BUFFON, PARA QUESTO! – IL PORTIERE DELLA NAZIONALE DEVE ANCORA VERSARE 5 MILIONI NELLE CASSE DELLA ZUCCHI E PRESTO DOVRÀ ANCHE DECIDERE SE PARTECIPARE A UN NUOVO AUMENTO DI CAPITALE

Il gruppo tessile, del quale Buffon è il primo azionista con il 57%, rischia di chiudere il 2014 con 15 milioni di perdite e ha bisogno di capitali freschi. In più, le banche chiedono una ristrutturazione del debito, che ora supera i 90 milioni. Intanto il valore dell’investimento del portiere si è dimezzato…

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Antonio Spampinato per “Libero Quotidiano”

 

Buffon Buffon

Ora Gianluigi Buffon deve cercare di parare anche questo rigore. Tra i più difficilil della sua carriera di portiere della nazionale perché, da solo, vale svariati milioni di euro. La Zucchi, storico gruppo tessile per la casa e di cui Buffon è dal 2011 primo azionista con il 57%, ha ancora bisogno di nuovo capitale.

 

A battere cassa è la stessa società, facendo presente che il cda ha «effettuato una preliminare analisi dei dati di bilancio al 31 dicembre 2014 dalla quale emerge un patrimonio netto negativo che la pone nella fattispecie prevista dall’articolo 2447 del codice civile». Articolo che prevede, per la perdita di oltre un terzo del capitale, la convocazione “senza indugio” di un’assemblea «per deliberare la riduzione del capitale ed il contemporaneo aumento del medesimo ad una cifra non inferiore al detto minimo, o la trasformazione della società».

GIGI BUFFON E ILARIA D'AMICO IN VACANZA GIGI BUFFON E ILARIA D'AMICO IN VACANZA

 

La società è da tempo a corto di contanti (le perdite a livello consolidato del 2014 si aggirano intorno ai 15,4 milioni di euro) e le banche creditrici, con Unicredit in testa, chiedono una ristrutturazione del debito che ora tocca i 93 milioni. Sono mesi che la società tenta una moratoria sulle linee di credito ma con alterni successi. In ogni caso ora le banche chiedono quantomeno un nuovo piano di rilancio credibile, visto che il precedente ha avuto esito negativo. Le performance della società sono infatti ben al di sotto della media del mercato di riferimento.

 

Il cda di Zucchi ha già così conferito «gli opportuni poteri al presidente», Matteo Zucchi, per convocare un’assemblea straordinaria. Il problema però non è solo questo. Buffon, che ha già messo nell’azienda tessile 25 milioni, si era impegnato di coprire una precedente ricapitalizzazione. Ma lo ha fatto parzialmente visto che al saldo mancano ancora cinque milioni che doveva versare entro la fine dello scorso anno ma che non sono ancora arrivati nelle casse della Zucchi. Negli anni passati, per tentare il rilancio dopo l’accordo sulla ristrutturazione del debito del 2013, Zucchi ha già varato due aumenti di capitale. Il primo da 20,5 milioni, sottoscritto per 18 milioni da Buffon (a cui appunto mancano anora i 5 milioni).

LOGO ZUCCHI LOGO ZUCCHI

 

Il secondo, riservato al fondo Usa Gem, potrà portare in piccole tranche fino a 15 milioni nei prossimi 5 anni, a seconda delle esigenze finanziarie di Zucchi. Bisogna però capire le intenzioni del fondo statunitense alla luce dei nuovi risultati. Ma soprattutto cosa vuol fare Buffon della sua partecipazione. Il valore dell’investimento complessivo della sua GB Holding in Zucchi è passato nel giro di un anno da 35 milioni a circa la metà. Uscire adesso sarebbe un bagno di sangue ma non è detto che mettere mano al portafoglio sia la decisione più saggia, se non in presenza di un nuovo piano davvero solido.

 

 

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