A PASSO DI GAMBERALE – FOSSATI NON NE AZZECCA UNA: ALL'ASSEMBLEA TELECOM, IL SUO CANDIDATO GAMBERALE, RISCHIA DI NON ENTRARE IN CONSIGLIO - RECCHI PRESIDENTE

Dopo le indicazioni dei proxy advisor, Giuseppe Recchi, indicato da Telco alla presidenza di Telecom, oggi avrà la strada spianata, così come è certa la conferma di Marco Patuano nella carica di amministratore delegato. Per Fossati un’altra disfatta…

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1. TELECOM, OGGI RECCHI PRESIDENTE
Da ‘La Stampa'

La lotta per la presidenza, con cui si era aperta la campagna elettorale in caso di Telecom Italia, si è sostanzialmente già chiusa: dopo le indicazioni dei proxy advisor Giuseppe Recchi, indicato da Telco, oggi con ogni probabilità avrà la strada spianata, così come è certa la conferma di Marco Patuano nella carica di amministratore delegato. L'assemblea del gruppo telefonico che alle 11 si apre a Rozzano, nell'hinterland milanese, rischia invece di diventare una lotta per la sopravvivenza. Quella della lista organizzata da Findim, il gruppo che fa capo a Marco Fossati, che col suo 5% ha imposto la nomina assembleare del presidente.

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Ma il suo candidato, il presidente di F2i Vito Gamberale, rischia di non entrare nemmeno in cda, a meno che non racimoli tra il 7,5 e l'8% dei voti. Difficile che l'1,2% che Asati, l'associazione dei piccoli azionisti guidata da Franco Lombardi, conta di apportare possa risolvere la situazione, che gioca a favore, invece, della lista messa a punto del comitato dei gestori, che addirittura rischia di insidiare il primato di Telco (di cui ora Telefonica ha il 66%), all'ultima assemblea nell'attuale formazione e certa di avere i quattro quinti del cda, con una netta maggioranza di indipendenti. Merito dell'indicazione corale dei proxy advisor e del record di affluenza che si annuncia per oggi: si potrebbe presentare addirittura il 56% del capitale, battendo il record dell'assise di dicembre.

MARCO PATUANOMARCO PATUANOGIUSEPPE RECCHI PIERO GNUDIGIUSEPPE RECCHI PIERO GNUDI

Nel frattempo in Brasile il cda di Tim Brasil ha dato l'ok ai manager per esaminare le offerte dirette alle torri di trasmissione. In ambito di frequenze, ma questa volte televisive, l'asta si salva dal flop solo grazie all'intervento di Urbano Cairo. La sua Cairo Communication è stata l'unica a presentare domanda di partecipazione a una gara preclusa a chi ha già tre o più multiplex (ossia Rai, Mediaset e Timb). Ora Cairo avrà 30 giorni di tempo per procedere a un'offerta economica per aggiudicarsi uno o più multiplex, cosa che più osservatori giudicano tutt'altro che scontata. [F. SP.]

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