insalata russa per il biscione - LA \"MISSIONE DI STATO\" DI BERLUSCONI IN RUSSIA? CONVINCERE PUTIN A FAR ENTRARE I PIù FIDATI SOCI RUSSI IN MEDIASET AL POSTO DEI SOCI AMERICANI (HANNO IN MANO L’8% DI MEDIASET) - IN CAMPO non è solo Gazprom-Media (prossimo sponsor del milan?), C’è anche il miliardario Gleb Fetisov. ma soprattutto angelo Codignoni, molto vicino alla holding russa Mediagroup nazionale...

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Marta Allevato per Lettera43

COLOGNOCOLOGNO MONZESE

Il presidente del Consiglio Silvio Berlusconi ha deciso di approfittare del viaggio-lampo in Russia per valutare di persona le manifestazioni di interesse da parte di alcune società di media per entrare nel capitale delle sue televisioni.

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Secondo indiscrezioni raccolte da Lettera 43 il Cavaliere, che attraverso Fininvest controlla il 38,6% di Mediaset, nelle scorse settimane ha fatto trapelare ai propri collaboratori che non disdegnerebbe di ridurre la quota.

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«Sono pronto a scendere anche fino al 20%», avrebbe confidato ai suoi. Gli investimenti sul digitale, la non floridissima situazione della partecipata Endemol, la sempre più decisa concorrenza di Sky, lo avrebbero consigliato di fare cassa per attrezzarsi a reggere le prossime sfide.

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Le stesse voci, che com\'è ovvio non trovano conferma ufficiale e la società smentisce, parlano dunque di una possibile trattativa per un ingresso soft dei russi, con una quota ridotta, che all\'inizio si potrà aggirare intorno al 5%. Si tratta delle stesse partecipazioni che oggi sono in mano agli azionisti americani Mackenzie Cundill Investment Management Ltd (3,44%), Blackrock Inc. (2,28%) e Fmr Llc (2%) e che Berlusconi sta pensando di sostituire con i più fidati soci russi.

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Ma quali sono i gruppi moscoviti interessati a entrare in Mediaset? Il primo è il gigante Gazprom. Tra le tante controllate, il colosso statale dell\'energia russa ha anche Gazprom-Media: circa 900 milioni di euro di fatturato e attività che spaziano dalle tivù alle radio, passando per la stampa periodica e internet, fino alla raccolta pubblicitaria.

PUTINPUTIN BERLUSCONI

Si tratta della più grande holding nel campo dei media russi. Nel 2001, Gazprom-Media ha acquistato Ntv, strappandola a Vladimir Gusinsky, l\'oligarca a capo del gruppo Media Most, e stravolgendone la linea editoriale a quei tempi critica con il governo.

Legare, anche se in modo marginale, le sorti di Mediaset a quelle del Cremlino sembra però a molti analisti troppo rischioso. Così, ipotizza il quotidiano italiano Corriere della Sera, si pensa che gli accordi con Gazprom siano più praticabili in altri settori. Per esempio il calcio. E dunque il Milan.

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Secondo le ipotesi pubblicate dal sito finanziario russo Bfm.ru, non è solo Gazprom-Media a essere interessata a investimenti esteri nel mediabusiness. C\'è anche il miliardario Gleb Fetisov. Comproprietario della compagnia Altimo (Alfa Telecom International Mobile), controllata di Alfa Group di Michail Fridman, già entrata nel mercato italiano con l\'acquisto di Wind (Link), Fetisov è anche il numero uno del gruppo finanziario Moi Bank che a giugno ha già tentato di assumere il controllo del giornale francese Le Monde.

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Ma è solo seguendo un nome quasi dimenticato dalla cronaca italiana che si arriva al terzo dei possibili soci russi di Mediaset: Angelo Codignoni. Ex presidente di Eurosport, ex direttore generale della berlusconiana La Cinq ed ex segretario generale di Forza Italia, oggi Codignoni è molto vicino alla holding russa Mediagroup nazionale, o Nmg.

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A capo della Nmg, nata nel 2008, c\'è Jurij Kovalcuk, comproprietario della banca Rossija e legato a Vladimir Putin. Dietro la holding, oltre alla banca Rossija, compaiono la società siderurgica Severstal, la compagnia petrolifera Surgutneftegaz e le assicurazioni Sogaz.
Il gruppo detiene asset di alcuni segmenti chiave del mercato dei media in Russia come le emittenti Ren Tv e Peterburg - Pjatyj Kanal (Pietroburgo - Canale 5) oltre al quotidiano nazionale Izvestja.

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Sul sito del gruppo si legge che tra gli obiettivi dei fondatori vi è la «necessità di affrontare alcune problematiche cruciali per la società, compresa la promozione dei valori culturali».
Per questo è stato istituito un Public Council all\'interno del Nmg, di cui fanno parte diversi esponenti del mondo della cultura e del business come il regista Andron Konchalovskij, il pianista Denis Macuev e Angelo Codignoni appunto, in qualità di esperto d\'affari esteri.

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A capo di questo Public Council, la giovane ex campionessa di ginnastica artistica Alina Kabaeva, vicepresidente del Comitato per gli affari della gioventù alla Duma. Nonché intima amica del presidente Putin.

 

 

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