1- IL BYE-BYE DI UN RAFFREDDATISSIMO DRAGHI SENZA I LATITANTI SILVIO & GIULIETTO - 2- TORTELLINI IN BRODO PER ROMANO PRODI: LA NOMINA DI TONONI ALLA PRESIDENZA DI BORSA ITALIANA INSIEME ALLA PROBABILE NOMINA DELL’ULIVISTA PATRIZIA TOIA A VICESINDACO DI MILANO, CONFERMA LA SUA LENTA MARCIA DI AVVICINAMENTO AL COLLE - 3- NELLA BATTAGLIA DI MILANO E DI NAPOLI LA PALMA D’ORO DELLE BRUTTE FIGURE DEVE ESSERE ASSEGNATA SENZA ALCUN DUBBIO A GABRIELE ALBERTINI E A CLAUDIO VELARDI - 4- SOLTANTO NELLA GIORNATA DI IERI I 71 MILA DIPENDENTI DI INTESASANPAOLO HANNO RICEVUTO LA PARTECIPAZIONE DI NOZZE DI CORRADINO PASSERA E GIOVANNA SALZA: UN BEL PIANO DI ESUBERI CON UN’ECCEDENZA DI PERSONALE DI OLTRE 10MILA UNITÀ - 5- DOPO LE CHIAPPE DI BELEN E IL GNÈ-GNÈ DI MARCORÈ, NUOVI SPOT PER TIM BERNABÈ

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MarioMario Draghi

1- L\'ADDIO DI UN RAFFREDDATISSIMO DRAGHI SENZA I LATITANTI SILVIO E GIULIETTO
Alle 11,30 in punto Mario Draghi e\' riuscito a tirare un sospiro di sollievo. Per il nono Governatore quella di oggi e\' stata la Relazione di gran lunga piu\' faticosa e non solo per lo sforzo di chiudere in bellezza i cinque anni a via Nazionale, ma sopratutto per un raffreddore evidente che lo ha portato a pause inattese con le mano sinistra che andava al naso per evitare il moccolo.

Se ne sono accorti tutti nella sala della Banca d\'Italia dove in prima fila mancavano Berlusconi e Tremonti (quest\'ultimo assente giustificato per impegni improvvisi) e se n\'e\' accorto perfino Yaki Elkann seduto un paio di file dietro accanto ai vari Galateri, Bazoli, Rampl, e a quel Geronzi che ancora rimpiange di aver improvvisato il mestiere di assicuratore. Al centro della prima fila era seduto come un padre della Patria, Carlo Azeglio Ciampi, l\'uomo al quale Draghi deve piu\' che ad altri, e che lui stesso ha accompagnato all\'uscita tra gli applausi.

BERLUSCONIBERLUSCONI TREMONTI

Applausi forti e caldi anche per Draghi che si e\' congedato con un intervento molto articolato sull\'Italia che ristagna e l\'Italia che non cresce: \"quale Paese lasceremo ai nostri figli?\" ha esclamato tirando su di naso per la ventesima volta, e ancora: \"perche\' la politica non fa propria la priorita\' della crescita?\".

Belle domande piombate su una sala dove poi e\' calata una frase inequivoca: \"Cio\' che puo\' unire e\' piu\' forte di cio\' che puo\' dividere!\". L\'allusione politica era chiarissima e tutti, non solo Beppe Pisanu e il querulo Maurizio Lupi, hanno capito a chi erano destinate queste parole.

yy can36 carlo azeglio ciampi

Seduti ai lati del Governatore, i due candidati alla successione di Draghi (Saccomanni e Grilli) non hanno battuto ciglio.

2- VITAMINE PER PRODI: LA NOMINA DI TONONI ALLA PRESIDENZA DI BORSA ITALIANA INSIEME ALLA PROBABILE NOMINA DELL\'ULIVISTA PATRIZIA TOIA A VICESINDACO DI MILANO, CONFERMA LA LENTA MARCIA DI AVVICINAMENTO AL COLLE
Solo uno sprovveduto può pensare che Romano Prodi abbia deciso ieri sera di salire all\'improvviso sul palco insieme all\'amico Bersani per festeggiare il successo elettorale.

FABRIZIOFABRIZIO SACCOMANNI

Il Professore di Scandiano non fa nulla per caso; forse l\'unica distrazione è davanti allo specchio quando al mattino si allaccia la cravatta in maniera lasca e trasandata, per il resto ogni gesto è calcolato con precisione scientifica. E ieri sera nella piazza del Pantheon romano dove il segretario del PD ha messo da parte la sua tristezza fino al punto di imitare Crozza, Prodi ha abbracciato l\'amico emiliano schernendosi sulle domande di un suo ritorno in campo.

VITTORIOVITTORIO GRILLI

La stessa cosa aveva già fatto venti giorni fa sul palco di Bologna e queste apparizioni fugaci ma significative servono a ricordare al popolo dell\'Ulivo che non ha alcuna voglia di entrare nel cimitero della politica.

Ci sono però altri due motivi per cui l\'ex-presidente, due volte sconfitto dal Cavaliere frantumato a Milano, spiegano il godimento del Tortello più famoso d\'Italia. Il primo è di natura personale perché proprio ieri Prodi ha festeggiato il 42° anniversario di matrimonio con la moglie Flavia che nella sua vita domestica e politica ha contato almeno quanto il padre spirituale Dossetti e quello economico, Beniamino Andreatta.

bersanibersani prodi

La seconda ragione di godimento è la notizia che una sua creatura, Massimo Tononi, sta per diventare presidente di Borsa Italiana, la società che gestisce Piazza Affari e che nel giugno 2007 è stata acquisita dalla Borsa di Londra. Di questo trentino 47enne e bocconiano, che molti ricordano per la sua supponenza, si erano perse le tracce dopo la caduta del secondo governo Prodi dove era sottosegretario all\'Economia.

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La carriera di Tononi è iniziata nell\'ufficio londinese di Goldman Sachs dove il Professore, che era di casa nella merchant bank più famosa del mondo, lo ha pescato nel \'93 portandoselo all\'Iri come assistente. Fu un\'esperienza breve perché un anno dopo il manager tornò in Goldman Sachs diventando partner managing director, ma a distanza di due anni fu ripescato ancora una volta da Prodi che se lo portò al Governo.

MASSIMOMASSIMO TONONI

A Trento ricordano che il Tononi finanziò con 100mila euro la seconda campagna elettorale del Professore e fanno una certa fatica a ricostruire tutti i passaggi dentro Goldman Sachs dove il giovinotto ambizioso è ritornato quando Prodi fu licenziato da Bertinotti. Solo nel 2010 ha smesso di considerare la banca d\'affari come un hotel dalle porte girevoli e nel maggio dell\'anno scorso è entrato nel board di Mittel e in quello della London Stock Exchange.

Come spiega il giornalista Rosario Dimito sul \"Messaggero\", venerdì scorso il Tononi è stato designato alla presidenza di Borsa Italiana al posto di Angelo Tantazzi, un altro bolognese allevato nel pollaio prodiano di Prometeia e dell\'Università di Bologna.

AlbertiniAlbertini in mutande per Valentino

Per il Professore la nomina di Tononi che sarà ufficializzata il 28 giugno segna la fine del galleggiamento nelle stanze più remote del potere ed è uno dei tanti tasselli che insieme alla probabile nomina dell\'ulivista Patrizia Toia a vicesindaco di Milano, conferma la lenta marcia di avvicinamento al Colle.

CLAUDIOCLAUDIO VELARDI


3- IN MUTANDE GABRIELE ALBERTINI E CLAUDIO VELARDI.

Nella battaglia di Milano e di Napoli la palma d\'oro delle brutte figure deve essere assegnata senza alcun dubbio a Gabriele Albertini e a Claudio Velardi.

Con le sue piroette negli ultimi 15 giorni accanto a Letizia Moratti di Rivombrosa, l\'ex-sindaco di Milano che dal \'97 al 2006 ha guidato quella che l\'ingenuo Umberto Veronesi definisce oggi su \"Repubblica\" \"la capitale etica del Paese\", si è convertito tardivamente alla causa di donna Letizia con una figura barbina.

NicolaNicola cosentino

Nei salotti della borghesia ambrosiana che per certi versi ricordano quelli di Capalbio e dei Parioli, si chiedono ironicamente quale sia stato il prezzo della sua conversione, e molti indicano nella presidenza dell\'utility A2A piuttosto che in un ruolo protagonista nell\'Expo le poltrone promesse dalla Moratti all\'ex-imprenditore dell\'alluminio.

passerapassera e salza nozze

Il risultato finale è che Gabriele Albertini è rimasto in mutande come già era avvenuto nel giugno del \'98 quando con molto humor sfilò sulla passerella della moda indossando un costume di Valentino. In quell\'occasione fu applaudito da Mara Venier, Maurizio Romiti e da molti esponenti di quella borghesia milanese che adesso cerca di appollaiarsi sulle spalle di Pisapia.

FRANCOFRANCO BERNABE

In mutande è rimasto anche Claudio Velardi, il napoletano classe 1954 che dopo aver fatto piroette formidabili accanto a D\'Alema e a Bassolino, l\'anno scorso è stato il consulente strategico e lo spin doctor della presidente con il volto da massaia, Renata Polverini. La settimana scorsa questo ex-dirigente del Partito Comunista che ha fondato la società di lobbying \"Reti\" insieme a un altro funzionario del partito Massimo Micucci, è stato licenziato su due piedi da Gianni Lettieri e oggi sul \"Corriere della Sera\" si vanta di aver capito in anticipo le ragioni che hanno portato allo sfracello l\'imprenditore campano.

L\'accusa di Velardi è di aver poggiato le speranze su Nicola Cosentino e di non aver sentito il polso della società civile. Anche a Napoli - secondo Velardi - la borghesia avrebbe giocato un ruolo perverso perché \"poco affidabile\".


4- SOLTANTO NELLA GIORNATA DI IERI I 71MILA DIPENDENTI DI INTESASANPAOLO HANNO RICEVUTO LA PARTECIPAZIONE DI NOZZE DI CORRADINO PASSERA: UN PIANO DI ESUBERI CON UN\'ECCEDENZA DI PERSONALE DI OLTRE 10MILA UNITÀ

Soltanto nella giornata di ieri i 71mila dipendenti di IntesaSanPaolo hanno ricevuto la partecipazione di nozze di Corradino Passera e Giovanna Salza.

BernabBernab e marco patuano

Il ritardo è dispiaciuto moltissimo al personale della banca che con 1.700 sportelli e 8,3 milioni di clienti è il primo istituto italiano; se l\'avessero saputo prima avrebbero potuto fare una grandiosa colletta per colmare i buchi lasciati nella lista di nozze da quei tirchioni come Luchino di Montezemolo e Dieguito Della Valle che, preoccupati soprattutto dei loro interessi, si sono presentati al matrimonio sul lago di Como a mani vuote.

L\'invito ai dipendenti di Intesa non è arrivato su carta pregiata e non è nemmeno curato nella grafica, ma ha le caratteristiche di una email dove Corradino con la discrezione che è mancata nella grossolana cerimonia, annuncia un piano di esuberi con un\'eccedenza di personale di oltre 10mila unità.

BELENBELEN RODRIGUEZ

C\'è molta delicatezza dentro la missiva perché il taglio che dovrebbe portare a 300 milioni di risparmi sarà sviluppato tra quest\'anno e il 2013 con 3mila unità fuori dai piedi e almeno 5mila da riconvertire attraverso un processo di riqualificazione produttiva. La notizia è rimbalzata anche ai circa 30mila dipendenti che lavorano all\'estero che stanno pensando di anticipare la scure di Corradino con una colletta destinata a meravigliare i coniugi Passera.


5- DOPO IL CULO DI BELEN E IL GNè GNè DI MARCORè, NUOVE STRADE PER TIM

Avviso ai naviganti: \"Si avvisano i signori naviganti che Franchino Bernabè e Marco Patuano stanno cercando nuove strade per rilanciare la pubblicità di Tim.

Dopo il licenziamento della bella Belen che con le sue forme mandava nel pallone le famiglie, non sembra che l\'attuale campagna pubblicitaria di Neri Marcorè nei panni di Leonardo stia raccogliendo entusiasmo. A questo punto i vertici di Tim hanno deciso di sviluppare una strategia di advertising sul territorio e - come spiega il \"Corriere delle Comunicazioni\" - i volti dei testimonial saranno pescati in 15 città italiane.

 

 

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