IERI BERNABÈ HA VARCATO IL CANCELLO DI ARCORE PER UN INCONTRO CON BERLUSCONI - BRUCIA FORMIGONI: PER NON PERDERE VENETO E PIEMONTE, BERLUSCA MOLLA LA LOMBARDIA ALLA LEGA (CASTELLI) - E PER NON PERDERE COMUNIONE & FATTURAZIONE SOGNA DI FAR FUORI L'INUTILE MESTIZIA MORATTI PER IL CIELLINO BIPARTISAN MAURIZIO LUPI - NIENTE DETROIT BY NIGHT E CENE FARAONICHE PER I POVERI GIORNALISTI ITALIANI, CON GLI AIUTI DEL GOVERNO AMERICANO, NON PUÒ ESSERCI ALCUN SPRECO DI DENARO PUBBLICO - SCAJOLA ALLA BATTAGLIA ATOMICA PER LE POLTRONE DELLA NUOVA AGENZIA DELLA SICUREZZA -

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1- FORMIGONI SULLA GRIGLIA: PER NON PERDERE VENETO E PIEMONTE, BERLUSCA MOLLA LA LOMBARDIA ALLA LEGA (CASTELLI) - PER NON PERDERE COMUNIONE & FATTURAZIONE FA FUORI LA MORATTI PER IL CIELLINO LUPI

La candidatura  ufficiale non c'è e non c'è nemmeno la benedizione del "monarca di Arcore" (copy Fini), ma Roberto Formigoni, il leader politico di Comunione&Fatturazione, si butta nella  mischia per non perdere la presidenza della Regione.

Rosanna Gariboldi - assessore della provincia di Pavia e moglie di Gianfranco AbelliRosanna Gariboldi - assessore della provincia di Pavia e moglie di Gianfranco Abelli

 

Ieri con un pranzo agli "Orti di Leonardo" con i principali esponenti del PdL, il 62enne "verginone del Pirellone" ha annunciato di volersi battere per il terzo mandato alla guida della Lombardia. A Milano dicono che tanta fretta sia dettata da preoccupazioni non solo politiche.

 

La città è piena di rumors pesantissimi sulla vicenda giudiziaria che ha portato in carcere l'imprenditore Giuseppe Grossi e Rosanna Gariboldi, la moglie del parlamentare PdL Giancarlo Belli, uomo-chiave della sanità lombarda. Sia Grossi che Belli fanno parte delle truppe di Formigoni che non vuole assolutamente sporcare la sua immagine per colpa degli affari che i suoi amici hanno fatto nel "progetto Santa Giulia", il quartiere da riqualificare in periferia.


Da quando si è buttato in politica il "verginone" è incappato nella giustizia soltanto nel marzo 2001 quando fu indagato per corruzione e abuso d'ufficio nell'inchiesta sulla bonifica della discarica di Cerro Maggiore nella quale era coinvolta una società di Paolo Berlusconi. Nell'ottobre 2007 Formigoni è stato definitivamente assolto da ogni accusa e non perde occasione per ricordare di avere le mani pulite.

Roberto FormigoniRoberto Formigoni


Le mani preferisce tenerle salde al timone della Regione per sventare un'operazione di cui si cominciano a percepire segnali precisi. Sembra infatti che dietro le pressioni del Barbarossa lombardo, Umberto Bossi, e di fronte alla rivolta del Veneto contro la liquidazione del Governatore Galan (pronto a schierarsi come indipendente col supporto dell'Udc), papi-Silvio si stia orientando ad accettare la candidatura dell'ex-ministro e ingegnere Roberto Castelli al vertice della Regione.

 

Per Formigoni che ha studiato al liceo Manzoni di Lecco nella stessa classe del querulo Castelli, sarebbe un colpo durissimo, mentre per la Lega segnerebbe un autentico trionfo. Piantare la bandiera nel cuore della Padania vale più di una messa, una conquista storica per la quale si può rinunciare tranquillamente alle poltrone del Veneto e del Piemonte.


In questa prospettiva che sarà definita soltanto nel vertice delle prossime ore tra Berlusconi, Fini e Bossi, c'è spazio anche per la liquidazione di donna Letizia Moratti di Rivombrosa, il sindaco di Milano che dovrebbe passare le consegne all'astro nascente del centrodestra Maurizio Lupi. Le ultime performance televisive di Lupi che da anni è schierato nell'esercito di Comunione&Fatturazione hanno incantato il "monarca" di Arcore e la sua ascesa a Palazzo Marino potrebbe placare l'ira dei fedelissimi di Formigoni.

UMBERTO BOSSI - Copyright PizziUMBERTO BOSSI - Copyright Pizzi

2- LA MARATONA BIPARTISAN DEI LUPI DI MONTECITORIO

Oltre a essere in  pole position per la carica di sindaco di Milano, Maurizio Lupi è in testa  alla classifica dei parlamentari presenti a Montecitorio dove occupa la  poltrona di vicepresidente.

Due giorni fa è tornato da New York dove ha partecipato alla maratona con altri 15 parlamentari che hanno arrancato sul Ponte di Brooklyn per non sfigurare e che in serata si sono ritrovati da "Armani", il locale sulla Quinta Strada, per tirare le somme della loro fatica.


Con loro c'era anche Stefano Parisi, il capo di Fastweb che insieme a Lottomatica è uno degli sponsor del "Montecitorio Running Club", il circolo che associa i parlamentari sportivi. Il Club è stato costituito da Lupi e vede tra gli associati anche Angelino Jolie Alfano, il ministro della Giustizia che non ha potuto partecipare alla maratona perché deve randellare i magistrati insieme al suo sponsor Niccolò Ghedini.


Con la tuta grigia e il marchio del Club che per adesso associa 15 parlamentari bipartisan, Lupi ha corso la maratona insieme ad altri 11 deputati tra cui Chiara Moroni e al senatore Stefano De Lillo. A festeggiare gli atleti è stato il console Francesco Tatò al quale il Montecitorio Running Club ha consegnato 75mila dollari raccolti tra gli abruzzesi di Philadelphia e gli italiani residenti in America.

ROBERTO CASTELLI - copyright PizziROBERTO CASTELLI - copyright Pizzi

3- niente Detroit by night e cene faraoniche per i poveri giornalisti italiani, nel momento in cui Marpionne e i suoi centurioni sono arrivati a Detroit grazie agli aiuti del Governo americano, non può esserci alcun gesto che presti il fianco all'accusa di sprecare denaro pubblico

A quest'ora Sergio  Marpionne e i suoi centurioni stanno facendo colazione in una sala del  Pentastar, il quartier generale di Chrysler ad Auburn  Hills. Più che di un breakfast si tratta di un briefing in vista della lunga maratona che inizierà alle 17,30 (ore italiane) per la presentazione del piano di rilancio della Casa americana. Ai suoi 25 colonnelli che lo stanno aiutando nell'epica impresa, Marpionne sta parlando in inglese e le parole più ricorrenti in questo round-up (riepilogo) sono realism, revenues, performance, sentiment, road map.


Sono le stesse parole che dovranno convincere i 300 giornalisti e analisti che da tutto il mondo sono arrivati nella cittadina del Michigan per lo show al quale non sarà presente Luchino di Montezemolo, mentre dovrebbero partecipare John Elkann e Andrea Agnelli.
Ieri il "New York Times" ha lanciato un piccolo missile contro il manager dal pullover sgualcito mettendo in dubbio la possibilità che gli americani possano recuperare i 67 miliardi di dollari che il Tesoro ha stanziato per salvare General Motors e Chrysler.

Giancarlo GalanGiancarlo Galan

 

Ma il sentiment di Marpionne è positivo perché è di oggi la notizia che General Motors ha deciso di non vendere più Opel ai tedeschi in considerazione del trend di mercato. A partire dalle 17,30 anche gli ultimi operai della Fiat potranno vedere sul canale "Class CNBC" la presentazione del business plan e invidieranno i giornalisti che sono arrivati ad Auburn Hills per toccare da vicino la cordata dei manager italiani.


Contrariamente a un'abitudine consolidata negli anni in Fiat e nelle altre case automobilistiche, i corrispondenti dei giornali italiani e gli altri ospiti hanno dovuto sostenere di tasca propria le spese per il viaggio e l'albergo. Questo dettaglio, che sconvolge la tradizionale prassi in eventi simili, è stato ricordato a Dagospia che ieri ha scritto erroneamente di "viaggio e albergo pagato per i 300 ospiti". Dalla suite numero 6000 dell'hotel che si trova in Chrylser Drive, il responsabile della comunicazione Gualberto Ranieri ha inviato una lapidaria e-mail di precisazione.


La ragione è chiara: nel momento in cui Marpionne e i suoi centurioni sono arrivati a Detroit grazie agli aiuti del Governo americano, non può esserci alcun gesto che presti il fianco all'accusa di sprecare denaro pubblico. Quindi, per i poveri giornalisti italiani, niente Detroit by night e cene faraoniche, l'unica concessione sarà la navetta che li porterà dagli squallidi Motels al pentagono di Chrysler.

4- SCAJOLA ALLA battaglia atomica per le poltrone della nuova Agenzia della sicurezza

lapresse letizia moratti pensierosalapresse letizia moratti pensierosa

Mentre i giornali  annunciano un colpo di freno al nucleare per i reattori francesi, nei palazzi  romani si sta svolgendo una battaglia quasi atomica per le poltrone della  nuova Agenzia che il governo sta per varare in nome della  sicurezza.

 

Il più interessato alle sorti dell'Agenzia è Sciaboletta Scajola, il ministro dell'aeroporto di Albenga che ha già annunciato la presenza di sei commissari ai quali sarà affidato il compito di sbloccare le reti energetiche. In realtà questa materia coinvolge anche la ministra Prestigiacomo, ma Sciaboletta non ha alcuna intenzione di rinunciare alla paternità di quello che potrebbe essere un nuovo carrozzone.


Entro la fine dell'anno si dovrà scegliere l'uomo alla guida dell'Agenzia e i candidati in ballo fino a questo momento sono almeno quattro. Il primo è il generale Carlo Jean, già consigliere diplomatico del Quirinale e poi commissario governativo della Sogin, la società del Tesoro che negli anni scorsi è stata al centro di forti polemiche. Da molte parti la gestione di Jean alla Sogin (la società che ha in gestione gli impianti nucleari bloccati in Italia) è stata criticata per le consulenze esterne e per le spese faraoniche nella sede di Mosca.

Maurizio LupiMaurizio Lupi


Oltre al generale di cui si è scoperta una vena giornalistica sconosciuta come collaboratore fisso al "Messaggero", circola il nome di Guido Possa, il 72enne politico italiano amico fraterno di Berlusconi insieme al quale vendeva a domicilio scope elettriche. Per 7 anni Possa ha lavorato in Fininvest e nel '96 è stato eletto deputato nelle liste di Forza Italia fino a diventare nel 2001 viceministro quando all'Istruzione era seduta Letizia Moratti di Rivombrosa.

 

Oltre a Jean e Possa, ecco spuntare nella lista anche Fabio Pistella, il fisico nucleare di Brescia che è stato direttore generale dell'Enea e dirige il Cnipa agli ordini di Renatino Brunetta. Quest'uomo dall'aria mite e i capelli bianchi ha una notevole esperienza nel settore dell'energia e si è sempre mosso in modo trasversale nei meandri della politica.

 

L'elenco si chiude con Maurizio Cumo, un accademico di 70 anni nato a Rimini che è considerato uno dei massimi esperti al mondo di impiantistica nucleare. Costui ha fatto parte degli organismi internazionali più qualificati nel settore e nel giugno dell'anno scorso è stato nominato presidente della European Atomic Energy Society. Il suo curriculum è pieno di referenze, ma vuoto di appoggi politici cioè di quegli ingredienti che Sciaboletta Scajola userà nella scelta finale.

5- MORETTI GABANELLIZZATO DA "FUORI ORARIO" VA FUORI DAI GANGHERI

stefano parisistefano parisi

Avviso ai naviganti  N.1: "Si avvisano i signori naviganti che Mauro Moretti è terribilmente  incazzato. Secondo gli uscieri del palazzo-obitorio di Porta Pia il manager di Rimini non ha ancora digerito le frecciate polemiche della Giovanna d'Arco televisiva Milena Gabanelli che domenica sera lo ha trafitto nella puntata di "Report" dove si è parlato della tragedia di Viareggio e dei pendolari alle prese con i ritardi e le pulci.


A Moretti che con intelligente liberalità ha spalancato le porte alla troupe di "Report", non è affatto piaciuta la performance di Michele Mario Elia, l'amministratore delegato di Rfi che ha mostrato preoccupanti vuoti di memoria. A rendere la sua irritazione ancora più grande è arrivata infine la lettura del libro "Fuori Orario" dove il giornalista Claudio Gatti ha raccolto in 240 pagine la testimonianza di Giancarlo Cimoli e di altri anonimi dirigenti delle Ferrovie che adesso sarà esaminata dagli uffici legali per eventuali querele".

6- Si avvisano i signori naviganti che ieri Franchino Bernabè ha varcato il cancello di Arcore per un incontro con Berlusconi

angelino alfano  - copyright Pizziangelino alfano - copyright Pizzi

Avviso ai naviganti  N.2: "Si avvisano i signori naviganti che ieri Franchino Bernabè ha varcato il  cancello di Arcore per un incontro con Berlusconi.

Il Cavaliere è apparso completamente guarito mentre il capo di Telecom mostrava qualche segno di sofferenza".

 

 

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