BRUTTA GIORNATA A PIAZZA AFFARI: BRUCIATI 12,81 MILIARDI DI EURO, CHIUSURA IN ROSSO DEL 2,7% - CROLLANO I BANCARI, GIÙ ANCHE FIAT (-5,5%) ANCHE SE CHRYSLER REGISTRA BUONI RISULTATI NEL SECONDO TRIMESTRE

La gelata del Pil italiano, che nel secondo trimestre è calato dello 0,2% sancendo il ritorno della recessione, manda in profondo Piazza Affari. Altra seduta di passione per Fiat: azioni sotto pressione per le incognite sul diritto di recesso. Mediaset e Benetton ci riprovano a vendere i cinema The Space...

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1. PIAZZA AFFARI BRUCIA 12,81 MILIARDI

GABRIELE BASILICO FOTOGRAFA CATTELAN IN PIAZZA AFFARI GABRIELE BASILICO FOTOGRAFA CATTELAN IN PIAZZA AFFARI

Ansa - Piazza Affari ha bruciato oggi 12,81 miliardi di euro. E' questo il dato calcolato in base al calo del 2,62% segnato dall'indice Ftse All Share che esprime l'andamento dell'intero listino azionario.

 

2. BORSA: LA GELATA DEL PIL AFFOSSA MILANO (-2,7%) AI MINIMI DA FEBBRAIO

Radiocor - Milano, 06 ago - La gelata del pil italiano, che nel secondo trimestre è calato dello 0,2% sancendo il ritorno della recessione, manda in profondo Piazza Affari che chiude in rosso del 2,7%, ai minimi da febbraio. Ciò mentre gli altri listini continentali segnano ribassi poco sopra lo 0,5%.

 

A Milano, con l'impennata dello spread oltre 170 punti base, crollano l'intero comparto bancario con Bpm che cede l'8,3%, Bper il 6,6% e Mps il 6%. Giù ancora Fiat (-5,5%) sui timori di un elevato numero di recessi che potrebbe mettere a rischio la fusione con Chrysler, mentre G-Tech perde il 6,3%.

 

marchionne marchionne

Reggono l'urto, invece, i titoli del lusso (già protagonisti ieri) con Salvatore Ferragamo (+0,9%), Tod's (sulla parità) e Moncler (-0,3%) e quelli esposti sul dollaro, a partire da Wdf (+1,2%). La migliore è Pirelli (+1,9%) dopo i conti in linea con le attese e la conferma dei target 2014. Sul mercato valutario l'euro si attesta a 1,335 (1,334 a meta' seduta) mentre il petrolio è pressoché stabile (+0,1%) a 97,56 dollari al barile.

 

3. FIAT: ANCORA GIÙ IN BORSA (-5,55%) CON INCOGNITA RECESSO

Ansa - Altra seduta di passione per Fiat, con il titolo del Lingotto sospeso per tre volte in mattinata, dopo essere arrivato a perdere fino all'8,5% in una giornata nera per tutta Piazza Affari. Le azioni, sotto pressione per le incognite legate all'esercizio del diritto di recesso, hanno chiuso in ribasso dello 5,55% a 6,46 euro nonostante i buoni risultati di Chrysler nel secondo trimestre.

 

Si tratta dell'ottavo calo consecutivo per Fiat, scivolata ai minimi del 2014. Mediobanca si aspetta che il titolo resti sottoposto a "volatilità fino a un paio di giorni dopo il 20 agosto", termine ultimo per esercitare il diritto di recesso, ma scommette che la fusione con Chrysler vada in porto, eventualmente grazie all'intervento di Exor che potrebbe acquistare le azioni oggetto di recesso che eccedono il controvalore di 500 milioni di euro.

 

ELKANN E MARCHIONNE ELKANN E MARCHIONNE

A causa dell'"apprensione" sulla buona riuscita del progetto di fusione la "volatilità" sul titolo potrebbe continuare nei "prossimi giorni", afferma Bofa Merrill Lynch dicendosi però più preoccupata per i fondamentali di Fiat che non per la riuscita dell'operazione. Banca Akros si sofferma sul fatto che più aumenta la convenienza per esercitare il recesso, più si aumentano le probabilità che venga superato il limite di 500 milioni oltre il quale la fusione è a rischio.

 

Perché le nozze tra Fiat e Chrysler vadano in porto è necessario che le richieste di recesso non comportino per Fiat un esborso superiore ai 500 milioni (salvo la possibilità per i soci di acquistare le azioni in eccesso). Chi recede ha diritto a ricevere 7,7 euro, importo superiore di quasi il 20% alle attuali quotazioni del titolo. Per far saltare l'operazione basta il recesso del 5,17% del capitale. Legittimati a chiederlo sono i soci che hanno votato contro nell'assemblea di Fiat e quelli che non sono intervenuti all'assise, pari rispettivamente, ricorda Intermonte, all'8% e al 48% del capitale.

 

4. CHRYSLER: NEL II TRIMESTRE UTILI +22% A 619 MLN $, RICAVI +14% A 20,5 MLD

Radiocor - Nel secondo trimestre dell'anno Chrysler (gruppo Fiat) ha messo a segno utili netti per 619 milioni di dollari, in aumento del 22% rispetto allo stesso periodo dell'anno scorso. I ricavi netti sono arrivati a quota 20,5 miliardi di dollari, un +14% rispetto al periodo aprile-giugno del 2013.

FABBRICA CHRYSLER FABBRICA CHRYSLER

 

Pubblicando i risultati finanziari preliminari per il secondo trimestre e il primo semestre del 2014, il gruppo di Detroit ha confermato le guidance per l'intero anno fiscale. Nel semestre, gli utili netti adjusted sono stati di 1,1 miliardi, in aumento da quota 696 milioni dei primi sei mesi del 2013. Tale cifra, spiega la società, esclude voci non ricorrenti considerate le quali il risultato è pari a una perdita netta da 71 milioni di dollari. Sempre su base semestrale, i ricavi sono cresciuti a 39,4 miliardi di dollari da 33,4 miliardi di un anno fa. Le stime di Chrysler per l'intero 2014 sono state confermate.

 

Nel dettaglio, i ricavi netti sono visti oltre gli 80 miliardi di dollari; gli utili netti adjusted sono attesi nell'intervallo 2,3-2,5 miliardi; il flusso di cassa e' stimato tra 0,5 miliardi e un miliardo di dollari; i profitti operativi modified dovrebbero attestarsi a 3,7-4 miliardi (nel secondo trimestre sono cresciuti del 22% su base annuale a quota 985 milioni) mentre le consegne globali di veicoli sono calcolate in 2,9 milioni di unita' (in rialzo da 2,8 milioni).

silvio berlusconi silvio berlusconi

 

5. MEDIASET: IN VENDITA I CINEMA THE SPACE

Radiocor - Mediaset e i Benetton ritentano la strada della cessione per i multisala The Space Cinema. Secondo quanto riportato nella relazione semestrale del gruppo di Cologno Monzese, i soci del circuito che gestisce 36 strutture e 362 schermi in tutta Italia hanno avviato il processo di vendita delle rispettive partecipazioni: The Space è controllata, attraverso Capitolosette, da 21 Investimenti al 51% e da Reti Televisive Italiane (Mediaset) al 49%.

 

L'operazione di disinvestimento era già stata tentata un anno fa, raccogliendo però offerte non soddisfacenti, ma questa volta sembrerebbe avere maggiore fortuna tanto che il cda di Mediaset si spinge a definire 'probabile la cessione' nel documento che accompagna i conti del primo semestre. Al botteghino The Space ha realizzato ricavi per 123 milioni (+12%) a fronte di un mercato cinematografico italiano, in base ai dati Cinetel, cresciuto negli incassi dell'1,5%. Le presenze di pubblico hanno sfiorato i 19 milioni (+5,6%) e per il 2014 - viene riportato nella relazione di bilancio di Capitolosette - le previsioni sono di un ulteriore leggero incremento.

FAMIGLIA BENETTON FAMIGLIA BENETTON

 

La spinta arrivata dal box office è stata decisiva per l'aumento dei ricavi complessivi a 168 milioni (+2,6%). Il margine operativo lordo, grazie anche ad azioni sui costi, è migliorato a 17,4 milioni da 12 milioni dell'anno precedente e l'utile netto ha superato i 2 milioni di euro (700mila euro nel 2012). L'indebitamento netto della società si aggira sui 32 milioni.

 

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