonato ai presidenti delle Fondazioni per raccomandarsi di evitare \"scambi maldestri\". E adesso salta fuori la notizia che il ministro dell\'Economia potrebbe nominarlo al vertice della Banca del Sud, l\'Istituto per il quale la Lega si sarebbe già spesa in favore di Massimo Ponzellini.

L\'ipotesi è circolata sabato mattina quando in edicola è apparso il settimanale \"MilanoFinanza\" dove si legge testualmente che Profumo potrebbe essere il \"possibile Schumacher del credito\". La tesi sembra piuttosto azzardata perché al momento delle dimissioni si è detto che Profumo, oltre al pacco dei quattrini, aveva accettato la clausola di rifiutare per due anni incarichi al vertice di altre banche italiane.


3- IL \"MAGNAGER\" SI È MANGIATO IL MANAGER: MARPIONNE PADRONE DELLA FIAT
Ai piani alti della Fiat si stanno riprendendo dopo lo choc della puntata di ieri di \"Report\" in cui Milena Gabanelli, la Giovanna d\'Arco dei poveri, ha disintegrato il mito di Sergio Marpionne e della Sacra Famiglia degli Agnelli.

gabanelligabanelli

I collaboratori più colti del manager dal pullover sgualcito usano la parola di origine greca \"teratologia\" che viene usata nelle scienze e nella Bibbia per alludere alle cose mostruose. Per i collaboratori meno istruiti quella di ieri è stata una classica operazione da \"macchina del fango\" che ha buttato ombre sull\'azienda e sull\'amerikano di origine italo-canadese che ha residenza fiscale in Svizzera.

Perfino economisti come il torinese Giuseppe Berta, che fino a ieri hanno speso fiumi di parole per esaltare Marpionne, sono arrivati a capire ciò che Dagospia aveva anticipato da almeno un anno, cioè quella voglia irresistibile di passare da manager a imprenditore che spiega le mosse del figlio del carabiniere Concezio.

giuseppegiuseppe berta

Non è questo però l\'aspetto impressionante di \"Report\", dove l\'ottuagenario Romiti ha voluto ostentare primazie e amnesie con disinvoltura tronfia e biliosa. Ciò che più ha colpito è stato il giochetto dei numeri che Marpionne ha fatto ballare rispondendo alla giornalista Giovanna Boursier di \"Report\" durante il Salone di Ginevra.

marCHIONNEmarCHIONNE E ELKANN big

E qui davvero ci sarebbe da ragionare a lungo perché nessuno ha capito come di fronte a 31 miliardi di debiti che pesano sulle spalle della Fiat, Marpionne possa ostentare un\'assoluta tranquillità. La povera Gabanelli ha ricordato gli 11 miliardi di obbligazioni in scadenza, i 6,6 miliardi prestati dalle banche che nel 2010 hanno pesato per 905 milioni di interessi passivi, ma il buon Marpionne consapevole di aver avuto con Chrysler \"una botta di culo\" (sono parole sue), ha continuato a dire che la montagna dei debiti si autoliquida con il cash degli acquirenti di automobili.

GIOVANNAGIOVANNA BOURSIER

Alla fine dello spettacolo la Gabanelli ha fatto scorrere i titoli di coda, ma l\'idea di un Marpionne più finanziere che imprenditore, più padrone che manager, ha accompagnato il sonno degli italiani.

LUIGILUIGI ABETE


4- UN ABETE TRA I PERSONAGGI IN DECLINO NELLA LOBBY-CONTINUA DELLA CAPITALE
Avviso ai naviganti N.1: \"Si avvisano i signori naviganti che Luigino Abete ha ripreso a sudare. In un lungo articolo del Corriere della Sera dedicato alla nuova mappa del potere romano, il presidente di BNL viene indicato tra i personaggi in declino nella lobby-continua della Capitale.

AURELIOAURELIO REGINA

Al suo posto salgono Lorenzo Tagliavanti (vice presidente della Camera di Commercio) e Aurelio Regina che dopo la convention degli Industriali romani nel parco giochi di Valmontone gli amici chiamano \"Gattobaleno\".

Luigino soffre e cerca di capire quali siano le poltrone offerte da Alemanno alle quali - secondo il giornale - avrebbe rinunciato\".

FABRIZIOFABRIZIO SACCOMANNI


5- DOMANI TUTTI A VILLA HUFFER, C\'È SACCOMANNI
Avviso ai naviganti N.2: \"Si avvisano i signori naviganti che domani mattina Fabrizio Saccomanni parteciperà a un importante convegno dedicato al trentennale della rivista \"Economia Italiana\" pubblicata da Unicredit.

L\'incontro si terrà a villa Huffer, a due passi dalla sede della Banca d\'Italia in via Nazionale, e vedrà la partecipazione della crema degli economisti\".

 

 

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