AUTOSTRADE FATTE IN CASA - TOTO SI COMPRA DAI BENETTON, A UN PREZZO STRACCIATO, LE QUOTE CHE GLI MANCAVANO DELLE ARTERIE DI LAZIO E ABRUZZO (A24 E A25), COSì IL COSTRUTTORE POTRà INCASSARE PEDAGGI E OCCUPARSI DELLA MANUTENZIONE, GUADAGNANDO DUE VOLTE - NEL 2010, AUMENTI DEL 5%, NEL 2011, DELL’8%, E SARà COSì OGNI ANNO. PERCHé IL GOVERNO PERMETTE SIMILI AUMENTI? FORSE PERCHé I MAGGIORI CONCESSIONARI SONO I “CORAGGIOSI” CHE HANNO “SALVATO” (QUADRUPLE VIRGOLETTE) ALITALIA?...

Condividi questo articolo


Giorgio Meletti per \"il Fatto Quotidiano\"

I\"coraggiosi\" sistemano i loro affari. Il gruppo Atlantia, azionista di rilievo della nuova Alitalia, ha annunciato ieri la cessione al gruppo Toto, azionista di rilievo della nuova Alitalia, del 60 per cento dell\'Autostrada dei Parchi, più nota come Roma-Pescara e Roma-L\'Aquila-Teramo (A24 e A25).

carlocarlo toto03 lap BenettonBenetton

I due gruppi, che avevano rilevato insieme, nel 2003, la concessione delle autostrade abruzzesi dall\'Anas, ottimizzano così le rispettive possibilità di business in un mercato, quello delle autostrade, dove per fare veramente i soldi conviene avere una solida società di costruzioni alle spalle. I Benetton, che controllano Atlantia (oltre tremila chilometri di rete, a partire dall\'Autostrada del Sole) partecipano al controllo di Impregilo, il maggior costruttore italiano. Carlo Toto è originariamente un costruttore, e si era diversificato dal mattone quindici anni fa per costituire la compagnia aerea Air One.

Quando è nata la nuova Alitalia, Toto le ha lucrosamente venduto Air One, e ha deciso di tornare all\'antico, dedicandosi nuovamente a tempo pieno alla sua Toto Costruzioni. E per dare lustro all\'antica creatura, che cosa c\'è di meglio che una bella concessionaria autostradale con la quale concedersi l\'auto-appalto? Il meccanismo è quello cosiddetto dei lavori in house. Il lavoro di una concessionaria autostradale è duplice.

Con una mano si incassano pedaggi sempre più lucrosi, e pesanti per i viaggiatori; con l\'altra si fanno i lavori di manutenzione. Se i lavori di manutenzione uno li affida alle proprie aziende guadagna due volte. Una volta era una pratica vietata, e venivano imposti gli appalti con gara europea. Poi le maglie della legge si sono allargate, e quello dei lavori in house (fatti in casa, in italiano) è diventato un sistema molto praticato.

autostradeautostradeBENETTONBENETTON AL COMPLETO

Basti guardare l\'ultimo bilancio pubblicato da Atlantia per capire quanto sia interessante il business. Nel 2009 la rete autostradale della società controllata dalla famiglia Benetton (ex Società Autostrade, privatizzata nel 1997) ha generato ricavi per 3 miliardi di euro, e un utile netto di 682 milioni.

È evidente che una società a così alta redditività (peraltro obbligata, con i pedaggi che aumentano regolarmente tutti gli anni), può permettersi di pagare senza patemi i lavori di manutenzione o i nuovi investimenti alle società collegate: anche se il costo degli interventi di rivelasse un po\' altino, il risultato sarebbe di ridurre l\'utile, e quindi le tasse da pagare, nella concessionaria autostradale, arricchendo invece la società di costruzioni della casa.

ANASANAS

Interessante notare che il sistema viene lubrificato da un regolare, inesorabile aumento delle tariffe autostradali. Va sottolineato anche che i maggiori concessionari autostradali (Benetton, gruppo Gavio, Toto) sono stati tutti convinti dal governo Berlusconi a diventare \"coraggiosamente\" azionisti della nuova Alitalia.

Appare conforme a questa filosofia l\'affare annunciato ieri. Toto, che già aveva il 40 per cento dell\'Autostrada dei Parchi, rileva il 60 per cento da Atlantia e sale al 100 per cento. In questo modo consegue un controllo totale e assoluto sull\'assegnazione dei lavori di costruzione e manutenzione, che in buona parte possono andare alla Toto Costruzioni.

Carlo Toto paga 89 milioni il 60 per cento delle autostrade abruzzesi, che nel 2010 hanno incassato 156 milioni. Calcolatrice alla mano, la società è valutata quanto i suoi ricavi di un anno, mentre Atlantia vale in Borsa circa il doppio del fatturato. Mentre il gigante Atlantia porta a casa i profitti giganteschi di cui sopra, l\'Autostrada dei Parchi è una concessionaria giovane e ancora in perdita, a causa dei costi di avvio. E prevede i primi guadagni nel 2012.

alitaliaalitalia md11

Le prospettive sono però assolutamente rosee. Anche se il traffico delle arterie abruzzesi non è paragonabile a quello dell\'Autosole, Toto può far conto su un costante aumento dei pedaggi, che gli automobilisti della zona possono solo pagare, sia pure mugugnando. Dal 1° gennaio 2010 l\'aumento tariffario per i 281 chilometri gestiti dalla società è stato del 4,78 per cento. Dal 1° gennaio 2011 dell\'8,14 per cento. In pratica, un pedaggio di 10 euro del dicembre 2009 è diventato oggi di 13,3 euro. E il contratto di concessione con l\'Anas, che scade nel 2030, prevede un adeguamento della tariffa ogni anno.

 

 

Condividi questo articolo

ultimi Dagoreport

DAGOREPORT L’INTELLIGENCE DI USA E IRAN HANNO UN PROBLEMA: NETANYAHU - L'OPERAZIONE “TERRORISTICA” CON CUI IL MOSSAD HA ELIMINATO IL GENERALE DELLE GUARDIE RIVOLUZIONARIE IRANIANE NELL'AMBASCIATA IRANIANA A DAMASCO E LA SUCCESSIVA TENSIONE CON TEHERAN NON È SPUNTATA PER CASO: È SERVITA AL PREMIER ISRAELIANO A "OSCURARE" TEMPORANEAMENTE LA MATTANZA NELLA STRISCIA DI GAZA, CHE TANTO HA DANNEGGIATO L'IMMAGINE DI ISRAELE IN MEZZO MONDO - NETANYAHU HA UN FUTURO POLITICO (ED EVITA LA GALERA) SOLO FINCHÉ LA GUERRA E LO STATO D'ALLARME PROSEGUONO...

DAGOREPORT – BIDEN HA DATO ORDINE ALL'INTELLIGENCE DELLA CIA CHE LA GUERRA IN UCRAINA DEVE FINIRE ENTRO AGOSTO, DI SICURO PRIMA DEL 5 NOVEMBRE, DATA DEL VOTO PRESIDENZIALE AMERICANO - LO SCENARIO E' QUESTO: L’ARMATA RUSSA AVANZERÀ ULTERIORMENTE IN TERRITORIO UCRAINO, IL CONGRESSO USA APPROVERÀ GLI AIUTI MILITARI A KIEV, QUINDI PUTIN IMPORRÀ DI FARE UN PASSO INDIETRO. APPARECCHIATA LA TREGUA, FUORI ZELENSKY CON NUOVE ELEZIONI (PUTIN NON LO VUOLE AL TAVOLO DELLA PACE), RESTERA' DA SCIOGLIERE IL NODO DELL'UCRAINA NELLA NATO, INACCETTABILE PER MOSCA – NON SOLO 55 MILA MORTI E CRISI ECONOMICA: PUTIN VUOLE CHIUDERE PRESTO IL CONFLITTO, PER NON DIVENTARE UN VASSALLO DI XI JINPING... 

FLASH! - FACILE FARE I PATRIOTI CON LE CHIAPPE ALTRUI – INDOVINATE CHE AUTO GUIDA ADOLFO URSO, IL MINISTRO CHE PER DIFENDERE L'ITALIANITÀ HA “COSTRETTO” ALFA ROMEO A CAMBIARE NOME DA “MILANO” A “JUNIOR”? UN PRODOTTO DELL’INDUSTRIA MADE IN ITALY? MACCHÉ: NELLA SUA DICHIARAZIONE PATRIMONIALE, SPUNTANO UNA VOLKSWAGEN T-CROSS E UNA MENO RECENTE (MA SOSTENIBILE) TOYOTA DI INIZIO MILLENNIO. VEDIAMO IL LATO POSITIVO: ALMENO NON SONO DEL MARCHIO CINESE DONFGENG, A CUI VUOLE SPALANCARE LE PORTE...

DAGOREPORT – ANCHE I DRAGHI, OGNI TANTO, COMMETTONO UN ERRORE. SBAGLIÒ NEL 2022 CON LA CIECA CORSA AL COLLE, E SBAGLIA OGGI A DARE FIN TROPPO ADITO, CON LE USCITE PUBBLICHE, ALLE CONTINUE VOCI CHE LO DANNO IN CORSA PER LA PRESIDENZA DELLA COMMISSIONE EUROPEA - CHIAMATO DA URSULA PER REALIZZARE UN DOSSIER SULLA COMPETITIVITÀ DELL’UNIONE EUROPEA, IL COMPITO DI ILLUSTRARLO TOCCAVA A LEI. “MARIOPIO” INVECE NON HA RESISTITO ALLE SIRENE DEI MEDIA, CHE TANTO LO INCENSANO, ED È SALITO IN CATTEDRA SQUADERNANDO I DIFETTI DELL’UNIONE E LE NECESSARIE RIFORME, OFFRENDOSI COME L'UOMO SALVA-EUROPA - UN GRAVE ERRORE DI OPPORTUNITÀ POLITICA (LO STESSO MACRON NON L’HA PRESA BENE) - IL DESTINO DI DRAGHI È NELLE MANI DI MACRON, SCHOLZ E TUSK. SE DOPO IL 9 GIUGNO...