1- SE DRAGO DRAGHI RIUSCIRÀ NEL 2011 AD ANDARE ALLA PRESIDENZA DELLA BCE PER SOSTITUIRE QUEL TRICHET CHE AMA TINGERSI I CAPELLI, VUOLE SCEGLIERE DENTRO BANKITALIA IL SUO DELFINO E, GUARDA CASO, NELLO STESSO GIORNO IL “CORRIERE DELLA SERA”, “REPUBBLICA” E “SOLE 24 ORE” RACCOLGANO LE PAROLE DI SACCOMANNI - 2 - COME FLEBUCCIO DE BORTOLI HA \"ARRONTODATO\" COL CARAMELLO IL TITOLO SUI DATI DEL SONDAGGIO DI MANNHEIMER DISASTROSO PER BERLUSCONI (68% CONTRO) - 3- L’INCREDIBILE SCIVOLATA DELL’EX POTERE OPERAIO PAOLINO MIELI A \"OTTO E MEZZO\": “SE L’OPPOSIZIONE DA FINI ALLE BRIGATE ROSSE NON RIESCE A METTERSI INSIEME PER RIFORMARE LA LEGGE ELETTORALE IL CAOS CONTINUERÀ” (BRIGATE ROSSE?) - 4- LAVOCE.INFO DEL SINISTRO TITO BOERI CORRE IN SOCCORSO DI MARPIONNE CONTRO LA CGIL - 5- GEROVITAL GERONZI ALL’ATTACCO DEI SIGNOROTTI DELLE FONDAZIONI CHE PIANGONO MISERIA E SI METTONO DI TRAVERSO NELLE GRANDI OPERAZIONI DEI POTERI FORTI

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1 - SE IL GOVERNATORE RIUSCIRÀ NEL 2011 AD ANDARE A FRANCOFORTE PER SOSTITUIRE QUEL TRICHET CHE AMA TINGERSI I CAPELLI, DRAGHI VUOLE SCEGLIERE ALL\'INTERNO DELL\'ISTITUTO IL SUO DELFINO E NELLO STESSO GIORNO IL \"CORRIERE DELLA SERA\", \"REPUBBLICA\" E \"SOLE 24 ORE\" RACCOLGANO LE PAROLE DI SACCOMANNI

Gli uscieri della Banca d\'Italia non credono al governo tecnico e pensano che quando il Cavaliere ritroverà la forza nelle mani le userà per schiaffeggiare il suo e gli altri partiti in uno scontro all\'ultimo sangue.

draghidraghi tremonti

Per loro il paradigma è quello del Ventennio e quindi ritengono che dopo 16 anni sulla scena politica, Berlusconi voglia passare alla storia come il più longevo premier dell\'Occidente. In questa prospettiva il duello tra il Governatore e Giulietto Tremonti che si è ripetuto nel weekend a Washington con le battute sui banchieri rapaci, li lascia indifferenti. La partita è un\'altra e riguarda la poltrona della BCE sulla quale Draghi sta tessendo la sua trama a livello internazionale senza avere alcun appoggio da parte di Giulietto e del governo.

trichettrichet

Se il Governatore riuscirà nel 2011 ad andare a Francoforte per sostituire quel Trichet che ama tingersi i capelli e indossa camice a righe per mostrarsi più giovane dei suoi 68 anni, dovrà preoccuparsi di avere le spalle coperte. E questo è un problema che non riguarda soltanto il futuro assetto politico, ma anche la Banca d\'Italia che pur avendo poteri ridimensionati dalla stessa BCE, deve operare in armonia con le direttive di Francoforte e dell\'uomo che andrà a sedersi nel grattacielo di vetro della banca centrale.

FabrizioFabrizio Saccomanni

E qui si apre il problema dell\'eventuale successione di Draghi a via Nazionale dove non è un mistero che Tremonti voglia piazzare il suo pallido bracciodestro, Vittorio Grilli. Però c\'è un però, ed è rappresentato dalla cura con cui ai piani alti di Banca d\'Italia si contesta questa ipotesi e si sta alimentando una candidatura alternativa.

BANCABANCA D\'ITALIA

Il nome è quello di Fabrizio Saccomanni, il 68enne bocconiano che dall\'ottobre 2006 è direttore generale della Banca d\'Italia. Qui lavora dal 1967 e senza aver mostrato particolari lampi di ingegno, si è costruito il profilo di un uomo esperto di finanza internazionale. Nel maggio del \'98 fu Ciampi a nominarlo al posto di Padoa Schioppa nel Comitato Euro, ma prima di questo incarico per cinque anni Saccomanni è stato distaccato presso il Fondo Monetario dove si è costruito una buona rete di rapporti.

GrilliGrilli

Anche nel weekend scorso lo si è visto all\'opera durante i lavori dell\'inutile G7 di Washington, e oggi con una sincronia abbastanza sospetta appaiono ben tre interviste sui temi della pace monetaria e dell\'euro. È curioso che nello stesso giorno il \"Corriere della Sera\", \"Repubblica\" e \"Sole 24 Ore\" raccolgano le parole di Saccomanni che in alcuni casi sono addirittura simili. Dice infatti l\'alto dirigente romano che il Fondo Monetario \"è un bel salvagente che non va buttato via\", e aggiunge che andrebbe comunque riformato per rafforzare il ruolo di questo strumento nella battaglia dei cambi.

dede bortoli

Per il resto non c\'è nulla di particolarmente originale fatto salvo il doveroso richiamo alle iniziative del \"Financial Stability Board\" presieduto da Draghi. Secondo gli uscieri questa triplice operazione mediatica puzza un po\' e precisano che la Banca d\'Italia non è come il Vaticano dove un Fisichella qualunque può spingersi ad assolvere i peccati di Berlusconi contro il parere della Cei e dell\'\"Osservatore Romano\". La tradizione di via Nazionale è sempre stata nel segno del silenzio e se Saccomanni viene fuori in questo modo è perché Draghi vuole scegliere all\'interno dell\'Istituto il suo delfino.

2 - COME FLEBUCCIO HA \"ARRONTODATO\" COL CARAMELLO I DATI DEL SONDAGGIO DI MANNHEIMER NEGATIVI PER IL BERLUSCONI (68% CONTRO)

È davvero difficile per Flebuccio De Bortoli guidare l\'ammiraglia del \"Corriere della Sera\" senza infrangersi nell\'ira funesta del Cavaliere.
Per il giornalista milanese che di salti mortali ne ha già fatti in passato rompendosi la schiena, non resta che navigare a vista come un nocchiero che di giorno in giorno sposta la nave fiutando il vento.

MANNHEIMERMANNHEIMER

A soffrirne è il giornale che deve misurare nelle edicole con gli organi di informazione che a destra e sinistra hanno trovato una nicchia prosperosa. Un esempio delle difficoltà di Flebuccio è saltato fuori domenica quando il \"Corriere della Sera\" ha presentato la settimanale rilevazione di Renato Mannheimer sulla situazione politica.

MieliMieli

Il sociologo e sondaggista milanese che in gioventù ha fatto parte della sinistra extraparlamentare di Servire il Popolo ed è stato sposato per alcuni anni con Barbara Pollastrini (attuale moglie del banchiere Pietro Modiano), si è fatto carico di raccogliere attraverso il lavoro del suo istituto di ricerche (Ispo) l\'opinione degli italiani sul gradimento del Governo.

L\'ultimo sondaggio dice che il 68% dei giudizi sono negativi e che i consensi all\'operato di Berlusconi toccano soltanto il 30% (in assoluto il record negativo nell\'attuale legislatura). Quando il buon Renatino Mannheimer ha mandato il suo pezzo, al giornale sono rimasti perplessi e contrariamente a quanto successo in passato si è deciso di non annunciare in prima pagina i risultati del sondaggio ma di relegarlo alla pagina 11.

GIULIANOGIULIANO AMATO

Ancor più difficile è stata la scelta del titolo e qui c\'è voluta l\'astuzia formidabile di Flebuccio per trovarne uno appropriato. L\'esperienza e la prudenza hanno fatto sì che il sondaggio sia stato titolato in modo morbido: \"Operato del governo. Consensi solo dal 30%\".

Se il nocchiero di via Solferino leggesse i giornali spagnoli sentirebbe ben altra musica. Tutti i media iberici, tv comprese, stanno dando un enorme risalto alle ultime rilevazioni sul governo Zapatero con titoli eclatanti e inequivocabili. Il principale istituto di ricerca del Paese, il CIS-Centro de Investigaciones Sociològicas, ha infatti dichiarato che il leader spagnolo è stato bocciato dal 63,3% degli interpellati con un 27% che giudica l\'azione del governo in modo negativo e un 9,7% che non si esprime.

3 - L\'INCREDIBILE SCIVOLATA DI PAOLINO MIELI: \"SE L\'OPPOSIZIONE DA FINI ALLE BRIGATE ROSSE NON RIESCE A METTERSI INSIEME PER RIFORMARE LA LEGGE ELETTORALE IL CAOS CONTINUERÀ\" (BRIGATE ROSSE?)
Mentre Flebuccio De Bortoli naviga a vista, il suo predecessore Paolino Mieli ha le idee chiare.

GRUBERGRUBER LILLI

L\'ha dimostrato ieri sera nel programma \"Otto e mezzo\" di Lilly Gruber dove è intervenuto insieme a Giuliano Amato (tornato in gran auge dopo un periodo buio) per parlare della crisi politica e del dossieraggio. Il giornalista stratega non ha dubbi: nei prossimi mesi ci sarà il caos perché all\'opposizione manca un leader. Anche il Dottor Sottile che è stato presidente del Consiglio e ha fatto riforme dolorose e costose, ha condiviso questa opinione aggiungendo che questo è il Paese di Goldoni, cioè della commedia all\'italiana dove la riforma più importante sarebbe quella di ridare un futuro alle giovani generazioni.

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Per Amato, che con notevole faccia tosta ha detto di non conoscere la vita di Berlusconi, la persecuzione di alcuni magistrati fa riflettere, e per quanto riguarda un leader alternativo lui sceglierebbe tranquillamente Obama. Era una battuta e anche Paolino Mieli ha fatto la sua battuta su questo tema, ma ha compiuto una scivolata incredibile. Infatti l\'ex-megadirettore a un certo punto ha detto: \"se l\'opposizione da Fini alle Brigate Rosse non riesce a mettersi insieme per riformare la legge elettorale il caos continuerà\".

MarchionneMarchionne

Alla parola Brigate Rosse la Gruber, solitamente imbellettata, è impallidita visibilmente mentre il Dottor Sottile ha subito richiamato Mieli dicendo che le Brigate Rosse non c\'entrano. Da parte sua l\'ex-direttore del \"Corriere\" che indossa i panni dello storico e del giornalista, si è accorto della gaffe e ha accettato con la sua faccia di bonzo la bacchettata del Maestro.

4 - LAVOCE.INFO, IL SITO GUIDATO DAL PROFESSORE FIGHETTO DE SINISTRA TITO BOERI CORRE IN SOCCORSO DI MARPIONNE CONTRO LA CGIL
A quest\'ora Sergio Marpionne avrà già letto in Cina dove si trova per accordi commerciali, su uno dei dieci blackberry che nasconde sotto il pullover sgualcito il divertente reportage di \"Repubblica\" dove Vittorio Zucconi racconta le reazioni degli abitanti di Manhattan alla vista della \"bianca e rotondetta Cinquecento, una pallina di gelato di crema caduta dalle mani di un bambino...\".

VittorioVittorio Zucconi

L\'ex-corrispondente del giornale italiano ha passeggiato a bordo della macchinetta dentro la Grande Mela, e si è divertito a raccogliere le reazioni dei newyorkesi quando l\'automobile bianca e rotondetta si è fermata davanti al Waldorf Astoria e nei quartieri di Harlem e Brooklyn.

A far godere il manager italo-canadese sarà però un breve saggio che appare sul sito www.lavoce.info dove due economisti bocconiani, Francesco Daveri e Gaetano Basso, distruggono l\'ultima ricerca del Centro Studi Cgil sui guadagni degli lavoratori italiani. La fonte non è sospetta perché è noto che il sito degli economisti guidato dal professore fighetto Tito Boeri, ha sempre avuto posizioni critiche nei confronti del governo e dei monopoli industriali.

In questo caso la linea è cambiata perché gli autori del saggio dichiarano senza mezzi termini che l\'Ires-Cgil, guidata da Agostino Megale e Giovanna Altieri, ha preso una cantonata. I due autori contestano che gli operai italiani abbiano perso 5.500 euro per colpa dell\'inflazione e dicono invece che il potere d\'acquisto dei lavoratori è oggi leggermente aumentato rispetto a quello di dieci anni fa.

cesarecesare GERONZI

A loro avviso i bassi salari non sono colpa dell\'inflazione, ma della scarsa produttività.
Una musica dolce per le orecchie del tremendo Marpionne.

5 - GERONZI ALL\'ATTACCO DEI SIGNOROTTI DELLE FONDAZIONI CHE PIANGONO MISERIA E SI METTONO DI TRAVERSO NELLE GRANDI OPERAZIONI DEI POTERI FORTI
Avviso ai naviganti: \"Si avvisano i signori naviganti che per ragioni non molto chiare Cesarone Geronzi continua a menare botte in testa alle Fondazioni bancarie.
Anche ieri durante l\'inaugurazione a Trieste dell\'asilo nido delle Generali intitolato \"I cuccioli del Leone\" (da non confondere con Perissinotto e Balbinot), il banchiere-assicuratore romano ha sollecitato una riforma delle Fondazioni con le quali aveva già polemizzato duramente qualche settimana fa.

AngeloAngelo De Mattia

Come se non bastasse Angelo De Mattia, l\'ex-dirigente di Banca d\'Italia a cui Geronzi ha affidato la guida dell\'Ufficio Studi delle Generali, scrive oggi su \"Il Foglio\" un lungo articolo aprendo un dibattito sulle Fondazioni che prevede altri interventi di Franco Bassanini e Giuseppe Guzzetti.

Ai piani alti del Leone di Trieste dicono che l\'attacco alle Fondazioni del Presidente nasce dalle preoccupazioni di Cesarone per il prevalere degli interessi locali che potrebbero provocare una degenerazione del sistema e l\'inquinamento della stabilità finanziaria.

Questa versione \"ufficiale\" non allontana il sospetto che dietro le quinte ci sia una resa dei conti con i signorotti delle Fondazioni che piangono miseria e si mettono di traverso nelle grandi operazioni dei poteri forti\".

 

 

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