ALI-COMPRATI E ALI-CORNUTI: “MERCì SILVIO” - LA TESTATA DI ZIDANE A MATERAZZI N°2 - BERNABé IN GRAN SEGRETO VOLA A TRIPOLI CON TARAK?- BERETTA BOCCIATO DA COLA - Entrecanales non ha alcuna fretta di vendere a Enel la sua partecipazione -

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1 - ALITALIA, COMPRATI E CORNUTI - PARIGI SFOTTE: \"MERCì SILVIO\" - COME LA TESTATA DI ZIDANE A MATERAZZI: UN ORGASMO IN THE SKY
Per i francesi l\'ingresso di AirFrance in Alitalia equivale alla testata di Zidane a Materazzi nei Mondiali 2006.
Anche se non lo dicono apertamente, la soddisfazione di aver portato a casa per un pugno di euro il quarto mercato dei passeggeri europei, è un successo da scrivere nei manuali di management. Sotto l\'Arco di Trionfo c\'è da ieri la statua di Jean-Cyril Spinetta, il 66enne parigino che chiude la sua carriera mettendo in un cul de sac la squadra dei patrioti azzurri, pronti a offrire tra 4 anni (se non prima) il petto dell\'italianità in cambio delle loro azioni.

Il capo di AirFrance è un uomo di mondo che oltre ad aver appreso all\'ENA francese le regole dell\'economia, conosce quello che Pascal definiva \"l\'esprit de finesse\", e di fronte ai giornalisti italiani ieri ha tessuto l\'elogio del Mazzarino di Palazzo Chigi, Gianni Letta, di cui ha ammirato il tratto gentile e l\'impegno a trovare una soluzione.

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Anche la stampa francese batte le mani per il matrimonio tra le due compagnie e lo fa con una certa ironia. Spicca fra tutti il quotidiano economico-finanziario \"Les Echos\" che titola: \"Mercì Silvio\", dove il \"grazie\" è rivolto ai pochi milioni spesi per l\'operazione. \"Non male - scrive \"Les Echos\" - per un\'operazione il cui prezzo resta ragionevole. Ci si può persino chiedere se Silvio Berlusconi non ha reso un servizio a AirFrance-Klm nell\'aprile 2008, quando ha fatto fallire il progetto di acquisto di Alitalia per 1,5 miliardi di euro in nome dell\'italianità\".

Comprati e cornuti. Così si possono leggere in controluce le parole del giornale parigino, mentre \"le Figaro\" ha avuto il pudore di sparare in prima pagina: \"AirFrance domina sui cieli europei\".

Se a Parigi ridono a Roma continua la guerriglia provinciale tra Fiumicino, Malpensa e Linate. Nel tripudio di dichiarazioni dei politici (tra cui spiccano in prima fila Letizia Moratti di Rivombrosa e il verginale Formigoni) fa molto rumore il tono dimesso del Tg1 di Gianni Riotta.

Ieri sera ad esempio il primo telegiornale italiano ha dedicato un servizio sbrigativo e superficiale a cura di Francesco Di Mario in cui spiccava la felicità dei passeggeri della nuova Alitalia. Alcuni degli intervistati si sono spinti a dire che hanno trovato a bordo degli aerei semivuoti \"le hostess più gentili del solito\".
Per Riotta e i suoi giornalisti la sorte dei 9.000 licenziati e cassintegrati della vecchia Alitalia è una pratica da archiviare. Così vuole Palazzo Chigi.
 
2 - BERETTA BOCCIATO DA COLANINNO & SABELLI
Nessuno dei patrioti di Cai  rilascia dichiarazioni sulla nuova Alitalia, nemmeno Carlo Toto che è  sicuramente il più avvantaggiato dalla furbesca operazione concepita dalla  mente fertile di Corradino Passera, il banchiere sempre più innamorato di  AirOne.

BerettaBeretta Polito Bertinotti

Sembra quasi che tra i 25 azionisti sia corsa la parola d\'ordine di tacere e di soffocare la soddisfazione per essere saliti a bordo dell\'aereo di Colaninno e Sabelli. Quest\'ultimo invece vuol far capire all\'universo mondo che è il nuovo capo azienda e lo ha dimostrato nella conferenza stampa dell\'altro ieri quando ha rovesciato sulla testa dei giornalisti tonnellate di cultura e di esperienza manageriale.

Ieri sui computer dei 9.000 dipendenti sopravvissuti è arrivata una lunga email nella quale Sabelli abbandona il lessico inglese (presente con sole sei parole: management, marketing, core business, leadership, partnership, brand) e ripercorre le ragioni del Piano Industriale.

Come sempre succede nei proclami iniziali di chi arriva al vertice di una società, il calvo Sabelli invoca le competenze e l\'esperienza dei piloti, la professionalità degli assistenti di volo e dei tecnici e la forza di un brand \"quasi indistruttibile\". Poi la butta sul personale perché ci tiene a far capire che al di là del Colaninno mantovano e degli altri azionisti, sarà lui l\'uomo al quale bisognerà rispondere.

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\"Mi guideranno i valori professionali ed etici che ho consolidato nelle mie esperienze di lavoro - scrive Sabelli con il cuore in mano - che appartengono da sempre alle mie regole e al mio stile manageriale...dobbiamo non deludere gli azionisti (Sabelli allude ai 25 patrioti e non ai 200mila azionisti fottuti della vecchia Alitalia!)...soddisfare i clienti perché tutti voi dovete avere l\'orgoglio di essere stati scelti per dare vita ad un\'azienda nuova\".
L\'epistola elettronica di Sabelli si conclude con un appello al senso di appartenenza e alla voglia di riscatto. E per finire in bellezza chiede di indirizzare al suo indirizzo email (r.sabelli@alitalia.it) qualsiasi suggerimento o riflessione.

C\'è da giurare che a partire da oggi il pc dell\'Ad andrà in bomba, ma per rispondere alle migliaia di email biliose e complimentose, provvederà il suo assistente Giuseppe Sammartino, l\'uomo ex-Tim che in questa fase cura la Segreteria e le Relazioni Esterne di Alitalia. Al suo posto avrebbe dovuto arrivare Maurizio Beretta, il parroco di campagna ex-Confindustria che secondo notizie inconfutabili di Dagospia, ha tentato di prendere al volo l\'aereo in partenza. L\'opposizione netta di Colaninno e Sabelli lo ha dirottato su un biplano molto più modesto.
 
3 - Entrecanales non ha più alcuna fretta di vendere a Enel la sua partecipazione
Fulvio Conti, il 62enne capo di Enel dalla voce baritonale, ha molta fretta.
Il manager romano che dal 1999 ha fatto una carriera strepitosa in azienda non perde occasione per far capire al ministro Scajola (quello dell\'Aeroporto di Alberga) che è pronto a realizzare i programmi del governo per le nuove centrali nucleari. E a questo proposito ha già messo all\'opera uno staff di tecnici per verificare lo stato di salute in cui si trovano le vecchie centrali dismesse da quando i governi del passato abbandonarono l\'atomo.

JoseJose Manuel Entrecanales presidente Acciona

La premura di Conti si esprime anche sul fronte internazionale e in particolare in Spagna dove vorrebbe chiudere al più presto la partita con Acciona, il partner spagnolo di Enel in Endesa, che sta traccheggiando nella vendita del suo 25%. A Madrid i giochi sono in mano a Josè Manuel Entrecanales, il 46enne capo di Acciona che oltre ad un palco riservato allo stadio Bernabeu, dispone di una grande fortuna.

Questo Entrecanales è un furbetto che gode della protezione di Zapatero, ma strizza l\'occhio al Partito Popolare distribuendo cariche e poltrone nella sua società.
Fino a pochi mesi fa sembrava che navigasse in un mare di guai e ha dovuto ristrutturare i 9 miliardi di debiti del suo gruppo con le banche spagnole dopo lo scoppio della bolla immobiliare e la crisi dei mutui.

FulvioFulvio Conti

La novità è che Endesa ha recuperato in Borsa e che i prossimi dividendi previsti allo stacco delle cedole dei titoli Endesa gli permetteranno di sostenere tranquillamente il peso di tutti gli interessi del suo monte debiti. Così ora l\'intraprendente Entrecanales non ha più alcuna fretta di vendere a Enel la sua partecipazione, mentre Conti e l\'Enel vorrebbero avere al più presto il controllo totale della società, prima del marzo 2010, la scadenza prevista negli accordi sottoscritti quando Enel fece il blitz madrileno.

Conti ha già pronti gli 11 miliardi di euro necessari per liquidare lo spagnolo che gioca a golf e si dedica alla moglie Maria Carrion e ai 4 figli. La provvista di Enel è garantita da un consorzio bancario guidato da Mediobanca che comprende quattro istituti esteri (Santander, Bbva, Royal Bank of Scotland, Natixis) e quattro banche italiane. Comunque non avverrà nulla di avventato perché come ha scritto ieri il \"Financial Times\" \"Conti è troppo realista per accettare l\'uscita del socio Acciona da Endesa se non risultasse conveniente\".
 
4 - BERNABé IN GRAN SEGRETO VOLA A TRIPOLI CON TARAK
Per Bebè Bernabè il 2009 inizia peggio di com\'era finito il 2008 : botte da tutte le parti e azionisti furibondi, con i Benetton in testa, colpevoli di averlo sponsorizzato. Ma non stanno più a guardare neppure Mediobanca e Banca
Intesa molto irritate per il nuovo ruolo affidato al \"canaro\" Gianni Stella che dovrà occuparsi delle dismissioni in Argentina, Germania , Cuba e sovraintendere anche il Brasile.

TarakTarak Ben Ammar

Con questo incarico viene infatti depotenzializzato e messo in un angolo il direttore finanziario Marco Patuano voluto in quel posto proprio dalle banche che avevano bocciato la prima scelta di Bernabè che era per il suo amichetto di sempre, Gianni Stella appunto.

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Il fronte estero di Bebè è sempre caldissimo: schiaffi in Argentina dove l\'Antitrust locale gli ha chiuso le porte in faccia, e sacchi di sabbia pronti anche a Tripoli dove Bebè dovrebbe arrivare, in gran segreto, il 20 accompagnato da Tarak Ben Ammar. Ma i libici non si dimenticano che solo pochi mesi fa Bebè voleva vendere loro le Telecom ad 1,70 dicendo che era l\'affare della vita....
 
5 - TOTTI GALAXY
Avviso ai tifosi della Roma: \"Si  avvisano i signori tifosi che Francesco Totti, dopo aver visto il successo  mondano e finanziario di David Beckam, sta maturando l\'idea di trasferirsi al  Los Angeles Galaxy per chiudere in bellezza la sua carriera\".  

 

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