1- PER SCURIOSARE NEI MISTERI DELLA TEMPESTOSA DIATRIBA FAMILIARE SUL TESORO OFF-SHORE DELL’AVVOCATO DELLA SACRA RUOTA, COSA C’è DI MEGLIO DI UN LIBRO, PUBBLICATO DOMANI DA \"MF\", SCRITTO DALL’EX LEGALE DELLA SVALVOLATA MARGHERITA AGNELLI, EMANUELE GAMNA (TRA I DUE è FINITA IN TRIBUNALE CON ACCUSE DI RICATTI)? - 2- “SONO AI FERRI CORTI CON MIA MADRE, MI TRATTANO COME UN’IDIOTA. IL TESTAMENTO DI MIO PADRE È ARIA FRITTA E RACCONTA SOLO CIÒ CHE TUTTO IL MONDO SA. NON SI CAPISCE PERCHÉ NON VENGO INFORMATA DELLO STATO DELL’ARTE DELLA DICEMBRE CHE POSSIEDE IL 30% DELLA HOLDING FAMILIARE E CHE PAPÀ IN VITA AVEVA RIPARTITO, SOLO IN PARTE, FRA ME, MIA MADRE E JAKI. MA SOPRATTUTTO NON SI CAPISCE PERCHÉ CON ME, CHE SONO SUA FIGLIA, È CALATO UN SILENZIO DI TOMBA SUI SOLDI DI PAPÀ, DI QUELLI CHE SENZA DUBBIO STANNO FUORI. NESSUNO SA NIENTE, NESSUNO MI DICE NULLA...” -

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Estratto del libro \"M, l\'importanza di chiamarsi Agnelli\" scritto da Emanule Gamna (ex legale di Margherita Agnelli, M nel testo) che sarà pubblicato con Milano Finanza dal 18 giugno. Il periodo descritto è la primavera del 2003, quattro mesi dopo la morte di Giovanni Agnelli.

margheritamargherita agnelli

Subito dopo la morte dell\'Avvocato, né io né Raimonda (moglie dell\'autore, ndr) abbiamo contatti con M. In verità immagino che lei sia assorta nelle mille beghe correlate alla successione di suo padre, della quale poco si sa. I quotidiani vi accennano con circospezione, ponendo un ridicolo accento sulle proprietà immobiliari, che altro non sono che le case di famiglia, come a distogliere l\'attenzione da ben altro.

L\'argomento non mi appassiona affatto. M, che, tempo addietro, ha ricevuto da suo padre un importante anticipo di eredità, la immagino alle prese con aspetti burocratici.

GianniGianni e Margherita Agnelli il giorno delle nozze con John Elkann

Qualche segnale giunge da Suni che accenna a dissapori fra madre e figlia e al fatto che M e quel marito rompono le scatole. Certo, colgo che la preoccupazione è grande per il disastroso andamento del Gruppo Fiat e per l\'anarchia che domina sovrana, nonostante l\'ascesa di Umberto e la strana mossa che l\'accompagna: la nomina di Giuseppe Morchio ad Amministratore Delegato.

MargheritaMargherita e Marella Agnelli

Un uomo fuori dal solito coretto di accoliti al quale eravamo abituati, chiamato, sembrerebbe, più dalle banche creditrici che dalla Famiglia, a dare un messaggio di discontinuità. L\'aria che tira a Torino è plumbea, anche perché i rapporti con General Motors si sono deteriorati e la famosa opzione che avrebbe salvato il Gruppo, non sarà esercitata, dato lo stato pre-fallimentare dell\'industria di Torino.

Quindi ci mancherebbe solo che i discendenti dell\'Avvocato si tirassero i piatti in testa, magari litigando su denari nascosti da qualche parte. Ciò che tutti sanno, è che Gabetti, nonostante la nota incompatibilità con Umberto, è tornato sulla tolda come regista del dopo, quasi a proteggere quel timido erede designato dal grande vecchio, con il compito preciso di fargli da spin doctor e aiutarlo a guadagnarsi sul campo stellette indispensabili a rappresentare la Famiglia.

MARGHERITAMARGHERITA AGNELLI E FIGLIA

Sento talvolta Carlo Caracciolo, che mi chiede, vagamente ansioso, se mi capita di parlare a quella nipote di Losanna: intuisco che qualche sdrucciolevole ciotolo lastrica il passaggio di consegne al delfino. (...)

MARGHERITAMARGHERITA AGNELLI CON FIGLIA E GINEVRAELKANN CON FIGLIO

M torna a calcare la nostra scena il 25 o il 26 aprile 2003, non ricordo con precisione. Mi chiama al telefono di casa a Milano, non al telefonino come era avvezza fare. È agitata, non fa preamboli, entra subito in argomento.

\"Tu mi hai sempre ben consigliato, ho più che mai bisogno del tuo aiuto, sono in una situazione orribile\".

Poiché sono all\'oscuro, le chiedo di spiegarsi. \"Sono ai ferri corti con mia madre che è del tutto succube di Gabetti e Grande Stevens e non riesco a venire a capo di nulla. La situazione dell\'eredità di mio padre è complessa, ma a Torino mi trattano come se io fossi un\'idiota e, peggio, un\'estranea, come se non avessi diritto di sapere, in qualità di erede, se non di figlia\".

MargheritaMargherita Agnelli e le figlie Sophia e Anna de Pahlen

M entra nel dettaglio delle turbolente riunioni che nei mesi trascorsi hanno teso come una corda di violino il suo rapporto con l\'establishment torinese. Mi racconta di affollati concistori dal Notaio di suo padre, di roventi scambi di lettere con Gabetti e Grande, di mozioni di sfiducia, di parole grosse volate con sua madre e suo figlio, dell\'inutile coinvolgimento di amici e parenti: in sostanza M ha chiesto di partecipare in prima persona alla stesura dell\'inventario dei beni paterni, richiesta che si sostanzia nell\'esercizio di un incontrovertibile diritto.

MARGHERITAMARGHERITA AGNELLI - Copyright Pizzi

Le viene risposto, sibillinamente, che il testamento dell\'Avvocato è pubblico e tutti i beni colà ricompresi debbono essere divisi di conseguenza. \"Bella scoperta\", commenta M, \" il testamento di mio padre è aria fritta e racconta solo ciò che tutto il mondo sa. Non si capisce perché non vengo informata dello stato dell\'arte della Dicembre che possiede il 30% della holding familiare (la famosa Accomandita G. Agnelli & C.) e che papà in vita aveva ripartito, solo in parte, fra me, mia madre e Jaki. Ma soprattutto non si capisce perché con me, che sono sua figlia, è calato un silenzio di tomba sui soldi di papà, di quelli che senza dubbio stanno fuori. Nessuno sa niente, nessuno mi dice nulla\".

Replico di buon senso: è evidente che è un argomento delicatissimo e segretissimo e va affrontato con circospezione. Anche se è egualmente evidente che M e sua madre ne sono le uniche beneficiarie, in mancanza di disposizioni diverse. E che M ha il sacrosanto diritto di essere informata.

Nota: È utile ricordare che il testamento pubblico dell\'Avvocato non istituisce erede né legatario il nipote John Elkann: circostanza, questa, che è all\'origine di molti problemi a venire e alla quale non attribuisco motivazioni precise, se non la preoccupazione, già condivisa dallo stesso Avvocato con i suoi consiglieri, di non innescare l\'immediato attrito fra la figlia e quel nipote prediletto, o di non aggravare, a tomba appena chiusa, un contrasto già percepito dagli addetti ai lavori negli anni Novanta.

MargheritaMargherita e Gianni Agnelli

M viene al sodo: \"Mi sono nominata un avvocato svizzero, che tutti mi dicono essere perbene, ma che a Torino nessuno considera un interlocutore. È chiaro che debbo ora affiancarlo con un uomo che possa parlare alla Famiglia, a Gabetti, a mio figlio e a mia madre, anche di temi scottanti: escludo che si possa portare in un\'aula di tribunale una questione del genere, tanto più con la Fiat che va come va. Per questo ho pensato a te, che conosci tutti, eri ben considerato da papà e hai un ottimo rapporto con mia madre e Gabetti\".

M è maledettamente sensata al telefono. È ben consapevole che il denaro accumulato da suo padre in paradisi fiscali è un nodo bollente e lo rimarrà per anni. Il suo avvocato svizzero è Jean Patry, ottima reputazione e un\'ottima scelta, le dico subito.

Mi fermo a pensare e, di primo acchito, segnalo a M che la nostra amicizia di lunga data può essere un inconveniente, senza contare che la familiarità con alcuni dei suoi più stretti parenti mi impedirebbe sempre e comunque un\'assistenza men che dialettica. Insomma non sarei mai io ad assisterla in un\'aula di tribunale e non è con tale spirito che potrei assumere l\'incarico.

SusannaSusanna Agnelli Marisela Federici e Margherita Tamraz - Copyright Pizzi

Inoltre l\'argomento è ipersensibile e la riservatezza deve categoricamente essere la prima regola che tutti i protagonisti del tavolo dovrebbero impegnarsi a rispettare. Dunque debbo pensarci, ho bisogno di un paio di giorni per sciogliere la riserva. Chiedo anche a M di riflettere su quanto le ho detto.

Ne parlo con Raimonda, con Filippo (Caracciolo, cugino di M e marito della figlia di Raimonda, ndr) e con Suni.
Raimonda è perplessa: a differenza di me, di M si fida poco, la ritiene superficiale e opportunista, anche se le vuole bene e intuisce che si ritrova in un contesto che di amichevole ha ben poco.

Suni e, con qualche tentennamento Filippo, non hanno dubbi. M non va lasciata sola, la nascente controversia è una bomba a orologeria e occorre che M ne esca vincente senza fracassare le ossa a se stessa e alla Famiglia intera. Suni, che non la ama, azzarda: \"M, questa volta, ha ragione\".

La vicenda deve essere affidata a un uomo fidato, riservato e sufficientemente autorevole da essere ascoltato da entrambe le parti. Certo, Suni ha simpatia per me e ciò l\'influenza non poco. E poi è ironica al telefono: \"M apre raramente il portafoglio. E poi tu verifica ogni cosa che dice\". Rido anch\'io, le solite esagerazioni per farmi divertire, penso.

GabettiGabetti e Margherita Agnelli

Sarei più propenso ad accettare l\'incarico per un motivo diverso: è una sfida che accarezza la mia vanità, da quel torinese piccolo-piccolo che sono rimasto. Quel \"grazie per starle vicino\" rivoltomi con un vago sorriso dall\'Avvocato un paio di anni prima, acquista adesso un suo gratificante perché. (...)

La richiamo, mi pare il 30 aprile, e le pongo una condizione sine qua non. Accetto di assisterla se la ragionevolezza sarà il principio ispiratore condiviso da lei e suo marito e se, quindi, si tratta di lavorare per trovare una soluzione equilibrata con sua madre e qualunque terzo, lontano dalle aule giudiziarie e nella più rigida riservatezza.

M giustamente mi fa notare che proprio questa è la ragione che la porta a rivolgersi a me: l\'ottimo rapporto con sua madre e con Gabetti, la consapevolezza della delicatezza degli argomenti che dovranno essere affrontati, la necessità di salvaguardare interessi e reputazione della Famiglia. Questo è l\'atout che io impersono ai suoi occhi.

GIANLUIGIGIANLUIGI GABETTI

2- ANCHE MARGHERITA AGNELLI è FINITA NEL LIBRO DEI VIP CONTEMPORANEI: IL REGISTRO DEGLI INDAGATI!
17 febbraio 2010
http://www.dagospia.com/rubrica-4/business/articolo-13240.htm

(Adnkronos) - Un interrogatorio a novembre e un secondo a dicembre dello scorso anno per Margherita Agnelli, la figlia dell\'avvocato Agnelli, che e\' stata iscritta nel registro degli indagati della Procura milanese, come ha pubblicato oggi \'Il Sole 24 Ore\', per concorso in tentata estorsione nei confronti del suo ex legale, Emanuele Gamna, a sua volta indagato sempre a Milano per infedele patrocinio e truffa ai danni dello Stato. E\' quanto emerge in giornata negli ambienti giudiziari.

La figlia dell\'avvocato Agnelli e\' stata indagata in un primo momento come atto dovuto dopo una denuncia presentata ai magistrati dai legali di Gamna. Successivamente elementi raccolti nel corso delle indagini hanno reso necessario un secondo confronto tra Margherita Agnelli e il magistrato titolare dell\'indagine, Eugenio Fusco. Ma anche su quest\'ultimo interrogatorio, come sul primo, gli inquirenti tengono il piu\' stretto top secret.

GianluigiGianluigi Gabetti - Copyright Pizzi

Di certo si sa che l\'incontro e\' avvenuto poco prima di Natale e in un luogo \'distante\' dai riflettori del Palazzo di Giustizia di Milano. Secondo i legali di Gamna, Margherita Agnelli, insieme al suo ex legale svizzero, Charles Poncet, avrebbe esercitato pressioni su Gamna affinche\' restituisse parte della parcella da 15 milioni di euro che gli era stata liquidata e perche\' firmasse un affidavit in cui il legale avrebbe dovuto ammettere di avere fatto, in sostanza, il \'doppio gioco\', nella battaglia legale sull\'eredita\' dell\'avvocato.


3- 26 APRILE 2010 - BOMBASTICO SPUTTANAMENTO DEL SUO EX AVVOCATO: \"DENUNCIO MARGHERITA: VOLEVA FARMI MENTIRE SUL TESORO DI AGNELLI PER INCHIODARE GABETTI E GRANDE STEVENS\"
http://www.dagospia.com/rubrica-4/business/articolo-15041.htm

CarloCarlo Caracciolo

4- DIFESA: MARGHERITA QUERELA GAMNA...
Da \"Il Giornale\"
- Margherita Agnelli si prepara, tramite i suoi legali, a querelare l\'avvocato Emanuele Gamna per l\'intervista rilasciata ieri al vicedirettore del Giornale, Nicola Porro, sulla battaglia legale da lei stessa intentata per scovare il presunto «tesoro» nascosto del padre, Gianni Agnelli. Lo annuncia la stessa figlia dell\'Avvocato.

«Il Signor Serge de Pahlen e la signora Margherita Agnelli comunicano - si legge - di aver dato mandato agli avvocati Andrea e Michele Galasso del Foro di Torino, per sporgere denuncia querela nei confronti dei responsabili (in primo luogo l\'avvocato Emanuele Gamna) per i contenuti palesemente diffamatori espressi nell\'articolo comparso sul quotidiano Il Giornale in data odierna (ieri, ndr), nella serena certezza di veder ristabilita la verità e fatta giustizia dall\'autorità giudiziaria italiana nella quale si ha piena fiducia».

 

 

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