1- QUALCOSA NON FUNZIONA TRA ALE-DANNO E CALTA-RICCONE. E PER SCHIARIRE LE IDEE AL SINDACO, OGGI IL “MESSAGGERO” MANDA UN AVVERTIMENTO QUANTO MAI OPPORTUNO - 2- C’È UN UOMO CHE IN QUESTE ORE A ROMA È IN PREDA A UN TIC NERVOSO. È IL ’TELEFONISTA’ UMBERTO VATTANI, IL 72ENNE AMBASCIATORE DI ORIGINE MACEDONE CHE SIEDE ALLA PRESIDENZA DELL’ICE CHE TREMENDINO TREMONTI INTENDE SOPPRIMERE - 3- IN ANTEPRIMA RAPPORTO 2009 SUL MERCATO E L’INDUSTRIA DELLA PELLICOLA IN ITALIA - 4- LA FEDERAZIONE EUROPEA DEI COSTRUTTORI NOMINERÀ PRESIDENTE LUISA TODINI, L’INCANTEVOLE FIGLIOLA NEL CUORE DI BERLUSCONI CHE NEL SETTEMBRE DELL’ANNO SCORSO MOLLÒ AL VOLO IL SUO IMPERO TRA LE BRACCIA DELL’IMPRESA SALINI ALTRIMENTI AVREBBE RISCHIATO GROSSO PER I CIRCA 200 MILIONI DI DEBITI ACCUMULATI - 5- CORRE VOCE CHE NELLA LA LISTA DEI PERSONAGGI CHE IL 2 GIUGNO SARANNO NOMINATI CAVALIERI DEL LAVORO FIGURI ANCHE MINOLI (SI TEMONO SOLLEVAZIONI DEI CAV.) -

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alemannoalemanno fracci

1- QUALCOSA NON FUNZIONA NEI RAPPORTI TRA ALEMANNO E CALTAGIRONE
Qualcosa non funziona nei rapporti tra il sindaco dalle scarpe ortopediche, Gianni Alemanno, e Francesco Gaetano Caltagirone (per gli amici Caltariccone). Che i rapporti non fossero improntati all\'idillio era chiaro nel momento in cui il costruttore-banchiere romano ha smesso di guardare alla sua collezione di cariche e di medaglie antiche che raccatta sui mercatini di Londra e di Parigi.

Dopo aver appoggiato i glutei sulle poltrone di Montepaschi e Generali, il Calta ha messo gli occhi sull\'Acea, la multiutility controllata dal Comune che nel 2009 ha peggiorato il bilancio di oltre il 128% con una perdita di 52,5 milioni. Al suocero di Pierfurby Casini questa voragine provoca un enorme fastidio; non a caso ha aumentato la sua quota azionaria dentro la società per prenderne il timone e rimetterla sulla via del profitto.

FRANCESCOFRANCESCO GAETANO CALTAGIRONE

Per schiarire le idee al sindaco, Caltariccone oggi gli ha mandato dalle colonne del \"Messaggero\" un avvertimento quanto mai opportuno. Il giornale spara infatti un\'intera pagina sull\'intenzione di Alemanno di assumere altri 2.000 dipendenti a tempo indeterminato oltre i 25.322 già esistenti. L\'esercito del personale costa 1 miliardo e 200mila euro all\'anno e, come fa osservare \"Repubblica\", è spropositato rispetto agli 8.500 dipendenti del Comune di New York dove la popolazione è di tre volte superiore.

Il povero Caltariccone inorridisce di fronte a questo arruolamento che cade mentre il Campidoglio ha un buco di 10 miliardi e a Palazzo Chigi stanno pensando di vendere perfino la tappezzeria per fare un po\' di cassa.

Per aggiungere un po\' di sale alla clamorosa denuncia, il \"Messaggero\" raccoglie anche le dichiarazioni di Marcello Claric, il docente della Luiss che è considerato uno dei massimi esperti di pubblico impiego, il quale senza mezzi termini definisce un\'assurdità le intenzioni del Campidoglio.

RobertoRoberto Mancini

Come in un passaparola automatico ecco che arriva anche \"Repubblica\" con una analisi accurata di Giovanna Vitale dove si elencano i buchi delle numerose società controllate dal Comune. Perdono tutte a rotta di collo, a cominciare dall\'Ente Eur dove Alemanno ha sistemato il suo amico Roberto Mancini.

Perde quattrini anche l\'Ama, salvata per un pelo dal fallimento e dove il sindaco ha piazzato l\'altro vecchio amico Franco Panzironi, ma soprattutto a perdere è l\'Acea, la società che invece di essere un gioiello nel business dell\'energia e dell\'acqua, appare agli occhi di Caltariccone una moneta vecchia e polverosa.

FrancoFranco Panzironi (AMA)

2- C\'È UN UOMO CHE IN QUESTE ORE A ROMA È IN PREDA A UN TIC NERVOSO.
È UMBERTO VATTANI, IL 72ENNE AMBASCIATORE DI ORIGINE MACEDONE CHE SIEDE ALLA PRESIDENZA DELL\'ICE CHE TREMONTI INTENDE SOPPRIMERE

C\'è un uomo che in queste ore a Roma è in preda a un tic nervoso.

È Umberto Vattani, il 72enne ambasciatore di origine macedone che siede alla presidenza dell\'Ice. In queste ore si parla intensamente della soppressione di questo ente che ha il compito di promuovere i rapporti economici e commerciali con l\'estero e dispone di una rete composta da 17 uffici in Italia e da altri 116 sparsi in 88 paesi.

AceaAcea

Le ultime voci attribuiscono a Giulietto Tremonti l\'intenzione di sfasciare il giochino di Vattani trasferendo gli uffici centrali al ministero dello Sviluppo Economico e il network delle sedi estere dell\'Ice alla Farnesina. Questa soluzione risponderebbe a un vecchio disegno di Berlusconi che ha sempre considerato i nostri diplomatici come missionari del made in Italy. Agli occhi del Cavaliere le feluche della Farnesina sprecano il loro tempo in cerimonie e party quando potrebbero diventare motori di business.

In realtà molti ambasciatori qualche business lo fanno, ma con discrezione e dietro l\'usbergo della diplomazia che copre iniziative più personali che da Sistema-Paese.

D\'altra parte papi-Silvio li ha ripetutamente snobbati trattando direttamente con i capi di Stato sotto una tenda oppure in una dacia con le maniglie d\'oro. Resta il fatto che per molti funzionari dell\'Ice gli uffici all\'estero sono stati una meravigliosa bottega dove è stata spesa un\'infinità di soldi per vendere salumi e vini delle Regioni Italiane.

MARIOMARIO VATTANI FRANCESCO GIRO - Copyright Pizzi

Da parte sua Vattani, dopo aver ricoperto incarichi in numerose ambasciate e alla Farnesina, dal 2005 ha cercato di dare lustro alla presidenza dell\'Istituto per il Commercio Estero che dispone di una faraonica sede a viale Liszt. E con l\'aiuto di Maria Criscuolo, la titolare dell\'agenzia Triumph che ci tiene a distinguere il suo operato da quello dell\'amico ambasciatore, ha organizzato numerose missioni e convegni internazionali.

Domenica Vattani accompagnerà la Marcegaglia e 140 imprenditori in Cina, ma questa potrebbe essere l\'ultima missione targata Ice.

MARIAMARIA CRISCUOLO

3- IN ANTEPRIMA RAPPORTO 2009 SUL MERCATO E L\'INDUSTRIA DELLA PELLICOLA IN ITALIA
Gli Stati Generali del cinema si sono dati appuntamento per domani alla Luiss dove alle 11,30 sarà presentato il Rapporto 2009 sul mercato e l\'industria della pellicola in Italia.

A fare gli onori di casa sarà Sebastiano Maffettone, il sudato filosofo preside della Facoltà di Scienze Politiche dell\'Università di Confindustria. Accanto a lui ci saranno i rappresentanti di Cinecittà, dell\'Ente dello Spettacolo che ha promosso il Rapporto, mentre il ministro Bondi (tormentato dalla gogna mediatica) ha designato il direttore generale del ministero Nicola Borrelli.

MAFFETTONEMAFFETTONE

Nella sua infinita miseria Dagospia ha letto in anteprima il Rapporto da cui emerge che il giro d\'affari è di 5 miliardi con 9.900 imprese di produzione e oltre 77mila occupati. Nel 2009 sono stati prodotti 131 film italiani (un calo del 14,9% rispetto ai 154 del 2008), mentre gli incassi nelle sale sono aumentati del 14,9 e raggiungono i 623 milioni.

Da parte sua lo Stato ha tagliato di oltre il 36% i contributi del Fus (Fondo unico per lo spettacolo) mentre tra i privati la leadership rimane nelle mani di Medusa Film.
L\'assalto delle major americane è rappresentato dalla quota di mercato (61,8%) e dai 313 film che sono arrivati in Italia con un incasso di quasi 396 milioni.

MAFFETTONEMAFFETTONE

4- LA FEDERAZIONE EUROPEA DEI COSTRUTTORI NOMINERÀ PRESIDENTE LUISA TODINI, L\'INCANTEVOLE BERLUSCHINA CHE NEL SETTEMBRE DELL\'ANNO SCORSO MOLLÒ IL SUO IMPERO TRA LE BRACCIA DELL\'IMPRESA SALINI ALTRIMENTI AVREBBE RISCHIATO GROSSO PER I CIRCA 200 MILIONI DI DEBITI ACCUMULATI
C\'è da scommettere che all\'Assemblea di Confindustria di giovedì all\'Auditorium, uno dei personaggi più fotografati sarà Luisa Todini, che ai fotografi appare di gran lunga più bella di Massimo Calearo e Luigino Abete.

SANDROSANDRO BONDI

Al termine dei lavori la 44enne imprenditrice di Perugia correrà a Fiumicino per imbarcarsi destinazione Cipro. Qui il giorno dopo sarà accolta dagli 11 membri della Federazione europea dei costruttori che in un hotel di Limassol, il capoluogo dell\'isola, la nomineranno presidente della loro organizzazione.

A questa medaglia la boccoluta Luisa tiene molto di più che agli incarichi offerti dal Cavaliere di Arcore che l\'avrebbe preferita di gran lunga alla massaia ammodernata Renata Polverini, e avrebbe addirittura ipotizzato di sistemarla al posto di Sciaboletta Scajola.

SANDROSANDRO BONDI

Francamente non c\'è alcuna conferma che l\'incarico ministeriale le sia stato offerto in maniera almeno ufficiosa, ma l\'esponente di Forza Italia fa parte di quella galleria femminile che negli ultimi anni ha colpito ripetutamente la fantasia del premier. La fortuna della Todini è in gran parte simile a quella della povera Polverini ed è legata alle comparsate nel salotto del bravo ragazzo con il volto da seminarista onanista che si chiama Giovanni Floris.

LUISALUISA TODINI

Ciò non toglie che l\'amore per i cantieri e l\'odore del cemento siano per la fanciulla un richiamo irresistibile. La Todini è una figlia d\'arte che ha raccolto l\'eredità del padre costruttore, un uomo incappato in qualche incidente giudiziario ma capace di costruire un piccolo impero.

A onor del vero va detto che la figliola quest\'impero ha dovuto portarlo nel settembre dell\'anno scorso tra le braccia dell\'impresa Salini altrimenti avrebbe rischiato grosso per i circa 200 milioni di debiti accumulati. Nonostante questi precedenti i costruttori europei venerdì mattina le daranno la medaglietta da presidente pregandola di resistere alle lusinghe della politica.

GIOVANNIGIOVANNI FLORIS

5- CORRE VOCE CHE NELLA LA LISTA DEI PERSONAGGI CHE IL 2 GIUGNO SARANNO NOMINATI CAVALIERI DEL LAVORO FIGURI ANCHE IL NOME DI GIOVANNI MINOLI
Avviso ai naviganti: \"Si avvisano i signori naviganti che in queste ore al Quirinale si sta definendo la lista dei personaggi che il 2 giugno saranno nominati Cavalieri del Lavoro.

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Tra i corazzieri corre voce che nell\'elenco figuri anche il nome di Giovanni Minoli, il conduttore televisivo che ha ricevuto dalla Rai un vistoso compenso per realizzare le trasmissioni dedicate al centenario dell\'Unità d\'Italia. Con grande discrezione alcuni Cavalieri del Lavoro hanno fatto sapere che se la nomina di Minoli sarà confermata riconsegneranno l\'onorificenza nelle mani dei corazzieri\".

 

 

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