AGGIUNGI ANCHE UNA SPY TORY NEL CRAC BURANI (STA PER SCOPPIARE UNA NUOVA PARMALAT DA 500 MILIONI DI DEBITI?) – A PROCESSO WALTER BURANI CHE AVREBBE FATTO SPIARE ANDREA SINISCALCO (AD DELLA CONTROLLATA GREENVISION) – LE BANCHE CREDITRICI VERIFICHERANNO L’IPOTESI DI CONCORDATO PREVENTIVO…

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Sergio Bocconi Per "il Corriere della Sera"

WALTER BURANIWALTER BURANI

Si complica ulteriormente il caso Mariella Burani, la società schiacciata da oltre 500 milioni di debiti per la quale nei giorni scorsi la Procura di Milano ha chiesto il fallimento. Ieri il pm Maurizio Romanelli ha disposto la citazione diretta a giudizio per il presidente Walter Burani: avrebbe fatto spiare all'inizio del 2008 Andrea Siniscalco, amministratore delegato della controllata Greenvision ambiente.

Secondo l'accusa Burani, citato con altre sette persone, sospettava Siniscalco di «infedeltà professionale» perciò avrebbe commissionato alla società di intercettazioni Italcons, «l' installazione abusiva all'interno dell'ufficio» del manager di «strumenti di registrazione audio e video» e in particolare, come si legge nel decreto di citazione, «di una telecamera munita di microfono collegata con un registratore». Il processo a Burani, indagato anche per aggiotaggio e altri reati nell'inchiesta che ha al centro il gruppo di moda, e alle altre persone coinvolte comincerà il 10 novembre.

Mariella BuraniMariella Burani

Intanto prosegue il lavoro con le banche creditrici: gli istituti dovrebbero riunirsi fra giovedì e venerdì per verificare l'ipotesi di concordato preventivo. In assenza di una ricapitalizzazione da parte della famiglia (c'è tempo fino al 12 febbraio), la società è destinata a ricorrere alle procedure concorsuali.

E l'amministratore delegato industriali e Bioera (cosmetici). Il valore della quota di Greenholding in Bioera (che ieri ha guadagnato in Borsa l'8,39%) è di circa 8 milioni mentre la partecipazione in Greenvision (che ha ceduto lo 0,61%) e di circa 17 milioni. Le due società hanno un indebitamento finanziario di 140 milioni circa.

Non si ferma neppure il negoziato con le banche della controllata quotata Antichi Pellettieri per un accordo sulla ristrutturazione del debito. Lo ha precisato ieri con un comunicato il gruppo Burani, aggiungendo che le trattative «dovrebbero concludersi in tempi ragionevolmente brevi». La nota ha spinto il titolo in Borsa che nella seconda parte della seduta ha fatto un balzo chiudendo con un rialzo del 12,9%.

E secondo quanto ha riportato Radiocor, si starebbe delineando il piano di ristrutturazione di Mosaicon, subholding di Antichi pellettieri. L'accordo con le banche sull'ex ApBags, prevederebbe che il fondo 3I salga dall'attuale 49% al 64% della società mentre Antichi Pellettieri vedrebbe ridurre la partecipazione dal 51% al 36%. Nei prossimi giorni lo studio La Croce dovrebbe asseverare il piano dando così il via libera definitivo alla ristrutturazione della società proprietaria di marchi come Mandarina Duck e Coccinelle.

 

 

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