COME FARE UNA MONTAGNA DI SOLDI CON WEB E TECNOLOGIA - APPLE E FACEBOOK AUMENTANO RICAVI E PROFITTI NEL TRIMESTRE E I TITOLI VOLANO - LA MELA MORSICATA VEDE UN'IMPENNATA DELLE VENDITE DI IPHONE, MA FRENANO GLI IPAD...

Apple nel trimestre ha venduto 43,7 milioni di iPhone contro attese di 38,45 milioni. Hanno invece deluso i tablet iPad: le vendite sono state di 16,35 milioni contro previsioni di 19,8 milioni - Le entrate pubblicitarie di Facebook, che rappresentano gran parte delle revenue, sono lievitate dell'82% a 2,27 miliardi...

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Marco Valsiania per ‘Il Sole 24 Ore'

Apple e Facebook si sono presentate all'appuntamento dei bilanci trimestrali superando di slancio le previsioni. I due grandi nomi dell'hi-tech e di internet, riportando aumenti sia dei profitti che del fatturato, hanno provato a restituire lustro al settore, allontanando lo spettro di bolle speculative e correzioni al ribasso.

Apple ha anche annunciato aumenti di buyback e dividendi e, a sorpresa, uno split azionario in ragione di sette a uno dal 9 giugno, mosse che tradizionalmente aiutano le prospettive dei titoli. Sull'onda dei conti nel dopo mercato le quotazioni sono subito scattate al rialzo: Apple ha guadagnato fino all'8% e Facebook il 2,7%.

APPLE VS GOOGLE VS FACEBOOKAPPLE VS GOOGLE VS FACEBOOK

Apple, per il suo secondo trimestre fiscale dell'anno, ha riportato utili in aumento del 7% a 10,2 miliardi, pari a 11,62 dollari per azione. Gli analisti prevedevano 10,18 dollari per azione. Il fatturato è salito del 4,6% a 45,6 miliardi, battendo i 43,53 miliardi attesi e evitando all'azienda il primo temuto declino nelle vendite trimestrali dal 2003. Apple nel trimestre ha venduto 43,7 milioni di iPhone contro attese di 38,45 milioni. Hanno invece deluso i tablet iPad: le vendite sono state di 16,35 milioni contro previsioni di 19,8 milioni.

L'azienda ha rafforzato di 30 miliardi il piano di riacquisto di titoli propri, portato a 90 miliardi, e alzato la cedola trimestrale dell'8% a 3,29 dollari per azione. «Siamo orgogliosi dei nostri risultati - ha detto il chief executive Tim Cook - Soprattutto delle robuste vendite di iPhone e di entrate record nei servizi». Cook ha aggiunto che l'azienda «è impaziente di introdurre nuovi prodotti», la vera scommessa strategica finora rinviata per dimostrare al mercato, entro l'anno come promesso, di non aver perso le capacità innovative.

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Facebook ha a sua volta battuto nettamente le aspettative. E il titolo del re dei social network si è così spinto al rialzo nonostante fosse già tra i migliori del settore da inizio anno, con guadagni del 15% (è però in calo del 12% dai picchi raggiunti a marzo). Facebook nel suo primo trimestre 2014 ha sollevato il sipario su profitti quasi triplicati a 642 milioni di dollari e su un fatturato aumentato del 72% a 2,50 miliardi. Depurati da voci straordinarie gli utili per azione sono stati di 34 centesimi contro i 24 attesi dagli analisti, che avevano anticipato anche un giro d'affari in aumento di un più modesto 60% a 2,36 miliardi.

Le entrate pubblicitarie, che rappresentano gran parte delle revenue, sono lievitate dell'82% a 2,27 miliardi, per il 59% derivate dal cruciale segmento dei gadget mobili, gli smartphone e tablet (rispetto al 30% dell'anno scorso). La schiera di utenti attivi quotidiani è cresciuta del 21% a 802 milioni e quella degli utenti attraverso gadget mobili del 43% a 609 milioni. Gli utenti mensili sono lievitati del 15% a 1,28 miliardi, con quelli via smartphone e tablet aumentati del 34% a 1,01 miliardi.

Tim Cook CEO della AppleTim Cook CEO della Apple LA SERIE DEGLI IPADLA SERIE DEGLI IPAD

«Il business è robusto e cresce - ha detto il fondatore e amministratore delegato Mark Zuckerberg - Abbiamo compiuto scommesse di lungo termine sul futuro». Negli ultimi mesi l'azienda ha fatto scattare acquisizioni per oltre 21 miliardi aggiudicandosi il servizo di instant messaging WhatsApp e le tecnologie di realtà virtuale di Oculus. Facebook ieri ha inoltre annunciato un cambio della guardia ai vertici: entro l'anno lascerà il direttore finanziario David Ebersman, tra i principali artefici del colossale e controverso Ipo del gruppo, sostituito da David Wehner, l'attuale vicedirettore di corporate finance.

 

 

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