ASCOLTATE WARREN BUFFETT: “LE CRIPTOVALUTE FARANNO UNA BRUTTA FINE. SONO UNA BOLLA E SONO SPINTI DALL’ECCITAZIONE DOVUTA ALL’AUMENTO DEI PREZZI E DAL FATTO CHE SEMBRINO UNA COSA VAGAMENTE MODERNA” - “L’ORACOLO DI OMAHA” NON E’ IL PRIMO A SCHIERARSI CONTRO I BITCOIN: ANCHE JAMIE DIMON, DI JP MORGAN, AVEVA PARLATO DI “FRODE”

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Marco Sabella per www.corriere.it

 

l economista warren buffett l economista warren buffett

«Non possediamo e non investiremo mai in criptomonete». Parola di Warren Buffett. Il ceo di Berkshire Hathaway e terzo uomo più ricco del mondo lo ha affermato in un’intervista alla Cnbc. «Posso dire quasi certamente che le criptovalute faranno una brutta fine», ha detto Buffett. Anche se ha sottolineato di «non sapere quando e come accadrà».

 

Sempre ai microfoni dell’emittente americana, è stato ancora più esplicito il braccio destro di Buffett, Charlie Munger: «I bitcoin sono sicuramente una bolla. E quando c’è una bolla, si finisce sempre male». I bitcoin sarebbero spinti «dall’eccitazione dovuta all’aumento dei prezzi e dal fatto che sembrino una cosa vagamente moderna».

 

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«FEBBRE DA BITCOIN TOTALMENTE INSENSATA»

A dicembre Munger aveva già detto la sua, definendo la febbre da bitcoin «totalmente insensata». Con Buffett si allarga la squadra dei grandi nomi della finanza apertamente critici nei confronti della criptovaluta. Tra i primi a parlare in termini decisi contro i bitcoin era stato Jamie Dimon: il ceo di JP Morgan aveva bollato la criptovaluta come «una frode» simile «alla bolla dei tulipani».

 

Dimon si è poi corretto in una recente intervista alla Fox: resta critico ma si dice «pentito» di aver usato termini così duri. Nono stante la dura presa di posizione di due degli investitori di maggior successo al mondo l’interesse e di un grande banchiere, anche delle imprese, per le criptovalute non accenna a diminuire. Martedì Kodak ha annunciato di essere pronta a lanciare una propria criptovaluta che servirà per pagare i servizi fotografici.

 

 

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