IL CORRIERE DELLE BANCHE IMBAZOLITE: “IL BANCHIERE ITALIANO PIÙ REPUTATO QUANTO A TRASPARENZA NELLA COMUNICAZIONI FINANZIARIA? E’ VICTOR MASSIAH, IL CEO DI UBI BANCA”. BENE, BRAVO, BIS!

Ma Ubi Banca è la stessa banca finita sotto inchiesta della procura di Bergamo perché non si capisce chi comanda? L’inchiesta in cui è indagato anche Abramo Bazoli? Così, tanto per essere tutti più trasparenti…

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Dal Sole24Ore

 

1. TANGO BOND, L'ORA DEGLI EFFETTI COLLATERALI

Pare un colpo di fioretto. Ed è dell'Argentina. Sulla pedana, va ricordato, si fronteggiano Argentina e Stati Uniti con interessi contrapposti, ma con un gioco a somma negativa se Buenos Aires dovesse sprofondare in un altro default.

Cristina Fernandez de Kirchner Cristina Fernandez de Kirchner


Nell'interminabile lascito di polemiche, richieste, tribunali, obbligazionisti, che si perpetua dal 2001, l'ultimo capitolo è quello che scompagina i rapporti di forza. La Bank of New York Mellon ha chiesto al magistrato americano Thomas Griesa che si occupa del caso di chiarire la situazione poiché teme di essere vittima di cause avviate dai detentori di titoli che hanno accettato lo swap e che non possono incassare le cedole.


In una lettera al giudice Griesa di New York, gli avvocati della Bank of New York Mellon hanno chiesto che il magistrato stabilisca chiaramente le sue responsabilità in quanto "trustee" (agente di pagamento) dei titoli del debito argentino. Otto giorni fa, infatti, il governo di Buenos Aires ha depositato 539 milioni di dollari in due conti del Bank of New York Mellon presso la Banca Centrale argentina, per coprire il pagamento degli interessi del titolo Discount nella scadenza prevista, ossia entro il primo luglio, ma Griesa ha definito "illegale". E i possessori di bond potrebbero far causa. (R.D.R.)

 

PER EXPERT SYSTEM È TEMPO DI MTA

Una sede appena aperta in Silicon Valley e una nuovissima nel Regno Unito. Expert System - azienda attiva nel software semantico per la gestione delle informazioni - continua a rispettare gli obiettivi di crescita internazionale annunciati con l'Ipo dello scorso 18 febbraio. E ieri ha comunicato una nuovo presidio su un mercato come quello britannico, importante per settori come la finanza, l'energia e l'editoria.

Thomas-Griesa Thomas-Griesa

 

A non tenere il passo è invece il mercato che dopo un debutto con il botto (con un aumento superiore al 20% nella prima settimana di Borsa), ha lasciato nel dimenticatoio il titolo, che ora veleggia poco sopra ai livelli dell'Ipo (1,94 euro dopo il rally di ieri a +3,3%). Ma se un mercato "semplificato" come l'Aim non sempre premia, allora, con 41 milioni di capitalizzazione e un flottante oltre il 40%, sarebbe forse meglio guardare all'Mta. (G.Ve.)

 

 

DOPO IL KUWAIT ORA FSI GUARDA ALLA CINA

L'ingresso del fondo sovrano del Kuwait Kia con il 23% in Fsi Investimenti, holding di partecipazioni del Fondo Strategico Italiano, non è passata inosservata tra gli altri grandi veicoli d'investimento dell'area del Golfo Persico e del Far East. L'investimento da 500 milioni della Kuwait Investment Authority, il primo dei fondi sovrani a nascere nel 1982, potrebbe ora avere un effetto virtuoso e favorire l'ingresso nella compagine della società guidata da Maurizio Tamagnini di altri colossi finanziari, come è nei piani della stessa controllata della Cdp.

 

IGNAZIO VISCO IGNAZIO VISCO

Ma chi potrebbero essere i maggiori candidati a diventare nuovi soci della holding italiana? Al momento non ci sono trattative concrete, ma tra i nomi che circolano ci sono quello del cinese Cic (la China Investment Corporation ) e quello del fondo sovrano russo, con il quale è già stato stretto un accordo di coinvestimento. (C.Fe.)

 

BANCA MARCHE, SPACCA BUSSA A VISCO

Il silenzio su Banca Marche, tipico di ogni commissariamento, sul territorio si sta facendo assordante: sindacati reduci da uno sciopero di tre giorni, advisor alla ricerca di un acquirente che ancora non si trova, allarme crescente sui conti, con voci (non confermate) che arrivano a stimare intorno a 800 milioni l'ammontare dell'aumento di capitale che prima o poi si dovrà fare.

 

Di tutto questo si parlerà oggi pomeriggio a Roma in Via Nazionale, quando una delegazione della Regione Marche, guidata dal governatore Gian Mario Spacca incontrerà Ignazio Visco. In banca i commissari – che da inizio giugno sono diventati tre, visto che insieme a Giuseppe Feliziani e Federico Terrinoni è stato nominato Bruno Inzitari – stanno proseguendo nel lavoro di riordino (e valutando l'azione di responsabilità sui vertici passati), ma la politica è in allarme: «La situazione è più grave di quanto non immaginassimo», ha dichiarato pochi giorni fa Spacca. (Ma.Fe.)

 

HINES SI PREPARA A COLLOCARE LA UNICREDIT TOWER

Da “Il Corriere della Sera”

Banca Marche index Banca Marche index

(c.tur. ) Grandi manovre in cantiere per il fondo di real estate Porta Nuova-Garibaldi, il maggiore con i suoi 110 mila metri quadrati del business district di Milano dove svetta l’Unicredit tower, sede della banca guidata da Federico Ghizzoni.

 

Nei prossimi giorni verrà perfezionato il rifinanziamento del fondo per 450 milioni con la formula del club deal, già negoziato da Hines Italia, il braccio del gruppo immobiliare texano guidato dall’ad Mandredi Catella che della sgr è anche secondo socio con il 28,9%. Poi in autunno si sceglierà la squadra delle banche che, dopo un road show sulle piazze finanziarie, collocherà fino al 60% di Porta Nuova-Garibaldi il cui valore è stimabile attorno a un miliardo, debito incluso.

 

Non venderà il fondo sovrano del Qatar, intenzionato a restare nel ruolo di anchor investor con il suo 40%, che anzi potrebbe arrotondare. Usciranno invece UnipolSai (ha il 29% in via indiretta), il fondo pensione degli insegnanti newyorchesi Tiaa e lo sponsor del progetto Hines european assieme ai co-investitori Calpers, il fondo pensioni di General Motors, Omers e la banca tedesca Hsk.

MANFREDI CATELLA FOTO MANFREDI CATELLA FOTO

 

In pratica passerà di mano il 60% di Garibaldi, frazionato tra i nuovi investitori che rileveranno le quote in vendita, con la torre Unicredit e gli edifici a uso terziario e commerciale che ruotano attorno a piazza Gae Aulenti. Prima, come detto, verrà firmato il rifinanziamento per 450 milioni con un pool di banche che potrebbe includere Unicredit, Banca Imi, Bnl, SocGen e Bofa-Merrill Lynch, anche se i giochi non sono del tutto fatti. Con il nuovo prestito a cinque anni (da rimborsare in unica soluzione) e la cassa apportata da Qatar holding, il patrimonio del fondo Garibaldi salirà a circa 350 milioni mentre il debito scenderà sotto 600. Sul mercato finirà un fondo a reddito con rendimenti attorno al 5% annuo.

FII ESCE CON PROFITTO DALLA ARIOLI
(d.pol. ) Il contratto, con il passaggio delle azioni sarà firmato oggi a Milano presso lo studio del notaio Mario Notari. E segnerà la terza dismissione realizzata dal Fondo italiano di investimento (Fii) nel giro di poco più di un mese. A passare di mano è la Arioli di Gerenzano (Varese), il primo investimento realizzato da Fii dalla sua nascita.

EMIRO KUWAIT EMIRO KUWAIT

 

L’operazione segue a ruota la cessione delle quote in Megadyne ed Eco Eridania. L’imprenditore Carmelo Zocco, che controlla già il 60,1% dell’azienda meccanotessile, rileverà il 32,7% dal fondo guidato da Gabriele Cappellini, più le altre quote in mano a Varese investimenti. Il veicolo dedicato alle Pmi e promosso da Cdp, Abi, Confindustria e le maggiori banche del Paese uscirà con 8 milioni dopo averne investiti 5,7.

 

Arioli, dopo quattro anni di permanenza di Fii, ha in effetti cambiato volto. La società che produce macchine per il finissaggio dei tessuti pregiati è passata da 12 milioni di ricavi a un fatturato di 65 milioni atteso quest’anno. Frutto di acquisizioni, piccole o medie, che hanno permesso a Zocco l’accesso ai grandi clienti del tessile, per la maggior parte in Cina e India e di portare sopra il 95% la quota di giro d’affari all’estero. Sono finite nel carniere Arioli l’austriaca Mhm, la lombarda Brazzoli, la cinese Bratex e un nuovo stabilimento in India.

RECORDATI FESTEGGIA IN BORSA IL VIA LIBERA DELLA FDA AMERICANA AL CARBAGLU
(f.ch. ) Recordati festeggia in Borsa con un rialzo del 3,15% l’approvazione di un farmaco negli Stati Uniti. La Food and Drug Administration ha accolto la richiesta della controllata Orphan Europe di concedere la designazione di farmaco orfano (si chiamo così quei farmaci efficaci nel trattamento di alcune malattie che non vengono prodotti o immessi sul mercato a causa della domanda insufficiente a coprire i costi di produzione, ndr) a Carbaglu (acido carglumico) per l’utilizzo nel trattamento delle acidemie organiche, un gruppo di malattie che possono essere mortali. La designazione concede l’esclusività commerciale per sette anni dall’approvazione, crediti fiscali per compensare le spese di ricerca, la possibilità di richiedere finanziamenti e altri vantaggi economici.

I PIÙ TRASPARENTI? GRECO, GUERRA E MASSIAH
(c.tur. ) Il banchiere italiano più reputato quanto a trasparenza nella comunicazione finanziaria? E’ Victor Massiah, il ceo di Ubi Banca, stando alla classifica redatta da Extel che ha interpellato 16 mila operatori in tutto il mondo. Sempre in base alla qualità delle relazioni con analisti e investitori, Massiah si piazza al quarto posto tra i top banker europei e al terzo tra i ceo di tutte le società di Piazza Affari, dietro a Mario Greco (Generali) e Andrea Guerra (Luxottica).

VICTOR MASSIAH UBI BANCA VICTOR MASSIAH UBI BANCA GIOVANNI BAZOLI E ENRICO CUCCHIANI FOTO LAPRESSE GIOVANNI BAZOLI E ENRICO CUCCHIANI FOTO LAPRESSE

 

 

 

 

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