SPY STORY O BUFALA? - Hervé Falciani, l´informatico accusato di aver trasmesso al fisco francese migliaia di nominativi di clienti della banca svizzera Hsbc svela alcuni elementi, al limite dell´incredibile: "NEL 2007 FUI CATTURATO DA AGENTI DI UN SERVIZIO SEGRETO A CACCIA DI TERRORISTI ISLAMICI - I SERVIZI SEGRETI DIETRO LA GUERRA FISCALE TRA FRANCIA E SVIZZERA"…

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Franco Zantonelli per La Repubblica

Hsbc Private Bank di GinevraHsbc Private Bank di Ginevra

Assume sempre più i connotati di una spy story la vicenda di Hervé Falciani, l´informatico della banca Hsbc accusato di aver trasmesso al fisco francese migliaia di nominativi di clienti dell´istituto di credito. È stato lo stesso Falciani, dal suo rifugio segreto in Francia, a svelare alcuni elementi, al limite dell´incredibile, della sua avventura di infiltrato.

Come ha riferito ieri la Tribune de Geneve, il 39enne Falciani sarebbe stato protagonista di una sorta di rendition, uno di quei sequestri messi in atto dalla Cia nella sua caccia ai presunti terroristi islamici.

«Il 24 agosto 2007 - racconta l´informatico - mi trovavo a Ginevra, nel quartiere di Champel, quando un furgone mi sbarrò improvvisamente la strada. La porta posteriore si aprì, ne uscirono uomini armati e mascherati che mi caricarono sul furgone, mi sbatterono la faccia sul pavimento e mi puntarono una pistola alla tempia». Un lavoro da professionisti: non appartenenti alla criminalità organizzata ma, piuttosto, ai servizi segreti di un Paese che Falciani non ha voluto nominare.

«Mi hanno spiegato di essere su una pista di pericolosi terroristi islamici che li portava alla banca dove lavoravo io, la Hsbc», racconta ora. Dall´informatico i misteriosi 007 volevano che agisse, per loro, nel ruolo di infiltrato all´interno dell´istituto di credito. Falciani, sempre stando al suo resoconto, ha accettato di fare la talpa perché temeva per la sorte della moglie e della figlia.

FALCIANI LA TALPAFALCIANI LA TALPA

Intanto, però, aveva intrecciato una relazione, in banca, con un´impiegata di origine libanese con la quale, tra l´altro, compì un misterioso viaggio a Beirut. «Quando andai a Beirut già lavoravo sotto copertura», ci tiene a precisare Falciani. Che però, al rientro dal Libano, decise di tornare ad essere un buon patriota e di mettere al servizio del suo Paese, la Francia, le informazioni ottenute per conto di quel misterioso servizio segreto.

Resta il fatto che, nell´agosto scorso, il ministro del Bilancio francese, Eric Woerth, annunciò trionfalmente a Le Parisien di essere in possesso di una lista di 3 mila suoi connazionali titolari di un conto in Svizzera, per un ammontare complessivo di circa 3 miliardi di euro.

Falciani è uscito allo scoperto a inizio dicembre, quando si scoprì che, nel 2008, un informatico della Hsbc aveva rubato e consegnato al fisco transalpino i nomi di 3 mila cittadini francesi, con conti cifrati a Ginevra. Curiosamente, il suo nome fu fatto proprio dalla collega di origine libanese.

IL PROCURATORE MONTGOLFIER E LA TALPA HERVE FALCIANIIL PROCURATORE MONTGOLFIER E LA TALPA HERVE FALCIANI

Nonostante il fisco francese ripeta di non aver tirato fuori un soldo per entrare in possesso dei nominativi dei clienti della Hsbc, in Svizzera questa vicenda ha creato un putiferio. Non a caso il Presidente della Confederazione, Hans Rudolf Merz, ha minacciato di far saltare il trattato di doppia imposizione con la Francia.

Inoltre l´affaire Falciani ha un precedente. Protagonista Heinrich Kieber, informatico della Lgt di Vaduz, che all´inizio di quest´anno vendette alla Germania un cd con i nomi di migliaia di cittadini tedeschi titolari di conti nella banca del Liechtenstein. Anche Kieber, come Falciani, tirò in ballo dei personaggi misteriosi. Solo che lui non parlò di 007, ma di mafiosi sudamericani.

 

 

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