ALITALIA-ETIHAD ANCORA NON DECOLLA - L'ACCORDO CON GLI ARABI PER ORA NON C'E'. E MENTRE LA COMPAGNIA E' COSTRETTA A VARARE UN NUOVO AUMENTO DI CAPITALE FINO A 250 MILIONI, GLI ARABI OFFRONO CASA AI PILOTI ITALIANI IN ESUBERO

«Siccome ci sono un centinaio di piloti in esubero, ci stanno offrendo la possibilità di ricollocarci in caso di licenziamento», confessa un comandante italiano lasciando la riunione a porte chiuse su cui è stato imposto il silenzio. «In realtà è prevista una selezione per essere assunti in Etihad», aggiunge…

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A.Bar. per “Libero Quotidiano

 

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Disco verde del consiglio di Alitalia all’aumento di capitale da presentare all’assemblòea di oggi. Alla fine di una riunione fiume durata sette ore, il cda della ex compagnia di bandiera ha preparato un lungo documento da sottoporre all’assemblea prebvista per le 9 di oggi, in cui chiede ai soci di approvare un aumento di capitale fra 200 e 250milioni di euro. In attesa del disco verde dall’assemblea c’è anche il bilancio 2013,più volte congelato in attesa che si concretizzasse l’accordo con Abu Dhabi. Alla fine del board l’ad Del Torchio ha incontrato poi i vertici delle Poste.

 

ALITALIA ALITALIA

Il direttore finanziario della Spa pubblica, Luigi Calabria, è entrato nel tardo pomeriggio nella sede della compagnia aerea. Sul tappeto sempre l’ipotesi di costituire una newco cuscinetto controllata da Alitalia e dalle Poste a cui attribuire il 51% del capitale. Il 49%, salvo imprevisti, andrà agli arabi. Tutto da definire (se ne occuperà l’assemblea di oggi) il peso nella newco dei due soci, Alitalia e Poste. Sul punto il piano predisposto da Credit Suisse lascia la porta aperta a diverse ipotesi. Ferma restando la disponibilità del gruppo guidato da Francesco Caio a mettere mano al portafoglio e investire altri 39milioni di euro. Intanto,mentre si discutava del futuro (leggi: della sopravvivenza) della vecchia compagnia di bandiera, Etihad si porta avanti.

 

In una saletta al pianoterra della palazzina che ospitava il boarfd, un comandante emiratino illustrava ai piloti italiani la possibilita di trasferirsi ad Abu Dhabi nel Golfo persico. «Siccome ci sono un centinaio di piloti in esubero, ci stanno offrendo la possibilità di ricollocarci in caso di licenziamento», confessa un comandante italiano lasciando la riunione a porte chiuse su cui è stata imposta mla consegna del silenzio.

volo etihad atterra a fiumicino volo etihad atterra a fiumicino

 

«In realtà è prevista una selezione per essere assunti in Etihad», ha aggiunto il pilota italiano,«e quindi ci hanno presentato le condizioni economiche e di lavoro». La convocazione è arrivata a tutti i piloti Alitalia con un messaggio di posta elettronica, spiega un altro. «Può essere interessante per i giovani ma non per i comandanti con un’anzianità oltre i 25 anni», confessa un altro pilota.

 

A disposione del personale chiamato alla presentazione c’erano degli opuscoli pubblicati a cura dell’Autorità per il turismo degli Emirati con una guida su come si vive ad Abu Dhabi. L’offerta economica che è quella fatta a tutti i piloti della compagnia del Golfo è stata accompagnata anche con una busta paga tipo, distribuita in fotocopia a tutti i partecipanti. Chi supererà la selezione potrà contare anche su una casa gratis: «Ci hanno mostrato anche il comprensorio dove ci si potrebbe trasferire», ha confessato un terzo pilota. Agli italiani presenti in sala è stata distribuita una bozza di proposta economica. E su questa, in effetti, il riserbo chiesto dal vettore del Golfo c’è stato.

GABRIELE DEL TORCHIO GABRIELE DEL TORCHIO

 

Nessuno fra i partecipanti aveva interesse a mettere in piazza l’entità dell’emolumento proposto dal possibile nuovo datore di lavoro. «Benvenuti ad Abu Dhabi, dove il meraviglioso deserto e la cultura tradizionale si uniscono per un’indimenticabile esperienza, una vacanza senza pari», recita l’incipit del decalogo sulle dieci cose da sapere sulla capitale degli Emirati arabi uniti, città «ricca di storia e di cultura». Ma i commenti a caldo rilasciato dai piloti che escono alla spicciolata dalla sala non sembrano dei più entusiastici. «È una proposta interessante », dice qualcuno.A destare perplessità la condizione imposta dai nuovi datori di lavoro: sostenere delle selezioni. Una sorta di esame imprevisto. 

 

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