BUSINESS - MILANO PEGGIORE IN EUROPA (-1,6%) SULLA SCIA DELLA CRISI POLITICA E DELLO SPREAD CHE RIALZA LA TESTA - ARRIVA LA SANZIONE DEL GOVERNO A TIM PER IL GOLDEN POWER: 74,3 MILIONI DI EURO (MENO DI QUANTO TEMESSE L’AZIENDA). DIETRO LA BATOSTA C’È LA GESTIONE DEI FRANCESI DI VIVENDI DEGLI ASSET COPERTI DA GOLDEN POWER

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TIM: GOVERNO IRROGA SANZIONE DA 74,3 MILIONI DI EURO

bollore de puyfontaine assemblea vivendi bollore de puyfontaine assemblea vivendi

 (ANSA) - Il Presidente del Consiglio dei Ministri, Paolo Gentiloni, su proposta del Ministro dello Sviluppo Economico, Carlo Calenda, ha adottato il dpcm per l’irrogazione della sanzione nei confronti di Tim spa, pari a 74.312.342,44 euro. La sanzione, prevista ai sensi dell’articolo 2 comma 4 del DL 15/3/2012 n. 21, è corrispondete all’1% del fatturato cumulato di Tim spa e Vivendi s.a. in relazione agli asset rilevanti nel settore telecomunicazioni.

 

 

MIB PEGGIORE IN EUROPA SU SCIA DI CRISI POLITICA

Maurizio Carta per Alliance News

 

Il Mib si aggiudica la maglia nera in Europa alla chiusura della seconda sessione settimanale, sulla scia delle notizie incerte che arrivano dal Quirinale circa la possibilità di nuove elezioni e dell'annuncio di Trump sul nucleare iraniano atteso in serata.

 

Il FTSE Mib ha terminato in ribasso dell'1,6% a quota 24.142,54. Lunedì il principale indice di Piazza Affari ha concluso la seduta in rialzo dello 0,9%.

 

amos genish amos genish

L'indice delle Mid-Cap lascia sul campo l'1,2% a quota 43.860,26, ribaltando la tendenza della giornata precedente quando ha chiuso con un positivo dello 0,7%. Lo Small Cap chiude in flessione dell'1,1% a 23.592,62 dopo aver concluso la sessione precedente in verde dello 0,7%. L'AIM lascia sul campo lo 0,2% a 9.352,95 rispetto alla chiusura di lunedì in positivo dello 0,1%.

 

In fondo al listino, maglia nera per Bper che chiude con un pesante rosso del 4,0% come del resto i competitor del settore bancario, protagonisti oggi di forti volumi nella vendite. Sono stati da poco rilasciati i risultati al 31 marzo 2018 che hanno registrato un utile netto pari a EUR251,0 milioni.

 

Segue ItalGas, che chiude sotto del 3,6%.

 

Male anche Brembo, che chiude giù del 3,5%. Finecobank termina la seduta in calo del 3,5%, nonostante gli ottimi dati trimestrali che hanno visto un buon aumento dell'utile. Ubi Banca perde ugualmente terreno dello stesso 3,5%. In rosso anche UniCredit che chiude sotto del 3,2%.

 

Remano in direzione positiva Moncler, che chiude in verde del 3,5%.

 

Su anche Prysmian, che termina la seduta meneghina con l'1,8%. Buzzi Unicem chiude guadagnando l'1,1%. Bene anche Luxottica, che termina gli scambi su dello 0,7%.

 

Spritz o Spread Spritz o Spread

In Europa, il CAC 40 francese ha chiuso sotto dello 0,2% mentre il DAX 30 tedesco ha terminato cedendo lo 0,3%.

 

Il FTSE 100 di Londra ha concluso la seduta poco sotto la parità, dopo la giornata di sosta di lunedì per via dell'Early May Bank Holiday.

 

Miglior performer della giornata all'ombra del Big Ben, è il titolo Shire che si posiziona in vetta a metà seduta, guadagnando il 4,1% dopo che la casa farmaceutica irlandese ha accettato all'unanimità di raccomandare agli azionisti di accettare un'offerta di acquisto da parte della giapponese Takeda Pharmaceuticals.

 

A New York, a metà seduta, il Dow Jones ed il Nasdaq sono in rosso dello 0,1% mentre lo S&P 500 sta cedendo lo 0,2%.

 

Sul fronte delle notizie economiche, a marzo la produzione industriale della Germania è cresciuta dell'1% su base mensile, invertendo il calo dell'1,7% di febbraio, come mostrato dai dati Destatis. La produzione era attesa in crescita dello 0,8%.

 

In un report separato, l'istitituto di statistica tedesco ha invece mostrato che le esportazioni sono aumentate dell'1,7% su base mensile, a differenza del calo del 3,1% di febbraio. Le importazioni sono scese dello 0,9% dopo il calo dell'1,4% di un mese fa. Gli economisti avevano previsto un aumento dell'1%. Di conseguenza, la bilancia commerciale tedesca ha registrato un surplus di EUR22 miliardi da EUR19,4 miliardi di febbraio.

 

SPREAD SPREAD

Nel mercato delle valute, alla chiusura delle Borse europee l'euro torna sotto il valore consolidato USD1,19, scambiando col dollaro a USD1,1857 contro USD1,1924 della seduta precedente mentre la sterlina vale USD1,3511 rispetto a USD1,3568 di lunedì.

 

Nelle commoditites, il brent si apprezza e vale USD73,96 al barile mentre lunedì era veniva quotato a USD70,50. Un'oncia d'oro ha un valore di USD1.307,80 da USD1.315,24 della chiusura precedente, non facendo deroghe al trend che vede il lingotto perdere ovviamente quando il dollaro si rafforza.

 

Per quanto riguarda il calendario economico di mercoledì, c'è attesa alle ore 0845 CET per la produzione industriale francese di marzo, mentre alle ore 0900 CET sarà rilasciata la produzione industriale dalla Spagna del mese di marzo. Alle ore 1000 CET dall'Italia arriveranno i dati dell'Istat sulle vendite al dettaglio.

 

Da oltreoceano attesi alle 1300 CET l'indice sulle richieste di mutui in Usa. Sempre dagli Stati Uniti, alle 1430 CET verraà pubblicatòo l'indice dei prezzi alla produzione e alle 1630 CET in uscita i dati relativi alle scorte di greggio.

 

Nel calendario societario di mercoledì, sono attesi i risultati trimestrali di BPM, Enel, Poste Italiane, UniCredit e Yoox.

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