1- PISANU È LA CARTA COPERTA DEL COLLE. BERLUSCONI LO SA, MA FA FINTA DI NON SAPERLO - 2- NON È VERO CHE TUTTI I GIORNALISTI DELLA STAMPA ESTERA CONSIDERANO L’ITALIA UN PAESE DI MERDA. TRA LORO CE NE È ALMENO UNO, PAUL BETTS DEL “FINANCIAL TIMES”, CHE è INNAMORATO DEL BELPAESE DI PASSERA, ARPE, COLANINNO. ANCHE TROPPO - 3- MUSSARI HA CAPITO CHE I PROBLEMI DEL MPS SI POSSONO RISOLVERE MEGLIO DEDICANDO PIÙ TEMPO NELLE STANZE DELL’ABI DA DOVE SI INTERLOQUISCE CON BANKITALIA - 4- SILVIO SCAGLIA, GUIDO PUGLIESI: SONO TROPPE LE STORIE DI IMPRENDITORI CHE VENGONO SBATTUTI SUI GIORNALI PER UN PAIO DI GIORNI E POI FINISCONO NELL’OBLIO - 5 - IL CIELLINO MAURIZIO LUPI È TERRIBILMENTE INCAZZATO. PER IL TRAMONTO DI BERLUSCONI? MACCHé! è FURIOSO PER L’ASSOLUTO DISINTERESSE DEI GIORNALI ITALIANI NEI CONFRONTI DELLA SUA PERFORMANCE ALLA MARATONA DI NEW YORK -

Condividi questo articolo


1 - NON È VERO CHE TUTTI I GIORNALISTI DELLA STAMPA ESTERA CONSIDERANO L\'ITALIA UN PAESE CONDANNATO SOLTANTO AL DECLINO E AL FESTINO
Non è vero che tutti i giornalisti della stampa estera considerano l\'Italia un paese condannato soltanto al declino e al festino.

PaulPaul Betts

Tra loro ce ne è almeno uno, Paul Betts del \"Financial Times\", che dimostra di essere innamorato del Belpaese dove ha vissuto come corrispondente per alcuni anni da Milano. Il simpatico giornalista del primo quotidiano finanziario europeo ha fatto lunghe esperienze a Roma, New York, Milano e Parigi, e adesso saltella tra la City e i bistrots parigini scrivendo grandiosi monumenti su quelli che considera gli ultimi condottieri italiani dell\'economia e della finanza.

passerapassera

I suoi pezzi non sono semplici ritratti-interviste, ma capolavori degni di un Pinturicchio che con la penna ritaglia addosso a banchieri e industriali un\'infinità di elogi.

Così ha fatto nei confronti di Corradino Passera non più tardi di 15 giorni fa quando lo ha incontrato al Ritz di Parigi e gli ha chiesto se faceva parte del \"salotto buono\" della finanza. La risposta di Corradino entrerà nella galleria del giornalista-Pinturicchio perché con incredibile faccia tosta l\'amministratore di IntesaSanPaolo in quell\'occasione ha risposto: \"non conosco nemmeno l\'indirizzo di quel salotto\".

9op9op 09 matteo arpe

Paul Betts è abituato a questa ritrosia che ha già collaudato in memorabili ritratti e interviste con Matteuccio Arpe e con altri manager che hanno affidato la loro immagine per la stampa estera all\'agenzia di Londra \"Holloway & Associates\", una società che gestisce tra l\'altro i rapporti con i media di Alitalia e Piaggio. Ed ecco spuntare due giorni fa un bel ritrattone di Roberto Colaninno, l\'imprenditore mantovano che apre il suo cuore al giornalista inglese e racconta la storia delle sue follie.

ROBERTOROBERTO COLANINNO

Per Colaninno, che dichiara di detestare i fotografi, le feste, gli yacht e i lussi dell\'élite industriale, le follie coincidono con le avventure che hanno legato il suo nome alla scalata di Telecom del 1999 \"il più grande takeover ostile del mondo\". Un\'altra follia è stata quella vissuta con la cordata dei patrioti italiani preceduta dall\'impresa \"ancora più pazza\" di acquistare nel 2002 il controllo della Piaggio.

HansHans Magnus Henzenzberger

Paul Betts è colpito dall\'intraprendenza del mantovano che racconta di trascorrere il martedì e mercoledì a Pontedera, il giovedì a Roma per l\'Alitalia, il venerdì per gli ultimi appuntamenti, e il weekend a Mantova dove si diverte ad andare in bicicletta e a cucinare in casa. È bello sapere infine che Colaninno \"non lavora per i soldi, ma per mettersi alla prova\".

Nessuno fino a due giorni fa era al corrente di questo disinteresse, e c\'è voluto Pinturicchio-Betts per scoprire che esiste un\'Italia tanto generosa.


2 - PISANU È LA CARTA COPERTA DEL QUIRINALE. BERLUSCONI LO SA, MA FA FINTA DI NON SAPERLO
Se Gianni Letta trovasse ancora la forza di frenare con la sua cautela il suicidio di Berlusconi, dovrebbe far leggere al Cavaliere un libretto del 1989 dove lo scrittore tedesco Hans Magnus Henzenzberger elenca gli eroi delle ritirate politiche.

lapresselapresse mikail gorbaciov 01

Sono eroi moderni che rispetto al modello classico dei conquistatori e dei dittatori hanno saputo fare un passo indietro come è stato il caso di Gorbaciov, Jaruzelski e Adolfo Suarez, il politico spagnolo che smantellò il franchismo. Sarà un\'impresa difficile far leggere queste pagine a un uomo che considera la ritirata l\'anticamera di un\'apocalisse giudiziaria.

BEPPEBEPPE PISANU - copyright pizzi

A questo punto il Gentiluomo di Sua Santità non ha altra scelta che suggerirgli di ripensare alla storia della Democrazia Cristiana e ai suoi personaggi che, come ha dimostrato non più tardi di ieri sera Bruno Tabacci a \"Ballarò\", sono ritornati alla ribalta con un\'enfasi perfino esagerata. Dentro le pieghe della lunga stagione Dc il Cavaliere di Arcore potrebbe trovare anche l\'uomo in grado di garantirgli una ritirata dignitosa. È Beppe Pisanu, il 73enne politico di Sassari che ha attraversato da protagonista la Prima Repubblica, ed è l\'unico piatto digeribile per chi vuole un governo di transizione.

COSSIGACOSSIGA

L\'esperienza di Pisanu e la sua moderazione affondano le radici nell\'amicizia profonda con Francesco Cossiga che nel \'56 si impadronì della Dc sarda con i \"Giovani turchi\". Fra i due i rapporti sono sempre stati molto stretti e il nome del politico di Sassari è diventato importante quando per cinque anni ha gestito la segreteria di Benigno Zaccagnini. Era l\'epoca della cosiddetta \"banda dei quattro\", cioè degli uomini che come Pisanu, Bodrato, Salvi e Belci, costruirono intorno al debole Zaccagnini un\'autentica cintura di potere.

FlavioFlavio Carboni

Poi la strada è cambiata, Pisanu finisce nei governi guidati da Forlani e deve dimettersi da ministro per lo scandalo P2 e i suoi rapporti con Flavio Carboni e Roberto Calvi. Nonostante questi incidenti di percorso, il Beppe riaffiora nella politica attiva dentro Forza Italia e nel 2002 subentra a Sciaboletta Scajola al ministero dell\'Interno dove si ritaglia l\'immagine di \"duro\" per la sconfitta delle Nuove Brigate Rosse e l\'arresto di Bernardo Provenzano.

Sono queste le credenziali dell\'uomo che potrebbe garantire una ritirata dignitosa a Berlusconi. Dietro Pisanu c\'è un pezzo di storia repubblicana che non trova indifferenti personaggi incerti come Pierfurby Casini e i Popolari del Pd. In suo favore ci sono inoltre il feeling, per nulla trascurabile, con Carletto De Benedetti, e la stima che si è guadagnato Oltretevere.

RobertoRoberto Calvi

È inutile che la Lega tiri fuori dal cespuglio Giulietto Tremonti, ed è vana la candidatura di Mario Draghi, benedetta ancora ieri all\'università La Sapienza da Cesarone Geronzi durante la sua lectio magistralis nella quale il banchiere romano ha riabilitato Antonio Fazio grazie alla penna del suo ghostwriter Angelo De Mattia.

Il giovane turco di Sassari è la carta coperta del Quirinale. Berlusconi lo sa, ma fa finta di non saperlo.

DEBENEDETTIDEBENEDETTI


3 - MUSSARI HA CAPITO CHE I PROBLEMI DI MPS SI POSSONO RISOLVERE MEGLIO DEDICANDO PIÙ TEMPO NELLE STANZE DELL\'ABI DA DOVE SI INTERLOQUISCE CON LA BANCA D\'ITALIA
I contradaioli di Siena si chiedono se il boccoluto Giuseppe Mussari ce la farà.

mario-draghimario-draghi

Per loro che sono abituati a stremare i cavalli durante il Palio, il ritmo del presidente di MontePaschi ha qualcosa di incredibile. Da quando è stato eletto alla presidenza dell\'Abi, l\'Associazione dei banchieri italiani, l\'avvocato calabrese che dal 2006 guida la più antica banca italiana, si spacca le ossa tra Roma e Siena per dimostrare di essere all\'altezza dei due incarichi.

GIUSEPPEGIUSEPPE MUSSARI

Il suo impegno è davvero commovente, ma anche la moglie Luisa Stasi (imprenditrice di alberghi e agriturismo) è preoccupata per la fatica fisica e si chiede quali risultati questo impegno abbia portato nelle tasche del boccoluto marito. È vero che il \"Peppiniello\" di Catanzaro ha solo 50 anni, ma il tour de force al quale si sottopone sembra quello di chi vuole salvare il mondo da morte sicura.

EmmaEmma Marcegaglia

A suo onore va detto che da quando ha messo i piedi dentro Palazzo Altieri, l\'Abi ha riassunto un ruolo importante. Anche Gianfranco Fini nell\'orazione funebre di domenica scorsa ha rivolto parole di compiacimento per il \"tavolo\" che Mussari e la Marcegaglia sono riusciti a costruire insieme ai sindacati per rilanciare un nuovo patto sociale.

Ai piani alti della banca senese c\'è qualche preoccupazione e qualcuno comincia a chiedersi se questo attivismo può indebolire la struttura che ormai sembra pesare soprattutto sulle spalle del direttore generale Antonio Vigni.

SilvioSilvio Scaglia

In realtà Mussari ha capito che i problemi di Rocca Salimbeni si possono risolvere meglio dedicando più tempo nelle stanze di Palazzo Altieri da dove si interloquisce con la Banca d\'Italia. Tra Siena e Roma il boccoluto \"Peppiniello\" sta privilegiando la Capitale, e lunedì mattina alle 9,30 lo troveremo in Confindustria insieme alla Marcegaglia e a Stefania Prestigiacomo per un convegno dal titolo suggestivo \"Quinto elemento\".

È inevitabile ricordare che lo stesso titolo fu dato dal regista Luc Besson a un film di fantascienza del 1997 dove un tassista si trovava a salvare il mondo da morte sicura.

Esattamente lo stato d\'animo che sta vivendo il \"Peppiniello\" di Catanzaro.


4 - SILVIO SCAGLIA, GUIDO PUGLIESI, SONO TROPPE LE STORIE DI IMPRENDITORI CHE VENGONO SBATTUTI SUI GIORNALI PER UN PAIO DI GIORNI E POI FINISCONO NELL\'OBLIO
Sono troppe le storie di imprenditori che vengono sbattuti sui giornali per un paio di giorni e poi finiscono nell\'oblio.

GuidoGuido Pugliesi

Nessuno ad esempio riesce a capire se Silvio Scaglia, il manager di Fastweb sia ancora agli arresti domiciliari nella sua villa in Val d\'Aosta che guarda il Monte Bianco. Accanto alla macchina del fango c\'è una macchina della memoria che esplode e perde colpi in un arco di tempo brevissimo. Il risultato è che lo schizzo mediatico si appiccica addosso come una scarlattina morale difficile da cancellare.

Uno di questi casi ha toccato Guido Pugliesi, l\'amministratore delegato di Enav che a metà ottobre è stato oggetto di attenzioni giornalistiche. Per due giorni consecutivi il \"Messaggero\" di Roma lo ha sbattuto in prima pagina annunciando che il manager (amico di Pierfurby Casini) era stato iscritto nel registro degli indagati per l\'acquisizione nel 2006 di Vitrociset, l\'azienda venduta da nonna Edoarda Crociani.

MOKBELMOKBEL

Dopo quella sparata che arrivava a lambire le oscure vicende di Gennaro Mockbel e di altri personaggi interessati alla società Digint di Finmeccanica, è calata una cortina di silenzio. A rimettere un po\' a posto l\'immagine di Pugliesi, che ha attraversato le sue esperienze professionali senza aver mai avuto incidenti di percorso, ci ha pensato nel fine settimana scorso la \"Fondazione 8 ottobre 2001\" costituita dopo l\'incidente all\'aeroporto di Milano di Linate dove perirono decine di persone. Insieme al Centro Studi Demetra, la Fondazione ha voluto attestare l\'efficienza di Pugliesi che sta cercando ancora di capire per quale ragione il giornale romano del suocero di Casini gli abbia provocato la scarlattina.

MAURIZIOMAURIZIO LUPI


5 - MAURIZIO LUPI, È TERRIBILMENTE INCAZZATO. PER BERLUSCONI? NO. MA PER L\'ASSOLUTO DISINTERESSE DEI GIORNALI ITALIANI NEI CONFRONTI DELLA SUA PERFORMANCE ALLA MARATONA DI NEW YORK
Avviso ai naviganti: \"Si avvisano i signori naviganti che il vicepresidente della Camera Maurizio Lupi, è terribilmente incazzato.

A rendere inquieto questo politico 51enne che ha le idee piuttosto confuse sulla morale cattolica, è l\'assoluto disinteresse dei giornali italiani nei confronti della sua performance alla maratona di New York. Nella corsa che ha attraversato la Grande Mela, Lupi ha impiegato 3 ore e 45 precedendo di 5 minuti il parlamentare Sandro Gozi del Pd, un risultato che per il fumantino politico milanese è un segnale da non trascurare\".

 

 

Condividi questo articolo

ultimi Dagoreport

MADONNA? EVITA-LA! – QUELLA VOLTA CHE MADONNA VENNE A ROMA PER LA PRIMA DI “EVITA’’ E SI INCAZZÒ FACENDO ASPETTARE IL PUBBLICO PER UN’ORA E MEZZO - IL PATTO ERA CHE SUA FIGLIA, LOURDES, VENISSE BATTEZZATA NEGLI STESSI GIORNI DAL PAPA ALLA PRESENZA DEL PADRE, CHE SI CHIAMAVA JESUS - IL PRODUTTORE VITTORIO CECCHI GORI CONOSCEVA UN CARDINALE: “PRONTO, AVREI MADONNA, L’ATTRICE, CHE VORREBBE BATTEZZARE LA FIGLIA, LOURDES, COL PADRE, JESUS… E SE FOSSE DISPONIBILE IL PAPA…” – VIDEO

DAGOREPORT - CON AMADEUS, DISCOVERY RISCHIA: NON È UN PERSONAGGIO-FORMAT ALLA STREGUA DI CROZZA E FAZIO. È SOLO UN BRAVISSIMO CONDUTTORE MA SENZA UN FORMAT FORTE CHE L’ACCOMPAGNI, SARÀ DURISSIMA FAR DIGITARE IL TASTO 9. NELLA TV DI OGGI I PRODUTTORI DI CONTENUTI VENDONO CHIAVI IN MANO IL PACCHETTO FORMAT+CONDUTTORE ALLE EMITTENTI - ALLA CRESCITA DI DISCOVERY ITALIA, NEL 2025 SEGUIRA' ''MAX'', LA PIATTAFORMA STREAMING DI WARNER BROS-HBO CHE PORTERÀ A UNA RIVOLUZIONE DEL MERCATO, A PARTIRE DALLA TORTA PUBBLICITARIA. E LE RIPERCUSSIONI RIMBALZERANNO SUI DIVIDENDI DI MEDIASET E LA7 - A DIFFERENZA DI RAI E IN PARTE DI MEDIASET, DISCOVERY HA UNA STRUTTURA SNELLA, SENZA STUDI DI REGISTRAZIONE, SENZA OBBLIGHI DI ASSUNZIONI CLIENTELARI NÉ DI FAR TALK POLITICI - LIBERI DI FARE UN CANALE5 PIÙ GIOVANE E UN’ITALIA1 PIÙ MODERNA, IL PROSSIMO 9 GIUGNO DOVRANNO DECIDERE SE FARE O MENO UNO SPAZIO INFORMATIVO. NEL CASO IN CUI PREVARRA' IL SÌ, SARÀ UN TG MOLTO LEGGERO, UNA SORTA DI ANSA ILLUSTRATA (E QUI RICICCIA L'OPZIONE ENRICO MENTANA)    

DAGOREPORT L’INTELLIGENCE DI USA E IRAN HANNO UN PROBLEMA: NETANYAHU - L'OPERAZIONE “TERRORISTICA” CON CUI IL MOSSAD HA ELIMINATO IL GENERALE DELLE GUARDIE RIVOLUZIONARIE IRANIANE NELL'AMBASCIATA IRANIANA A DAMASCO E LA SUCCESSIVA TENSIONE CON TEHERAN NON È SPUNTATA PER CASO: È SERVITA AL PREMIER ISRAELIANO A "OSCURARE" TEMPORANEAMENTE LA MATTANZA NELLA STRISCIA DI GAZA, CHE TANTO HA DANNEGGIATO L'IMMAGINE DI ISRAELE IN MEZZO MONDO - NETANYAHU HA UN FUTURO POLITICO (ED EVITA LA GALERA) SOLO FINCHÉ LA GUERRA E LO STATO D'ALLARME PROSEGUONO...

DAGOREPORT – BIDEN HA DATO ORDINE ALL'INTELLIGENCE DELLA CIA CHE LA GUERRA IN UCRAINA DEVE FINIRE ENTRO AGOSTO, DI SICURO PRIMA DEL 5 NOVEMBRE, DATA DEL VOTO PRESIDENZIALE AMERICANO - LO SCENARIO E' QUESTO: L’ARMATA RUSSA AVANZERÀ ULTERIORMENTE IN TERRITORIO UCRAINO, IL CONGRESSO USA APPROVERÀ GLI AIUTI MILITARI A KIEV, QUINDI PUTIN IMPORRÀ DI FARE UN PASSO INDIETRO. APPARECCHIATA LA TREGUA, FUORI ZELENSKY CON NUOVE ELEZIONI (PUTIN NON LO VUOLE AL TAVOLO DELLA PACE), RESTERA' DA SCIOGLIERE IL NODO DELL'UCRAINA NELLA NATO, INACCETTABILE PER MOSCA – NON SOLO 55 MILA MORTI E CRISI ECONOMICA: PUTIN VUOLE CHIUDERE PRESTO IL CONFLITTO, PER NON DIVENTARE UN VASSALLO DI XI JINPING...