UN CAVALLO DI TROIA CHIAMATO “ITALO” – GLI AMERICANI SI SONO COMPRATI I VAGONI DI MONTEZEMOLO & SOCI PER PUNTARE ALL’ALTA VELOCITA’ EUROPEA. PARTIRA’ NEL 2020 – AI DIPENDENTI GARANTITI TRATTAMENTI ECONOMICI COME QUELLI DELLA QUOTAZIONE – CATTANEO SI SCEGLIERA’ IL SUCCESSORE 

-

Condividi questo articolo


 

Rosario Dimito per il Messaggero

 

festa per i cinque anni di italo treno festa per i cinque anni di italo treno

«Tra le nostre principali preoccupazioni, mia e del presidente Luca di Montezemolo durante il negoziato con gli uomini di Gip, c'era anche l'esigenza di assicurare la continuità del management, dei dipendenti, del trend di crescita dei livelli occupazionali, cioè di far correre Italo lungo i binari da noi tracciati».

 

Dopo il cda-lampo che ha ritirato la domanda di ammissione in Borsa in relazione all'accettazione dell'offerta da 1.980 milioni di euro per la principale società ferroviaria privata italiana, ieri mattina l'ad Flavio Cattaneo ha riunito i principali manager della prima linea di Italo. Tornato alla guida da questa estate dopo la parentesi di 13 mesi come ad di Tim e il primo impegno al timone di Ntv (da febbraio 2015 a marzo 2016), il top manager assieme al presidente ha illustrato l'improvvisa svolta rispetto al cammino verso la quotazione. «Il fondo Gip ci ha garantito l'aumento delle retribuzioni e dei premi come se fossimo andati in Borsa perché legati a meccanismi incentivanti sulla creazione di valore», hanno spiegato Cattaneo e Montezemolo.

 

ITALO ITALO

Alle 23,30 di mercoledì 7 è stato firmato l'equity committment che sancisce la vendita del 100% a Global Infrastructure Partners, fondo americano con 40 miliardi di dotazione e partecipazioni in 6 società energetiche, 5 industriali e 5 attive nei servizi pubblici. In Europa ha effettuato acquisizioni in Germania e Spagna ed ha un'importante presenza nel Regno Unito.

 

Domenica 11 ci sarà il signing condizionato alle autorizzazioni dell'Antitrust europea che segnerà la fine dell'avventura pionieristica di Italo, nato con l'insegna di Ntv a dicembre 2006 su iniziativa di Montezemolo, Diego Della Valle, Gianni Punzo, Giuseppe Sciarrone con il sostegno di un pool di banche: Banca Imi (Intesa Sanpaolo), Mps, Banco Popolare e Bnl-Bnp. Va detto che le banche guidate da Imi hanno contribuito al successo attuale della ex Ntv da attribuire alle capacità di Cattaneo.

 

ITALO ITALO

«Gip non è un fondo di private equity, ma investe in infrastrutture», confida uno dei consulenti, «ha piani a 10 anni che non prevedono la quotazione in Borsa e che vengono portati avanti dal management delle società acquisite». Il fondo Usa è stato affiancato da Francesco Canzonieri di Mediobanca e dall'avvocato Stefano Sciolla, partner di Latham & Watkins. Cattaneo ha spiegato ai manager «di trasferire a tutto il personale la garanzia che non ci saranno cambiamenti».

 

Il direttore del personale incontrerà presto i sindacali confermando la crescita futura. Montezemolo aggiunge: «Sono convinto che il fondo farà crescere Italo, ha garantito che non caricheranno la società di debito ulteriore a quello esistente visto che l'acquisizione avviene tutto mediante equity».

 

UN PONTE VERSO L'EUROPA

BOMBASSEI MONTEZEMOLO PUNZO DELLA VALLE PRESENTANO ITALO NTV BOMBASSEI MONTEZEMOLO PUNZO DELLA VALLE PRESENTANO ITALO NTV

Il piano di Gip non è ancora completo, ma ci sono precise indicazioni della rotta. «Hanno una presenza in Spagna e Gran Bretagna», prosegue Cattaneo che ha spiegato questi concetti ai manager, «è perciò scontato che cercheranno di espandere negli altri paesi l'attività di Italo: la società italiana potrà diventare un ponte verso l'Europa».

 

D'altro canto, dal 2020 prende il via la liberalizzazione dell'Alta Velocità e Italo sotto le insegne americane proseguirà le strategie internazionali che già Cattaneo e Montezemolo avevano messo in cantiere, utilizzando lo slancio della quotazione in Borsa, interrotta bruscamente lunedì scorso quando ai soci e ai consiglieri è arrivata l'offerta binding da 1,9 miliardi.

 

MANAGER CONFERMATI

Tav Tav

«L'advisor Rothschild ha dimostrato al cda della società riunito mercoledì», spiega un banchiere del consorzio, «che a 1,5 miliardi più i dividendi dei prossimi due anni e la crescita prevista dal piano, il valore attualizzato sarebbe stato di circa 2 miliardi». «Ma l'offerta cash oggi di 1 miliardo 980 milioni è stata considerata irrinunciabile» prosegue Cattaneo, «io e Montezemolo ci siamo battuti per la quotazione: a parte l'aspetto economico, c'erano questioni industriali, di presenza, di crescita aziendale legata alle persone. Ci è stato opposto un ragionamento economico che ha determinato la vendita».

 

Chi guiderà Italo in futuro? «Vogliamo garantire la transizione», spiegano Cattaneo e Montezemolo, «Gip continua a chiederci di restare, e sicuramente confermeranno la prima linea». Cattaneo così conclude: «Se non dovessi restare io, mi hanno chiesto di suggerire il nome di un possibile amministratore delegato, di solito non utilizzano cacciatori di teste». Cattaneo farà quindi come Marco Tronchetti Provera in Pirelli nel 2019.

 

Condividi questo articolo

ultimi Dagoreport

DAGOREPORT - SULLA SCENA POLITICA, FITTA DI SCAPPATI DI CASA, MANCAVANO SOLO LORO: FASCINA E GALLIANI - L’ANTICO “CONDOR” DEL CAVALIERE È DIVENTATO LO CHAPERON POLITICO DELLA “VEDOVA INCONSOLABILE”, CON IL CONTORNO DEI SECOLARI AMICI DELLA BUONANIMA DI SILVIO, CONFALONIERI E DELL’UTRI - IN OGNI USCITA PUBBLICA, I DUE SONO INSEPARABILI. DEL RESTO, SI CONOSCONO, E BENE. LA SCALATA DELLA “MARIA GODETTI” CALABRO-NAPOLETANA ALL’INTERNO DELL’INNER CIRCLE BERLUSCONIANO AVVENNE GRAZIE A GALLIANI, ALL’EPOCA BOSS DEL MILAN - ORA È CHIARO CHE A TAJANI HA SEMPRE FREGATO POCO DI COSA COMBINA IL DUPLEX FASCINA-GALLIANI. FINO ALLO SCORSA SETTIMANA ALLORCHÉ È ESPLOSA FORZA ITALIA AL COMUNE DI MILANO, DIETRO LA QUALE CI SAREBBERO LE UNGHIE DELLA FASCINA, CHE HA MANTENUTO UN OTTIMO RAPPORTO CON MARINA, VEDI IL DUELLO CONTINUO CON IL FRATELLO PIER SILVIO CHE VUOLE FAR SLOGGIARE LA “VEDOVA INCONSOLABILE” DALLA COSTOSISSIMA MAGIONE DI ARCORE - VIDEO

FLASH! - A TORINO, PER IL DOPO PALENZONA ALLA PRESIDENZA DI CRT, SI STANNO SONDANDO LE ISTITUZIONI SUL NOME DI MICHELE VIETTI, MAGISTRATO EX-CSM, OGGI DISOCCUPATO. UN NOME CHE È GRADITO AL SINDACO DI TORINO, STEFANO LORUSSO, CHE NON HA MAI SOPPORTATO LA PRESENZA E SOPRATTUTTO LA DISUBBIDIENZA DI PALENZONA - A DAR VOCE ALLA CANDIDATURA DI VIETTI C'È LA DI LUI CONSORTE, CATERINA BIMA, CHE RICOPRE IL RUOLO DI VICE PRESIDENTE DI CRT ED È STATA TRA GLI OPPOSITORI DELLA GESTIONE PALENZONA...

DAGOREPORT - CONTINUA L’IMBROGLIO-SCHLEIN: ELLY RINCULA SUL NOME NEL SIMBOLO DANDO LA COLPA A BONACCINI (SIC!) E SI RIMANGIA ''CAPOLISTA OVUNQUE": LO SARA' SOLO AL CENTRO E NELLE ISOLE - ALLA DIREZIONE NAZIONALE DEL PD DI IERI LA SVALVOLATA MULTIGENDER HA PERSO LA MAGGIORANZA DEL PARTITO. I VENTI DI RIVOLTA INVESTONO TUTTE LE VARIE ANIME DEL PD - ELLY SI È RIMBOCCATA LA LAPIDE QUANDO HA DETTO: O IL MIO NOME NEL SIMBOLO O MI METTETE CAPOLISTA IN TUTTE LE CIRCOSCRIZIONI. DI TALE PROPOSTA, LA ZARINA DEL PD NE AVEVA PARLATO SOLO CON BONACCINI. IL PRESIDENTE DEL PD HA ACCONSENTITO IN CAMBIO DELLA CANDIDATURA NEL SUD DEL RAS DELLE PREFERENZE, RAFFAELE “LELLO” TOPO, FIGLIO DELL’AUTISTA DI GAVA, CHE OVVIAMENTE FA PARTE DELLA SUA CORRENTE (AH! I CACICCHI…) - ALLA FINE VICINO A SCHLEIN RESTANO SOLO IN DUE, IL MULTI-TRASFORMISTA ZINGAR-ELLY E FRANCESCO BOCCIA, IL VERO ARTEFICE DEL SISTEMA PUGLIA, GARANTE DI DECARO ED EMILIANO - ANCHE SE ALLE EUROPEE IL PD GALLEGGERA' AL 20%, SINESTR-ELLY DOVRA' FARE LE VALIGIE...

DAGOREPORT: 100 SCALFARI MENO UNO - NON È SOLTANTO TELE-MELONI A CENSURARE GLI SCRITTORI: C'E' ANCHE IL GRUPPO GEDI – IL LIBRO SUL CENTENARIO DI SCALFARI CURATO DA SIMONE VIOLA, NIPOTE DI EUGENIO, IN EDICOLA INSIEME A ‘’REPUBBLICA’’, SQUADERNA CENTO INTERVENTI DI ALTRETTANTI TESTIMONIAL, TRANNE QUELLO INNOCUO E DEL TUTTO PERSONALE DI GIOVANNI VALENTINI, EX DIRETTORE DELL’ESPRESSO - LE SUE CRITICHE, MANIFESTATE SUL "FATTO QUOTIDIANO" SULL’OPERAZIONE “STAMPUBBLICA” E POI NEL SUO LIBRO SULLA PRESA DI POSSESSO DEL GIORNALE DA PARTE DI ELKANN, GLI VALGONO L’OSTRACISMO E LA DAMNATIO MEMORIAE – IL TESTO CENSURATO…