BOLLORÉ VA IN AMERICA E MEDITA SU TELECOM E MEDIASET - NTV PREPARA L’AUMENTO DI CAPITALE - BERLUSCONI SGANCIA 48MILA EURO PER “IL VIGILE” DI SORDI

L’ex premier si è garantito i diritti sul film, oltre a quelli di Fellini, Risi, Totò, Villaggio - Per Mediobanca c’è un istituto che rischia una figuraccia agli stress test Bce: Royal Bank of Scotland - Orsero chiude con aerei e immobili, intesa sul debito - Una fata per Unicredit...

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  1. PARTERRE

Da “Il Sole 24 Ore

 

RBS E QUEI 7 ANNI CHE NON SONO BASTATI

Per gli analisti di Mediobanca securities c'è una banca che più di tutte rischia di fare una pessima figura ai prossimi esami sotto stress della Bce. La sorpresa è che non è italiana, nè greca, nè spagnola, ma inglese. È Royal Bank of Scotland quella che secondo Mediobanca è nelle condizioni patrimoniali più fragili in assoluto.

 

Bank Of Scotland Bank Of Scotland

L'altra sorpresa, quasi grottesca è che non ti aspetti che il colosso inglese, lui sì nazionalizzato, al contrario della sempre traballante ma non pubblicizzata Mps, e coperto di aiuti pubblici per 33 miliardi di sterline nel 2008-2009 non sia mai riuscito a risollevarsi. O meglio è tornata in utile solo quest'anno, dopo aver macinato perdite per sei anni consecutivi per la cifra record di 45 miliardi di sterline. E ora dovrà di nuovo, se Mediobanca avrà azzeccato le previsioni, chiedere soldi al suo Governo. A volte italian is better. (Fa.P.)

 

BOLLORÉ VA NEGLI USA E MEDITA SU TLC-MEDIA

Vincent Bolloré dedicherà i prossimi giorni a una tournée americana, per incontrare le equipe di Vivendi negli Usa. Al ritorno spiegherà la strategia del gruppo, basata sull'integrazione tra media e telecom, e gli obiettivi. Dovrebbe quindi dire anche cosa farà sul mercato italiano, con Telecom e, forse, Mediaset.

Vincent Bollorè Vincent Bollorè

 

Nel frattempo si è tolto la soddisfazione di veder riconosciuto il successo del suo progetto di car sharing con le Bluecar elettriche equipaggiate con le batterie Lmp (litio-metallo-polimeri) prodotte appunto da Bolloré. Ha infatti firmato un accordo con Renault che prevede l'assemblaggio delle vetture nello stabilimento del produttore automobilistico a Dieppe, una jv nelle soluzioni di car sharing da proporre alle città e lo sviluppo da parte di Renault di una Bluecar più piccola, da tre posti. (M.Mou.)

 

NTV PREPARA L'AUMENTO DI CAPITALE

«Stiamo lavorando all'aumento di capitale, non c'è niente da aggiungere rispetto a quanto è già stato scritto in questi giorni». Se serviva la conferma ufficiale di qualcosa già nota e peraltro scontata, eccola servita: ieri Fabio Tomassini, direttore finanziario di Ntv (la società del treno Italo), si è espresso con queste parole a margine di un convegno in Borsa Italiana.

NTV LOGO NTV LOGO

 

La vera domanda, però, non riguarda il «se», ma il «quanto». Però su questo Tomassini non ha dato alcun indizio: «Abbiamo iniziato ora la negoziazione e le discussioni». I punti interrogativi, dunque, sono rimasti. Le indiscrezioni pubblicate dal Sole 24 Ore indicano una ricapitalizzazione elevata, da almeno 100 milioni di euro. Ma per la conferma, attendiamo le prossime dichiarazioni ufficiali. (R.Fi.)

 

 

  1. ORSERO CHIUDE CON AEREI E IMMOBILI, INTESA SUL DEBITO

Da “Il Corriere della Sera

 

(d.pol .)?L’accordo quadro con Carige, Unicredit, Mps, Intesa Sanpaolo e le altre banche esposte per 245 milioni dovrebbe ricevere il via libera a giorni. Al lavoro per stendere una rete di protezione attorno al Gf group dei fratelli Raffaella, Anna Laura e Antonio Orsero, numero uno italiano nella distribuzione di prodotti ortofrutticoli con 800 milioni di ricavi, sono la stessa famiglia di Albenga affiancata dall’advisor Bain, dai legali di Bonelli Erede Pappalardo e dall’avvocato Stefano Ambrosini.

 

Diego della Valle Montezemolo Italo Diego della Valle Montezemolo Italo

Obiettivo, la firma del ceto bancario che nella ristrutturazione del gruppo e nel suo futuro avrà un ruolo da comprimario. Si tratta di un passaggio cruciale perché consentirà al gruppo ligure di varare un piano di rilancio nella cornice dell’articolo 182 bis della legge fallimentare, indispensabile per rendere sostenibile il debito. Un’esposizione lievitata a causa dei margini sempre più stretti nel commercio della frutta ma sulla quale hanno pesato anche le incursioni fuori dal core business.

 

Qualche esempio? Lo sviluppo immobiliare in Liguria, la diversificazione nel trasporto con gli aerotaxi K-air, i 20 milioni puntati sei anni fa nella cordata Cai-Alitalia (metà a prestito). Adesso però gli Orsero voglio imprimere la svolta. Un cambiamento di rotta in più tappe. L’accordo in gestazione con Carige (cui fa capo il 40% del debito) prevede un riscadenziamento a dieci anni di 130 milioni. Altri 115 saranno trasformati in un prestito convertendo e in strumenti partecipativi che di fatto apriranno alle banche il capitale.

 

L’accordo è stato reso possibile dalla disponibilità degli Orsero a un aumento di capitale di 20 milioni. Non solo. La famiglia eseguirà uno spin off del patrimonio immobiliare che verrà dato in garanzia agli istituti. Ci sarà infine una nuova governance, con la famiglia che farà un passo indietro nella gestione.

 

unicredit bulbank unicredit bulbank

Antonio Orsero, protagonista della vecchia fase di diversificazione, lascerà il board (rimarrà invece Raffaella) che aprirà le porte a un Ceo reclutato dall’esterno. Ci sarà anche un nuovo presidente, di garanzia per le banche e la stessa famiglia. Gettate le basi dell’accordo, Orsero potrà ripartire con un nuovo piano industriale studiato per tenere testa ai big della frutta come Del Monte e Dole. La cassa verrà dall’aumento ma anche dalle dismissioni: 12 milioni sono già arrivati dalle vendite delle attività in Cile e Spagna.

 

  1. BERLUSCONI, 48 MILA EURO PER «IL VIGILE» DI SORDI

(m. ger. ) Otello Celletti, l’inflessibile vigile interpretato da Alberto Sordi, continuerà ad essere fonte di reddito per Silvio Berlusconi. Con 48.320 euro l’ex premier si è infatti garantito «la prosecuzione nello sfruttamento del film Il Vigile». Lo segnala una società di proprietà personale di Berlusconi, fuori dunque dal «sistema» Fininvest-Mediaset. È la Videodue, titolare dei diritti cinematografici e televisivi di sfruttamento di 106 pellicole.

SILVIO E PIERSILVIO BERLUSCONI SILVIO E PIERSILVIO BERLUSCONI

 

Di questa library, che Berlusconi «noleggia» incassando le royalties , fanno parte alcuni capolavori del cinema italiano, da Federico Fellini (La dolce vita, I Vitelloni) a Dino Risi (In nome del popolo italiano), e poi vari titoli di Peppone e Don Camillo, Totò, Fantozzi. Il tutto, secondo il bilancio della Videodue, per una valore complessivo di circa 12 milioni dopo i 4 milioni di rivalutazione effettuata nel 2013. La società di Berlusconi è un piccolo gioiello: su 2 milioni di ricavi porta a casa 1,3 milioni di utile. E non ha mai ceduto una pellicola. Anche Il Vigile è blindato per i prossimi anni .

 

  1. UNICREDIT CERCA UN COMPRATORE PER FATA

alberto sordi vigile alberto sordi vigile

(f. ta. ) Unicredit è l’advisor per la vendita della Fata, società di progettazione e realizzazione d’impianti industriali. L’azienda è tra le attività che il nuovo Ceo di Finmeccanica, Mauro Moretti, ha deciso di vendere per concentrare risorse su un numero più ristretto d’imprese da far crescere sui mercati internazionali. L’alternativa, a cui sta lavorando Unicredit, è tra la cessione della società ad un compratore unico oppure lo spacchettamento.

 

Fata ha sede a Torino e, nella progettazione e fornitura d’impianti chiavi in mano, ha tre filoni di attività: il settore della produzione di alluminio, quello per l’industria di gas e petrolio, l’energia elettrica. In più, tramite Fata logistic systems, offre sistemi di logistica integrata. Finora si è identificata con il presidente di Fata group, Ignazio Moncada, da sempre personaggio chiave nel mondo Finmeccanica e con una rete di relazioni estesa a livello internazionale, dalla Cina alla Gran Bretagna e agli Stati Uniti, dall’Iran ai Paesi Arabi. L’incarico a Moncada non risulta rinnovato da Moretti, che ha affidato l’azienda al presidente Giuseppe Panizzardi e all’amministratore delegato Andrea Lombardi .

mauro moretti mauro moretti

 

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