A CERNOBBIO CI ANDAVANO SOLO I GURU - I GRILLINI DISERTANO IL FORUM AMBROSETTI: DOPO AVER DETTO SÌ A MITTAL SULL'ILVA, A DI MAIO MANCAVA SOLO UNA FOTO CON I POTERI (PRESUNTI) FORTI - LORO TANTO IL GOVERNO LO ALLISCIANO COMUNQUE, OGGI STREGATI DA SALVINI: NESSUNA CRITICA AI GIALLOVERDI, ANZI IL RISCHIO SPREAD È ''UN'IMMAGINAZIONE''

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1. I CINQUESTELLE EVITANO LA PLATEA DI CERNOBBIO

Ilario Lombardo per ''La Stampa''

 

MATTEO SALVINI CERNOBBIO MATTEO SALVINI CERNOBBIO

L' organizzazione del Forum Ambrosetti risponde con un sorriso di circostanza: «Il ministro Luigi Di Maio aveva dato disponibilità per domenica, poi all' ultimo ha disdetto. Al suo posto verrà il sottosegretario Stefano Buffagni». Un anno fa a Cernobbio, il salotto del potere economico e politico aveva aperto le porte al giovane deputato del M5S, non ancora leader dichiarato, in cerca di una vetrina e un accreditamento.

 

Oggi, dodici mesi dopo, Di Maio è al governo, ha un doppio ministero di peso, maneggia il futuro industriale e occupazionale del Paese, è parte fondante dell' establishment, quello nuovo nominato «del cambiamento», eppure qui, sul Lago di Como, non c' è. Non c' è lui e non ci sono nemmeno i ministri Alfonso Bonafede e Danilo Toninelli, entrambi «asteriscati», che in gergo vuol dire che avevano accettato l' invito, poi disdetto all' ultimo per impegni dati altrove.

MATTEO SALVINI CERNOBBIO MATTEO SALVINI CERNOBBIO

 

Non c' è il M5S che è al governo, insomma, a parte la ministra Elisabetta Trenta, figura tecnica che ha sposato il grillismo, e il presidente del Consiglio Giuseppe Conte che passerà da qui oggi pomeriggio in arrivo dalla Puglia.

«Non era il momento» fanno sapere dall' entourage di Di Maio ed è facile intuirne il motivo.

Il vicepremier grillino tra vertenze e grandi opere ha preferito evitare di farsi vedere sulle stesso terrazzo di chi lavora per Autostrade, Tav, il gasdotto Tap, le banche di investimento.

 

La Puglia che ha votato il M5S con cifre bulgare è in fiamme.

MATTEO SALVINI TONY BLAIR 1 MATTEO SALVINI TONY BLAIR 1

L' Ilva resta dov' è, nonostante le promesse di chiuderla. La Tap è confermata, tra i mille imbarazzi di grillini come la ministra del Sud Barbara Lezzi che sul suo smantellamento hanno costruito la propria autobiografia politica. Ecco perché non era il momento. Perché Di Maio ha grandi problemi in casa e un piazza che rumoreggia facilmente. In questa fase preferisce guardare ai lavoratori, sminare ogni tentazione di protesta o manifestazioni sindacali che a pochi mesi dall' insediamento sarebbero un danno all' immagine difficile da cancellare.

 

Come se fosse ancora all' opposizione, Di Maio ha fatto da eco alle ragioni degli sfollati di Genova, prima che il governatore Giovanni Toti gli ricordasse che lui oggi è il governo, e ha risolto la trattativa Ilva appena ricevuta la minaccia di sciopero.

Il capo politico del M5S ha fatto una scelta di campo, costretto anche dall' imprevedibilità dell' alleato Matteo Salvini.

 

Negli ultimi giorni il leghista ha infatti cercato di ricucire con il mondo imprenditoriale , pronto persino a scendere in piazza contro Di Maio e il decreto Dignità che irrigidisce le regole sul lavoro. In un gioco delle parti, i due alleati sembrano dividersi interlocutori e gruppi di interesse. La Lega torna a parlare alle aziende, alle piccole e medie imprese, pretende la flat tax subito per fatturati sotto i centomila euro, e si prende gli applausi del presidente di Confindustria Vincenzo Boccia.

 

conte di maio salvini conte di maio salvini

E infatti Salvini questa mattina sarà a Cernobbio, l' ospite più atteso, più del premier Conte, che nella folla di imprenditori, banchieri e capitani d' industria riuniti sul lago non sembra suscitare una grande curiosità. Di Maio ha preferito un altro Boccia, Francesco, deputato del Pd, ideatore della manifestazione Digithon, a Bisceglie, dove il ministro del Lavoro interverrà questa sera.

 

 

2. LA SCOMMESSA DEI POTERI FORTI: IL GOVERNO? DURERÀ A LUNGO

Camilla Conti per ''il Giornale''

 

I poteri forti riuniti al forum Ambrosetti di Cernobbio scommettono sulla lunga durata del governo gialloverde.

L' appuntamento di settembre sul lago di Como che come ogni anno suona il gong per la nuova stagione economica e finanziaria, si è aperto ieri con due defezioni importanti: quelli del ministro dello Sviluppo, Luigi Di Maio, e del suo collega ai Trasporti, Danilo Toninelli, che hanno dato forfait all' ultimo momento per altri impegni.

 

SALVINI DI MAIO SALVINI DI MAIO

In attesa del premier Giuseppe Conte e di Matteo Salvini, che arriveranno oggi sulla terrazza di Villa d' Este, e del ministro del Tesoro Giovanni Tria che domani chiuderà la tre giorni, a rappresentare l' esecutivo ieri dunque c' era solo il ministro degli Esteri, Enzo Moavero. Pur in assenza dei protagonisti, i temi al centro dell' agenda economica discussa dalla platea del forum sono lo spread, il debito pubblico e la manovra. Cosa si dice nella roccaforte dell' impresa e della finanza?

 

Se qualcuno si aspettava fuoco e fiamme dagli ex ieri ne sono sfilati molti, da Paolo Gentiloni a Pier Carlo Padoan, da Mario Monti a Angelino Alfano è rimasto deluso. Sulla prossima legge di bilancio Gentiloni si è limitato ad augurarsi che il governo abbia un atteggiamento più ragionevole e dimentichi la demagogia. Padoan ha preso tempo rimandando le valutazioni dopo i numeri dati dal suo successore , dopodichè discuteremo su quelli. Niente affondi nemmeno da banchieri e imprenditori.

 

Qualcuno non è proprio partecipato all' appuntamento dell' Ambrosetti, altri hanno preferito commentare l' intervista al Papa apparsa ieri mattina sul Sole 24 Ore piuttosto che fare battute su Di Maio o Salvini. Anche quelli solitamente più ciarlieri si raccomandano di tenere la penna in tasca e i registratori spenti limitandosi in ogni caso a commenti assai vaghi con i rispettivi addetti alle relazioni con la stampa impegnati a monitorare ossessivamente le uscite sui social network per evitare attacchi strumentali da parte dei supporters pentaleghisti.

spread btp bund spread btp bund

 

Segno che non solo ci si aspetta che il tandem Salvini-Di Maio governi ancora a lungo ma soprattutto che gli alfieri del governo sono addirittura temuti per le loro reazioni.

Questi non li puoi addomesticare, si lascia sfuggire in via riservata un imprenditore navigato. Facendoci notare anche che i cosiddetti capitani d' industria qui non si sono visti, mentre la sala delle conferenze dove si sono tenuti i seminari a porte chiuse, era piena di aziende pubbliche o partecipate dallo Stato, che devono mantenere poltrone e poteri, figuriamoci se attaccano i leghisti o i grillini.

 

Eppure il Forum è la prima occasione di confronto pubblico dopo la tragedia di Genova che ha travolto una big come Autostrade, controllata dai Benetton. E l' evento di Cernobbio si è aperto il giorno dopo l' accordo sull' Ilva, prima medaglia ostentata dal ministero dello Sviluppo.

 

Anche il presidente di Intesa Sanpaolo, Gian Maria Gros Pietro, che prima di diventare banchiere ha guidato la liquidazione dell' Iri, ha presieduto l' Eni e che nel 2002 era stato chiamato dai Benetton proprio a capo di Autostrade, dopo la privatizzazione, è stato cauto nelle dichiarazioni:

 

gian maria gros pietro beniamino gavio gian maria gros pietro beniamino gavio

Lo spread tra BTp e Bund è salito in maniera esagerata reagendo più a delle aspettative che ai dei fatti concreti ma ora l' aspettativa è che continui a scendere come avvenuto nel corso delle ultime giornate, ha detto ieri. Aggiungendo che, a suo avviso, il rischio e' stato più immaginato che reale". Ma ricordando comunque a Palazzo Chigi chi ha i cordoni della borsa dell' economia italiana: Noi contribuiamo, come banca, con 50 miliardi di finanziamenti a medio-lungo termine all' anno.

 

 

3. MANOVRA: SALVINI, RIDUZIONE FISCALE EVIDENTE PER PMI

 (ANSA) - "Stiamo incardinando una manovra economica che abbia una prima evidente riduzione fiscale, non per i grandi ma per i medi e piccoli. Un'inversione di tendenza che contiamo possa essere un volano per l'economia". Lo ha detto il ministro dell'Interno Matteo Salvini al Forum Ambrosetti di Cernobbio. "Stiamo incardinando una manovra economica che abbia una prima evidente riduzione fiscale - ha aggiunto -, non per i grandi ma per i medi e piccoli. Un'inversione di tendenza che contiamo possa essere un volano per l'economia".

gian maria gros pietro gian maria gros pietro

 

 

4. SALVINI, CERNOBBIO? HO IL DOVERE DI INCONTRARE TUTTI

 (ANSA) - "Quello che in questo momento è il primo partito in italiano ha dovere e piacere di parlare con tutti quindi vado volentieri nelle fabbriche e ospedali ma l'Italia cresce se crescono le aziende italiane e questo governo farà di tutto perché aziende italiane possano crescere e svilupparsi in Italia e mondo". Così il segretario della Lega e vicepremier Matteo Salvini ha risposto a una domanda sulla sua presenza al workshop Ambrosetti di Cernobbio dove non sono invece presenti ministri dei 5 stelle: è solo atteso domani il sottosegretario Stefano Buffagni. Sulla possibilità di incontrare gli industriali, "io - ha aggiunto - sono curioso e disponibile a ascoltare tutti. La Lega è nata in Lombardia, nella capitale italiana ed europea della libera impresa, io ascolto tutti coloro che non hanno pregiudizi".

 

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