LE BORSE RISALGONO DAL BARATRO GRAZIE AI DATI AMERICANI. MILANO -0,9% - DRAGHI INAUGURA LA VIGILANZA BANCARIA: “SIAMO DETERMINATI A PROTEGGERE L’EURO”

I dati deprimenti sul manifatturiero europeo vengono tamponati dalle buone notizie sul superindice Usa e sulle vendite di case - Gamberale dopo F2i diventa presidente del gruppo Psc, impianti tecnologici per grandi infrastrutture - Finotti (Cariparo): “Il duale non è adatto a Intesa”...

Condividi questo articolo


1.BORSA: EUROPA CHIUDE IN PARZIALE RECUPERO GRAZIE A DATI USA, MILANO -0,88%

Radiocor - Chiusura in decisa flessione per le principali borse europee ma lontani dai minimi intraday grazie alle buone notizie giunte nel pomeriggio dagli Stati Uniti, dove il superindice ha fatto registrare in ottobre un rialzo dello 0,9%, ben oltre l'incremento dello 0,6% atteso dagli analisti. Positivo anche il dato relativo alle vendite di case esistenti, salite sui livelli piu' alti da 16 mesi.

JACOB LEW E BARACK OBAMA JACOB LEW E BARACK OBAMA

 

Queste notizie da oltre oceano hanno permesso di attenuare la delusione suscitata questa mattina dal calo del Pmi manifatturiero dell'area euro, sceso in novembre a 51,4 punti dai 52,1 di ottobre, sui minimi da 16 mesi. Particolarmente preoccupante il fatto che al calo dell'indice europeo abbia contribuito in maniera sensibile la flessione registrata in Germania. A Piazza Affari, il Ftse Mib ha cosi' chiuso in ribasso dello 0,88% mentre il Ftse All Share ha ceduto lo 0,80%. In ribasso anche Parigi (-0,74%), Francoforte (-0,14%) e Londra (-0,39%).

 

industrie imprese tedesche 4 industrie imprese tedesche 4

Tra i titoli a maggiore capitalizzazione quotati a Milano, ha chiudo in netto rialzo Saipem (+2,79%), galvanizzata dalla performance a Parigi della concorrente Cgg Veritas (+22,7%), spinta dall'offerta di acquisto del gruppo Technip (-7,33%). Chiusura in ribasso del 2,11% invece per Enel dopo che sono emerse indiscrezioni secondo cui il gruppo non rispettera' i target di riduzione del debito che si era prefissata per la fine dell'anno. Il gruppo inoltre e' sotto la luce dei riflettori per la possibile vendita in tempi rapidi di una quota del 5% detenuta dallo Stato. Sul fronte dei cambi, mentre resta pressoche' stabile il rapporto euro/dollaro a 1,2542 (1,2548 ieri), continua a indebolirsi lo yen che contro l'euro passa di mano a 148,10 (147,67) e a 118,04 contro il dollaro (117,66). Infine, il petrolio Wti sale dell'1% a 75,30 dollari al barile.

 

2.BCE: DRAGHI, SIAMO DETERMINATI A PROTEGGERE L'EURO

mario draghi 1 mario draghi 1

Radiocor - 'Eravamo e restiamo determinati a proteggere l'euro'. Lo ha detto il presidente della Bce, Mario Draghi, aprendo la cerimonia di inaugurazione dell'Ssm, il Meccanismo di vigilanza unico, che da pochi giorni e' supervisore diretto delle principali banche dell'Eurozona. 'Siamo orgogliosi di assumere questo nuovo ruolo - ha aggiunto Draghi - e impegnati a realizzare attese elevate' in questo senso. Le fragilita' nel settore bancario, ha spiegato Draghi, 'erano un rischio importante che doveva essere affrontato direttamente. In un contesto in cui era a rischio l'integrita' dell'area dell'euro, il Consiglio e il Parlamento hanno affidato i compiti di vigilanza alla Bce'.

 

3.GAMBERALE: DOPO F2I RIPARTE DALL'INGEGNERIA, E' PRESIDENTE DEL GRUPPO PSC

Radiocor - Dopo l'uscita da F2i, Vito Gamberale riparte subito e torna alle origini della sua lunga carriera, diventando presidente del gruppo Psc, specializzato nell'ingegneria e nelle infrastrutture. La nomina del 70enne Gamberale, secondo quanto risulta a Radiocor, e' avvenuta lo scorso 14 ottobre, pochi giorni dopo, dunque, dall'uscita dal fondo F2i, in cui ricopriva la carica di amministratore delegato.

Vito Gamberale Vito Gamberale

 

Il gruppo Psc, riconosciuto come leader italiano nell'impiantistica tecnologica delle grandi infrastrutture, e' controllato in modo totalitario dalla famiglia Pesce (alla quale Gamberale e' legato da una conoscenza di lungo corso) e ha chiuso il 2013 con un fatturato di 43 milioni e un utile di oltre 13 milioni. Il suo business, principalmente, e' rappresentato dall'affiancamento di un grosso general contractor per la realizzazione di infrastrutture (dagli edifici industriali e civili alle ferrovie, dalle autostrade alle m etropolitane), in cui Psc si occupa soprattutto della realizzazione di impianti elettrici e supporti tecnologici. Tra i principali clienti di Psc, che in passato era interessato a rilevare Sirti, ci sono molti ministeri, Banca d'Italia, Astaldi, Salini-Impregilo, Poste, Acea e Anas.

 

4.INTESA SP: FINOTTI (CARIPARO), DUALE NON ADATTO A NOSTRA CULTURA

logo intesa san paolo logo intesa san paolo

Radiocor - 'Ritengo che per la nostra cultura economico-finanziaria il duale non sia un sistema adatto'. Il presidente della fondazione Cariparo, Antonio Finotti, interviene cosi', in un colloquio con Radiocor, sul tema della governance di Intesa Sanpaolo che la banca vuole rivedere. A breve il consiglio di sorveglianza dell'istituto istituira' una commissione ad hoc, un'iniziativa a cui la fondazione azionista di Intesa Sanpaolo guarda con fiducia: 'La banca fara' una valutazione e noi abbiamo fiducia nel suo lavoro', ha aggiunto a proposito della commissione che il Consiglio di sorveglianza si appresta a istituire e che 'dovra' interloquire con gli azionisti che sono molto cambiati negli anni' con un peso sempre maggiore degli investitori istituzionali.

 

Condividi questo articolo

ultimi Dagoreport

MADONNA? EVITA-LA! – QUELLA VOLTA CHE MADONNA VENNE A ROMA PER LA PRIMA DI “EVITA’’ E SI INCAZZÒ FACENDO ASPETTARE IL PUBBLICO PER UN’ORA E MEZZO - IL PATTO ERA CHE SUA FIGLIA, LOURDES, VENISSE BATTEZZATA NEGLI STESSI GIORNI DAL PAPA ALLA PRESENZA DEL PADRE, CHE SI CHIAMAVA JESUS - IL PRODUTTORE VITTORIO CECCHI GORI CONOSCEVA UN CARDINALE: “PRONTO, AVREI MADONNA, L’ATTRICE, CHE VORREBBE BATTEZZARE LA FIGLIA, LOURDES, COL PADRE, JESUS… E SE FOSSE DISPONIBILE IL PAPA…” – VIDEO

DAGOREPORT - CON AMADEUS, DISCOVERY RISCHIA: NON È UN PERSONAGGIO-FORMAT ALLA STREGUA DI CROZZA E FAZIO. È SOLO UN BRAVISSIMO CONDUTTORE MA SENZA UN FORMAT FORTE CHE L’ACCOMPAGNI, SARÀ DURISSIMA FAR DIGITARE IL TASTO 9. NELLA TV DI OGGI I PRODUTTORI DI CONTENUTI VENDONO CHIAVI IN MANO IL PACCHETTO FORMAT+CONDUTTORE ALLE EMITTENTI - ALLA CRESCITA DI DISCOVERY ITALIA, NEL 2025 SEGUIRA' ''MAX'', LA PIATTAFORMA STREAMING DI WARNER BROS-HBO CHE PORTERÀ A UNA RIVOLUZIONE DEL MERCATO, A PARTIRE DALLA TORTA PUBBLICITARIA. E LE RIPERCUSSIONI RIMBALZERANNO SUI DIVIDENDI DI MEDIASET E LA7 - A DIFFERENZA DI RAI E IN PARTE DI MEDIASET, DISCOVERY HA UNA STRUTTURA SNELLA, SENZA STUDI DI REGISTRAZIONE, SENZA OBBLIGHI DI ASSUNZIONI CLIENTELARI NÉ DI FAR TALK POLITICI - LIBERI DI FARE UN CANALE5 PIÙ GIOVANE E UN’ITALIA1 PIÙ MODERNA, IL PROSSIMO 9 GIUGNO DOVRANNO DECIDERE SE FARE O MENO UNO SPAZIO INFORMATIVO. NEL CASO IN CUI PREVARRA' IL SÌ, SARÀ UN TG MOLTO LEGGERO, UNA SORTA DI ANSA ILLUSTRATA (E QUI RICICCIA L'OPZIONE ENRICO MENTANA)    

DAGOREPORT L’INTELLIGENCE DI USA E IRAN HANNO UN PROBLEMA: NETANYAHU - L'OPERAZIONE “TERRORISTICA” CON CUI IL MOSSAD HA ELIMINATO IL GENERALE DELLE GUARDIE RIVOLUZIONARIE IRANIANE NELL'AMBASCIATA IRANIANA A DAMASCO E LA SUCCESSIVA TENSIONE CON TEHERAN NON È SPUNTATA PER CASO: È SERVITA AL PREMIER ISRAELIANO A "OSCURARE" TEMPORANEAMENTE LA MATTANZA NELLA STRISCIA DI GAZA, CHE TANTO HA DANNEGGIATO L'IMMAGINE DI ISRAELE IN MEZZO MONDO - NETANYAHU HA UN FUTURO POLITICO (ED EVITA LA GALERA) SOLO FINCHÉ LA GUERRA E LO STATO D'ALLARME PROSEGUONO...

DAGOREPORT – BIDEN HA DATO ORDINE ALL'INTELLIGENCE DELLA CIA CHE LA GUERRA IN UCRAINA DEVE FINIRE ENTRO AGOSTO, DI SICURO PRIMA DEL 5 NOVEMBRE, DATA DEL VOTO PRESIDENZIALE AMERICANO - LO SCENARIO E' QUESTO: L’ARMATA RUSSA AVANZERÀ ULTERIORMENTE IN TERRITORIO UCRAINO, IL CONGRESSO USA APPROVERÀ GLI AIUTI MILITARI A KIEV, QUINDI PUTIN IMPORRÀ DI FARE UN PASSO INDIETRO. APPARECCHIATA LA TREGUA, FUORI ZELENSKY CON NUOVE ELEZIONI (PUTIN NON LO VUOLE AL TAVOLO DELLA PACE), RESTERA' DA SCIOGLIERE IL NODO DELL'UCRAINA NELLA NATO, INACCETTABILE PER MOSCA – NON SOLO 55 MILA MORTI E CRISI ECONOMICA: PUTIN VUOLE CHIUDERE PRESTO IL CONFLITTO, PER NON DIVENTARE UN VASSALLO DI XI JINPING...