LA BORSA CHIUDE NEGATIVA (-1%), SPREAD 261

In Portogallo il bluff di Draghi vince ancora - Disoccupazione: su in Europa, giù in Usa - Intesa: Gros Pietro presidente del Cdg - Mediobanca, utile in netto calo, pesa Generali - Eni incassa 1,5 mld dalla vendita Snam - Bmw apre una banca in Italia - Alibaba in borsa - Tetto alle pensioni d’oro? - La Sec contro i trucchi dei politici… - -

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1 - BORSA: MILANO CHIUDE IN CALO (-0,96%)
(ANSA) - Piazza Affari chiude in calo. Il Ftse Mib ha perso lo 0,96% a 17.090 punti.

SNAMSNAM

2 - SPREAD BTP-BUND A 261 PUNTI BASE
(ANSA) - Lo spread Btp-Bund si riduce a 261 punti base, con il rendimento del Btp a 10 anni in calo al 3,86%. Il divario tra i titoli spagnoli e tedeschi resta sopra i 290 punti base (292) con il tasso dei Bonos al 4,18%.

3 - ENI: INCASSA 1,458 MILIARDI DA CESSIONE DELL'11,69% DI SNAM
Radiocor - Eni ha chiuso il collocamento dell'11,69% di Snam incassando 1,458 miliardi. Lo comunica il gruppo precisando che l'offerta, realizzata att raverso un accelerated bookbuilding rivolto a investitori istituzionali qualificati italiani ed esteri, si e' chiusa ad un prezzo finale pari a 3,69 euro per azione e verra' regolata mediante consegna dei titoli e pagamento del corrispettivo in data 14 maggio 2013. JP Morgan e Unicredit hanno agito in qualita' di Joint Bookrunners. In seguito al collocamento, ricorda la nota, Eni detiene l'8,54% di Snam a servizio del bond convertibile di 1,25 miliardi emesso il 18 gennaio 2013 con scadenza 18 gennaio 2016.

draghidraghi

4 - BCE: DISOCCUPAZIONE EUROZONA CONTINUERA' A PEGGIORARE
Radiocor - Gli indicatori piu' recenti 'segnalano ulteriori perdite di posti di lavoro e aumento della disoccupazione nei prossimi mesi' nell'area dell'euro. Lo scrive la Bce nel Bollettino mensile di maggio, spiegando che 'i piu' colpiti' dalla crisi e dalla conseguente debolezza del mercato del lavoro 'sono i giovani e i lavoratori a bassa qualificazione'.

I mercati del lavoro dell'Eurozona, sottolinea la Bce, 'sono rimasti deboli' nel periodo di osservazione e continuano a mostrare 'forti divergenze da Paese a Paese'. Gli indicatori, in particolare, segnalano 'ulteriori perdite occupazionali nell'industria e nei servizi nel primo trimestre del 2013 e all'inizio del secondo trimestre' di quest'anno.

OBAMA E BERNANKEOBAMA E BERNANKE

5 - INTESA SANPAOLO: CDG A 10 MEMBRI, GROS PIETRO PRESIDENTE
Radiocor - Il consiglio di sorveglianza di Intesa Sanpaolo ha dato il via libera al nuovo consiglio di gestione. La riunione si e' conclusa pochi minut i fa e, secondo quanto risulta a Radiocor, il nuovo consiglio di gestione sara' composto da 10 membri con Gian Maria Gros Pietro come nuovo presidente. Per quanto riguarda i manager, oltre al ceo, Enrico Cucchiani, entrano il direttore finanziario Carlo Messina, che sara' anche Dg vicario, il numero uno di Banca Imi Gaetano Micciche', e il Chief Risk Officer Bruno Picca.

GIAN MARIA GROSS PIETRO - copyright pizziGIAN MARIA GROSS PIETRO - copyright pizzi

6 - MEDIOBANCA: -64,5% UTILE 9 MESI A 37,2 MLN, IN III TRIM ROSSO 86,6 MLN
Radiocor - Utile in forte calo, ma ulteriore rafforzamento patrimoniale per Mediobanca nei primi nove mesi dell'esercizio 2012-2013. L'istituto di Piazzetta Cuccia ha registrato allo scorso 31 marzo un risultato netto di 37,2 milioni, in flessione del 64,5% rispetto ai 105 milioni dei primi 9 mesi dell'anno precedente. Sull'andamento ha pesato il recepimento della 'pulizia di bilancio' fatta da Generali a fine 2012 (1,3 miliardi di svalutazioni), che ha comportato un impatto negativo di 139,5 milioni per il terzo trimestre di Mediobanca.

Trimestre che si e' cosi' chiuso con una perdita di 86,6 milioni contro l'utile di 41,5 milioni l'anno prima. Dal punto di vista patrimoniale spicca l'incremento del Core Tier 1 al 12%, livello al top in Europa, dall'11,8% di dicembre e dall'11,1% del marzo 2012. Migliora la qualita' degli asset. L'indice di copertura delle sofferenze e' salito al 79% dal 59% e al 47% dal 37% per le attivita' deteriorate.

PAGLIARO NAGELPAGLIARO NAGEL

A livello divisionale nei primi nove mesi il Corporate and Investment Banking ha segnato un raddoppio dell'utile a 176 milioni, favorito dalle minori rettifiche di valore, il Principal Investing (quote in Generali, Telco e Rcs) ha accusato perdite per 211,5 milioni (da -107 milioni), mentre il Retail and Private Banking ha segnato un utile netto di 71,5 milioni (-40,6%). CheBanca, in particolare, ha ridotto la perdita a 11,4 milioni da 30,1 milioni e i depositi sono saliti del 6% a 12,2 miliardi. Il margine di intermediazione del gruppo e' sceso del 24% a 1,17 miliardi, riflettendo un margine di interesse a 763,4 milioni (-6%), proventi di negoziazione per 181 milioni (-26%) e commissioni per 300 milioni (-22%).

7 - USA: -4MILA SUSSIDI DISOCCUPAZIONE A 323MILA UNITA', MEGLIO DI ATTESE
Radiocor - I sussidi di disoccupazione americani per la settimana terminata lo scorso 4 maggio calano oltre le attese di 4mila unita' a quota 323mila, confermandosi ai minimi degli ultimi cinque anni. In particolare, la media delle ultime quattro settimane si e' attestata a quota 336.750 unita', il livello piu' basso da novembre 2007 cioe' prima dell'inizio della grande crisi economica e finanziaria.

CHRISTINE LAGARDECHRISTINE LAGARDE

8 - FMI: RISANAMENTO SIA PIU' ORIENTATO ALLA CRESCITA
Radiocor - 'Il governo ha detto che rispettera' i suoi impegni fiscali e in merito all'unione bancaria' , ma l'Italia ha bisogno di tornare a crescere. Lo ha detto Gerry Rice, il direttore per le comunicazioni del Fondo Monetario Internazionale nel corso del consueto incontro con la stampa. Secondo il Fondo, 'le politiche fiscali dovrebbe continuare a focalizzarsi su un equilibrio strutturale, che tiene conto delle condizioni economiche.

Allo stesso tempo l'aggiustamento fiscale dovrebbe diventare piu' orientato alla crescita, attraverso il ribilanciamento dei tagli alla spesa e tasse piu' basse'. Ogni riforma tributaria, ha precisato Rice parlando in generale, 'dovrebbe essere parte di una strategia complessiva al fine di rendere il sistema di tassazione piu' efficiente ed equo'.

BMWBMW

9 - APRE LO SPORTELLO BANCARIO DELLA BMW. IN ITALIA
M. Ger. per il "Corriere della Sera" - È iscritta al numero 5749 dell'Albo delle banche tenuto dalla Banca d'Italia e da meno di due mesi è registrata alla Camera di Commercio di Milano. Non è un istituto di credito qualsiasi: si chiama Bmw Bank. È la banca del gruppo automobilistico tedesco che da poco si è insediata in Italia con una succursale a San Donato Milanese. La decisione è stata presa a Monaco di Baviera il 26 febbraio. L'operazione aveva uno scopo: utilizzare la banca per acquisire attività e passività della Bmw Financial Services Italia.

Quest'ultima è la società finanziaria cui si appoggia la rete: presta i soldi agli acquirenti di auto con contratti di locazione finanziaria e finanziamenti rateali; finanzia le società della Bmw in Italia; acquisisce i crediti della rete di vendita. Tutte le attività passeranno dunque sotto il marchio della Bmw Bank gmbh tedesca che per questo ha aperto la Bmw Bank «italiana».

ALIBABAALIBABA

L'oggetto sociale della branch di San Donato è però piuttosto ampio, si va dall'intermediazione mobiliare alla consulenza per gli investimenti, concessione di finanziamenti, locazione di cassette di sicurezza, gestione di assegni; dalle operazioni di collocamento alla gestione individuale di portafogli, dal factoring e leasing finanziario alla gestione del risparmio. Uno spettro vasto di attività che potrebbero anche uscire la perimetro automobilistico. Il marchio di sicuro attirerebbe clienti. E chissà che la Mercedes-Benz Bank di Stoccarda non decida anch'essa di aprire una filiale in Italia.

YAHOO YAHOO

10 - ALIBABA VERSO LA BORSA, LA SCOMMESSA DI YAHOO!
Giu.Fer. per il "Corriere della Sera" - Forse a dare una mano a Marissa Mayer, impegnata a rilanciare Yahoo!, alla fine potrebbe essere Alibaba, la più grande e redditizia società di e-commerce cinese. Nel quarto trimestre del 2012, i ricavi sono aumentati dell'80% a 1,84 miliardi di dollari e l'utile netto è salito a 642,2 milioni (+172%), si legge nella documentazione inviata alla Sec da Yahoo!. Il gruppo californiano controlla circa il 24% del capitale, dopo aver ceduto lo scorso settembre quasi la metà del suo 40% per 7,1 miliardi di dollari.

L'operazione aveva valutato in 40 miliardi il 100% di Alibaba, che conserva il diritto di ricomprarsi la partecipazione residua al momento dell'Ipo. Perciò il valore della società cinese sarà cruciale per lo sbarco in Borsa. La sua crescita esplosiva nel Paese più popolato e seconda economia del mondo, hanno fatto correre le valutazioni fino a 100 miliardi, mentre si intensifica la pressione delle banche d'affari. Alcuni prevedono una Ipo a Wall Street già entro fine anno o all'inizio del 2014.

Enrico Giovannini DSCEnrico Giovannini DSC

La quotazione non è urgente, grazie al robusto cash flow e alla possibilità di reperire capitali sul mercato, come dimostra il prestito da 8 miliardi di dollari appena negoziato. Lo sbarco in Borsa servirebbe piuttosto a far uscire, con lauti ritorni, gli investitori della prima ora. Il presidente fondatore, il miliardario cinese Jack Ma, 49 anni, non ha fretta. Non ha importanza dove e quando Alibaba si quoterà, ma se la Borsa aiuterà la società a sostenere la crescita e beneficerà gli azionisti, ha detto lo scorso weekend in una lezione all'Università di Stanford.

11 - PENSIONI D'ORO TRA TETTO, DIRITTI ACQUISITI E REGALI A VITA
Enr. Ma. per il "Corriere della Sera" - Ieri, nel question time alla Camera, l'ex ministro Giorgia Meloni (Fratelli d'Italia) ha posto una questione importante per la giustizia redistributiva: la necessità di riproporzionare le pensioni d'oro ai contributi effettivamente versati. Ci sono ancora troppe pensioni da migliaia e migliaia di euro al mese pagate in Italia che non hanno alcuna relazione con i versamenti effettuati. Meloni propone di fissare un tetto all'importo delle pensioni d'oro oltre il quale andare solo se in passato si sono pagati contributi che giustifichino la spesa.

GORNO TEMPINIGORNO TEMPINI

Si risparmierebbero molti miliardi di euro che potrebbero essere destinati a scopi più utili. Il neoministro del Lavoro, Enrico Giovannini, ha risposto che il tema è giusto ma che i governi che in passato hanno provato a intervenire, anche fissando un semplice contributo di solidarietà, si sono scontrati con la Corte Costituzionale e col principio dei diritti acquisiti.

Meloni ha replicato: cambiamo la Costituzione. Questa richiesta dovrebbe essere presa in considerazione perché i diritti acquisiti sono una cosa mentre i regali a vita sono uno scandalo se finanziati, come avviene oggi, con le tasse di chi non sa come arrivare a fine mese.

PASSOS COELHOPASSOS COELHO

12 - IL FONDO STRATEGICO APRE IL DOSSIER SIA
Da "Il Sole 24 Ore" - Come difendere uno dei maggiori gruppi italiani nell'information and communications technology dalle mire estere? Secondo le indiscrezioni il gruppo Sia, controllato dalle banche (Intesa Sanpaolo, Unicredit, Mps e Bnl) e attivo nelle soluzioni e tecnologie per il settore bancario e finanziario, sarebbe nel mirino di private equity stranieri (in particolar modo l'americana Cerberus) e di multinazionali (Mastercard). Un'offerta sarebbe arrivata da Equens Italia, alleanza tra il gruppo europeo Equens e l'Istituto Centrale delle Banche Popolari Italiane.

Ma l'ultimo rumors riguarda un possibile ingresso nella partita del Fondo strategico, emanazione della Cdp. Proprio per difendere l'italianità e la rilevanza di Sia (tema cruciale tanto che il dossier è seguito con attenzione da Bankitalia) il fondo guidato da Maurizio Tamagnini avrebbe aperto il dossier, forse per esplorare un'intesa con Equens. (C.Fe.)

13 - CRACK DEIULEMAR: OK IL PRIMO ROUND
Da "Il Sole 24 Ore" - Il primo round l'hanno vinto, ma la battaglia è tutta da combattere. Ieri il Tribunale di Roma ha ammesso 1.500 obbligazionisti e la curatela fallimentare come parti civili nel processo in corso sul crac della Deiulemar, la compagnia di navigazione di Torre del Greco portata al fallimento con un buco patrimoniale di 800 milioni e che ha messo sul lastrico 13mila persone che avevano investito 700 milioni in obbligazioni fuori mercato emesse dalla società.

È un primo risultato a favore dei cittadini di Torre del Greco, truffati dopo aver finanziato per anni la società di navigazione. Ora le speranze di rientrare in possesso dei propri averi sono appese alla richiesta di fallimento delle società di fatto degli imputati. I figli degli armatori Della Gatta, Iuliano e Lembo che secondo i magistrati avrebbero spolpato scientemente la società degli asset patrimoniali a favore delle loro società personali off shore. La prossime udienze il 12 e 14 giugno. (Fa.P.)

lisbonalisbona

14 - MONITO DELLA SEC SUI TRUCCHI DEI POLITICI
Da "Il Sole 24 Ore" - La Sec avverte i politici americani: niente trucchi sui conti pubblici. L'authority di supervisione dei mercati ha accusato un'intera città - Harrisburg, capitale della Pennsylvania - di aver nascosto agli investitori le sue vere condizioni finanziarie tra il 2009 e il 2011. La città se l'è cavata con poco: ha patteggiato e evitato multe e sanzioni.

Ma il messaggio della Sec è ugualmente risuonato forte e chiaro: d'ora in avanti le autorità agiranno con maggior incisività nei controlli della grande "piazza" delle emissioni di obbligazioni municipali. La Sec ha chiamato in causa come ingannevoli non tanto i documenti depositati presso di sè in occasione di emissioni di bond quanto altre forme di comunicazione agli investitori, dal rapporto ufficiale sul budget al discorso del sindaco sullo stato della città. Nel bilancio del 2009 aveva persino rivendicato un rating di Tripla A da parte di Moody's, che invece aveva declassato i titoli del debito cittadino. (M. Val.)

15 - IN PORTOGALLO UN'ALTRA VITTORIA DEL BLUFF DI DRAGHI
Da "La Stampa" - Mario Draghi non ha bisogno di agire: il suo bluff sta funzionando. La promessa, non priva di condizioni, che, qualora ve ne fosse la necessità, la Banca centrale europea sarebbe disposta ad acquistare bond sovrani per aiutare quei Paesi che si trovano a dover gestire tassi d'interesse elevati ha conquistato i mercati.

L'ultimo esempio è il Portogallo, che quest'anno ha lanciato il suo primo titolo a 10 anni da quando ha ricevuto gli aiuti del piano di salvataggio. Gli investitori hanno chiesto più di 10 miliardi di euro dell'emissione da 3 miliardi - poco meno del finanziamento di circa 12 miliardi di euro necessario per il prossimo anno.

La scadenza a 10 anni è fondamentale poiché è considerata un criterio chiave per «l'accesso al mercato» nonché una condizione essenziale da parte della Bce per poter procedere a un eventuale acquisto di bond. Questo porta Lisbona sempre più vicina al circolo virtuoso nel quale Spagna, Italia e Irlanda sono già entrate, dove la possibilità di intervento della Bce crea una protezione virtuale, sia per il governo sia per mutuatari privati. Tuttavia, è lecito ipotizzare che la protezione rimarrà virtuale: con i mercati docili, né i governi né la banca centrale hanno una forte motivazione che li spinga a innescare la bomba.

La propensione degli investitori a concedere prestiti al Portogallo riflette l'enfasi del governo nell'abbracciare una politica di austerità e di riforme. Quest'anno, il Paese dovrebbe quasi dimezzare il deficit di bilancio rispetto al 9,8% del 2010 e, inoltre, sembra che vi siano buone prospettive per registrare il primo surplus di partite correnti dopo oltre 40 anni di risultati negativi.

Il problema è che, se la crescita non riprenderà, il consenso politico necessario per affrontare momenti particolarmente difficili potrebbe venire meno, rendendo necessario il ricorso all'opzione Draghi. Il presidente della Bce, così come tutta la zona euro, ha bisogno di un qualcosa di più che una ripresa del mercato finanziario.

 

 

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