LA BORSA DI ATENE AFFONDA (-12,8%) E SI PORTA DIETRO L’EUROPA - MILANO -2,8%, SI SALVA SOLO MEDIASET (+2,8%) COL RITORNO DELLA PUBBLICITÀ - PADOAN: SFORARE IL TETTO DEL 3% NON PORTA CRESCITA

Le elezioni anticipate in Grecia, con la sinistra anti-euro di Siriza in testa, fa paura ai mercati - Anche l’Asia trema per la crescita cinese che rallenta - Lucchini: Renzi firma l’accordo per Piombino - Lagarde (FMI): Ok al Jobs Act, ma bisogna ridurre il cuneo fiscale sul lavoro...

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1.BORSA: MARTEDI' NERO, ATENE TORNA A FARE PAURA, PIAZZA AFFARI CHIUDE A -2,8%

ANGELA MERKEL E SAMARAS ANGELA MERKEL E SAMARAS

Radiocor - Il crollo della Borsa di Atene, scesa del 12,78%, ha messo sotto pressione anche le altre Borse del Vecchio Continente, che hanno registrato performance in forte rosso. A Piazza Affari, il Ftse Mib e' sceso del 2,81% e il Ftse All Share del 2,7%. In rosso anche Parigi (Cac40 -2,5%), Francoforte (Dax30 -2,2%), e Londra (Ftse100 -2%). Gli indici europei erano gia' partiti deboli a causa dei timori sulla ripresa europea, dopo il monito lanciato ieri dall'Ocse e sulla scia delle Borse asiatiche. In particolare Shanghai ha perso il 5,4%, per i timori legati alla crescita cinese e dopo la decisione di variare alcune regole per le banche in senso restrittivo.

alexis tsipras parla alla festa di sel alexis tsipras parla alla festa di sel

 

A Piazza Affari, tra i titoli domina il segno meno, con Finmeccanica (-5%) e Yoox (-5%) peggiori tra le blue chips. Fa eccezione Mediaset (+2,8%), grazie ai dati sulla raccolta pubblicitaria di novembre, tornata in positivo. Intanto sul fronte dei cambi, la moneta unic a recupera terreno verso il biglietto verde e passa di mano a 1,2422 dollari (1,2293 alla vigilia) e 147,79 yen (148,55), con la divisa giapponese che ha ripreso slancio e vale anche 118,985 yen (120,86). Il petrolio Wti risale dai minimi degli ultimi cinque anni toccati ieri e sale dell'1,48% a 63,91 dollari al barile.

 

2.BORSA ATENE: CROLLA SU INCERTEZZA POLITICA, CHIUDE IN CALO DEL 12,78%

Radiocor - Crolla la Borsa di Atene dopo l'annuncio di elezioni presidenziali anticipate. L'incertezza politica generata da questa situazione, che rischia di portare a nuove elezioni legislative con la vittoria di Alexis Tsipras - pronto ad annullare gli accordi con i creditori internazionali della Troika - ha spinto al ribasso i mercati, con l'indice di riferimento della Piazza di Atene crollato del 12,78%.

matteo renzi pier carlo padoan matteo renzi pier carlo padoan

 

3.DEFICIT: PADOAN, SBAGLIATO PENSARE CHE SFONDARE 3% PORTI CRESCITA

Radiocor - Sfondare il tetto del 3% di deficit/pil sarebbe un boomerang per l'Italia e un errore sia dal punto di vista delle regole di bilancio europee che dal punto di vista economico. Lo ha ribadito con molta forza il ministro dell'economia Pier Carlo Padoan alla conferenza stampa al termine dell'Ecofin. 'Pensare che sfondare il tetto del 3% possa produrre piu' crescita e' profondamente sbagliato', comporterebbe per un paese come l'Italia 'un onere che non possiamo assolutamente permetterci, ci sarebbero effetti sulla crescita, che ci verrebbe immediatamente addosso, ci sarebbe una reazione negativa dei mercati finanziari', ha spiegato il ministro. Antonio Pollio Salimbeni

 

4.MEDIASET: RACCOLTA PUBBLICITARIA +7% A NOVEMBRE, DA INIZIO ANNO -3,8%

Confalonieri Mario Giordano Piersilvio Berlusconi Giuliano Adreani Confalonieri Mario Giordano Piersilvio Berlusconi Giuliano Adreani

Radiocor - La raccolta pubblicitaria di Mediaset a novembre ha segnato una crescita di oltre il 7% rispetto a quella conseguita nel novembre 2013 registrando il primo progresso dell'anno. Lo afferma una nota del gruppo televisivo rendendo noti i dati diffusi oggi dalla concessionaria Publitalia nel corso di un incontro con i clienti pubblicitari. La societa' spiega che si tratta di 'un risultato molto positivo per Mediaset e un segnale significativo nella direzione dell'auspicata ripresa degli investimenti pubblicitari'. Il dato di novembre portera' l'andamento progressivo gennaio-novembre intorno al -3,8%, quota a cui e' previsto si assesti il risultato finale del 2014.

 

5.LUCCHINI: RENZI, FIRMATO ACCORDO CON CEVITAL PER PIOMBINO, PROGETTO AMBIZIOSO

Radiocor - L'accordo per la cessione del sito ex Lucchini di Piombino all'algerina Cevital e' stato firmato oggi a Palazzo Chigi alla presenza del presidente del Consiglio, Matteo Renzi, che ha presentato l'intesa come positiva per gli investitori: 'Piombino - ha detto - e' un pezzo del futuro dell'Italia'. Durante la presentazione dell'accordo Renzi si e' detto soddisfatto e ha ringraziato i sindacati per il lavoro svolto per risolvere la vertenza del polo siderurgico di Piombino.

lucchini piombino lucchini piombino

 

Renzi su Twitter ha poi scritto: 'Firmato a Palazzo Chigi l'accordo per Piombino. Progetto ambizioso che rilancia crescita e lavoro. Dopo Terni un'altra buona news'. Il presidente di Cevital, Issaad Rebrab, ha confermato le buone aspettative per lo sviluppo del sito: 'Abbiamo un grande progetto per Piombino - ha detto - non solo per il siderurgico ma per la creazione di una piattaforma logistica in tutto il Mediterraneo. Non solo manterremo il livel lo occupazionale attuale, ma incrementeremo i posti di lavoro'.

 

6.FMI: LAGARDE, OCCORRE UNA CERTA FLESSIBILITA' IN REGOLE PATTO STABILITA'

Radiocor - 'Occorre una certa flessibilita' nelle regole del Patto di Stabilita' e Crescita per sostenere gli investimenti pubblici e l'implementazione di riforme strutturali'. Queste possono variare da Paese a Paese, ma devono comprendere una razionalizzazione del carico normativo, l'apertura di settori di prodotti e servizi come quello dell'energia e sviluppare i mercati dei capitali'. Lo ha detto il direttore del Fmi, Christine Lagarde, parlando alla cerimonia di inaugurazione dell'anno accademico alla Bocconi. 'Tale flessibilita' - ha spiegato la Lagarde - sarebbe auspicabile per incoraggiare esborsi produttivi e misure che facilitino la crescita e la creazione di posti di lavoro'.

lagarde e juncker koala lagarde e juncker koala

 

7.FMI: LAGARDE, JOBS ACT IMPORTANTE MA SERVE RIDUZIONE CUNEO FISCALE

Radiocor - Uno dei problemi del mondo del lavoro in Italia e' la presenza di un sistema 'duale', in cui gli 'insider', cioe' chi ha gia' un lavoro fisso gode di molte garanzie mentre chi e' all'esterno gode di scarse protezioni e questo 'non solo non e' giusto ma e' anche inefficiente'. E' quanto ha detto il direttore generale del Fondo Monetario Internazionale Christine Lagarde parlando alla Bocconi in occasione dell'inaugurazione del nuovo anno accademico.

 

'Le aziende - ha detto la Lagarde - hanno scarsi incentivi a investire nei giovani lavoratori. Questo e' il motivo per cui il Jobs Ac con il suo focus sul creare un nuovo contratto di lavoro con tutele crescenti e' cosi' importante per affrontare questo dualismo pervasivo e per rendere il mercato del lavoro migliore sia per le aziende che per i lavoratori'. Un altro elemento importante del Jobs Acts, ha aggiunto il direttore del Fondo, e' rapp resentato da politiche attive del mercato del lavoro che includono aiutare i disoccupati a ricevere aggiornamenti professionali e a cercare nuovi impieghi.

Christine Lagarde direttore del Fondo Moneteario internazionale Christine Lagarde direttore del Fondo Moneteario internazionale

 

'Ma anche cosi' - ha proseguito la Lagarde - il Jobs Act dovrebbe venire complementato da misure per abbassare le aliquote fiscali marginali o per ridurre il cuneo fiscale, che scoraggia gli investimenti in forza lavoro e capitale. Nonostante gli sforzi recenti, il cuneo fiscale in Italia rimane ben al di sopra della media Ocse'. Ridurre il cuneo fiscale in Italia sui livelli europei, ha concluso la Lagarde, potrebbe abbassare la disoccupazione giovanile fra i 4 e gli 8 punti percentuali il che potrebbe significare rimettere al lavoro tra i 60.000 e i 130.000 giovani.

 

Per diminuire la disoccupazione occorre tuttavia anche rimettere in moto l'economia: 'La nostra ricerca - ha detto la Lagarde - mostra che ogni punto percentuale di crescita del pil in Italia, ridurrebbe la disoccupazione gio vanile di 0,6 punti percentuali. A parita' di condizioni significherebbe che circa 10.000 persone potrebbero tornare a lavorare'.

 

 

 

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