CARTA CHE PERDE - MASTERCARD DOVRA’ PAGARE UNA MULTA DA 570 MILIONI: PER DUE ANNI HA OPERATO IN BARBA ALLE REGOLE COMUNITARIE E A SCAPITO DEI CITTADINI EUROPEI, ATTRAVERSO PRATICHE DI MERCATO SLEALI E ILLEGALI - LA MULTINAZIONALE AUMENTAVA ARTIFICIALMENTE I COSTI DEI PAGAMENTI CON CARTA…

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Emanuele Bonini per “la Stampa”

 

MASTERCARD MASTERCARD

Nessuna possibilità di tariffe interbancarie più basse, con oneri per commercianti e, alla fine, sul consumatore finale. Per circa due anni Mastercard ha operato in barba delle regole comunitarie e a scapito dei cittadini europei, attraverso pratiche di mercato sleali e illegali. Quello che è successo, sintetizza il commissario per la Concorrenza, Margrethe Vestager, è che dal 2013 al 2015 la multinazionale «aumentava artificialmente i costi dei pagamenti con carta». Una bravata che costerà al noto marchio di carte di credito 570 milioni di euro di multa, peraltro ridotta per buona condotta.

 

I diretti interessati hanno riconosciuto le furberie, e questo è valso loro una sconto del 10% sulla penalità finale. Significa un risparmio di 57 milioni di euro. Non poco. Ma ancora di più deve essere stato l' utile illecito avuto con le pratiche contrarie alla regole comunitarie. Uno dei criteri su cui vengono calcolate le multe, oltre gravità dell' infrazione e sua durata, è il valore dei profitti derivanti.

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La Commissione Ue si limita a ricordare che, dopo Visa, Mastercard è il secondo circuito di carte più grande nello Spazio economico europeo (Paesi Ue più Islanda, Liechtensten e Norvegia) in termini di emissioni e valore delle transazioni, grazie anche alle reti Cirrus e Maestro, dello stesso gruppo.

 

L'Antitrust comunitario ha punito le tariffe interbancarie di Mastercard. Si tratta dei costi che la banca dell' acquirente applica alla banca del commerciante quando autorizza una transazione con carta. La multinazionale statunitense obbligava gli istituti di credito dei consumatori ad applicare le tariffe interbancarie del Paese dove risiedeva il commerciante. Così facendo non si poteva beneficiare di quelle minori offerte dalla banca dell' acquirente situata in un altro Stato.

 

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Le tariffe interbancarie «vengono scaricate direttamente sul consumatore finale, attraverso un incremento dei prezzi e delle tariffe che rappresenta una tassa occulta e va a discapito della collettività», lamenta il presidente di Codacons Carlo Rienzi che contento per la decisione di Bruxelles, coglie l' occasione per chiedere di «abolire del tutto» siffatte tariffe, visto che nell' era del digitale «le transazioni elettroniche non comportano praticamente costi per le banche».

 

Regola vuole che si possa fare ricorso alla Corte di giustizia dell' Ue contro le decisioni dell' antitrust comunitario, ma Mastercard non lo presenterà . Perché ha ammesso ciò di cui era stata sospettata, e perché si tratta di storia antica. «Questa decisione - commenta la società - si riferisce a pratiche storiche, copre un periodo di tempo limitato di meno di due anni e non richiede alcuna modifica delle attuali pratiche commerciali».

 

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