DAMMI 70 EURO, FACCIO UN SALTO A NEW YORK - LA NORWEGIAN AIRLINES REGINA DELLE LOW-COST SI AFFIDA A BRAD PITT PER LANCIARE I COLLEGAMENTI A BASSO PREZZO FRA EUROPA E AMERICA - BATTUTA RYANAIR - PARIGI DIVENTA L'HUB PER IL VECCHIO CONTINENTE -

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Andrea Tarquini per Affari&Finanza - la Repubblica

 

NORWEGIAN AIRLINES NORWEGIAN AIRLINES

«B envenuti a bordo. Tra poco decolleremo, tenete tranquilli accesi smartphone e tablets durante tutto il volo, godetevi il volo con noi, Norwegian». La voce gentile della graziosa hostess spesso thailandese o vietnamita ti accoglie, i sedili del reattore sono Recaro ultimo modello come su una Ferrari o su una Porsche. Il jet è un 737 new generation se voli in Europa, un futuristico 787 Dreamliner se è una tratta transatlantica o per l' Asia.

 

 

E adesso ecco l' offerta Europa-Nordamerica a prezzo minimo ma senza prestazioni minime. Siamo nel postmoderno aeroporto di Oslo-Gardermoen, il nuovissimo bireattore made in Usa accende le turboventole e si prepara al decollo. Dopo le hostess asiatiche, parla il biondo pilota scandinavo: «Benvenuti sul mio Boeing, vi porteremo puntuali a destinazione, grazie di averci scelto».

 

Siamo nel mondo di Norwegian. Un operatore low cost diverso dagli altri. Il suo rating, secondo i severi giudici di Sky-Trax, è quello di migliore compagnia aerea low cost del mondo per il lungo raggio e di airline europea low cost numero uno in generale. Ora si prepara a nuovi successi: da questa settimana voli da Londra a New York a 60 sterline, una settantina di euro, e altre offerte strepitose, reclamizzate da Brad Pitt che dice ammiccante: "Ragazze, sono di nuovo libero. Venite a New York con me". Norwegian batte sul tempo sul fronte del loe cost transcontinentale nientemeno che Ryanair. «Prevediamo un aumento di passeggeri del 55% in un anno», dice il Ceo Bjoern Kjos.

 

NORWEGIAN AIRLINES NORWEGIAN AIRLINES

La Norwegian Airlines, per essere chiari, non è il vettore di bandiera norvegese. Perché tre paesi scandinavi (Svezia, Norvegia, Danimarca), quindi tre dei cinque paesi della comunità nordica (gli altri due sono l' Islanda con due Airlines cioè Icelandair e Wow Air, e la Finlandia con Finnair) hanno un vettore comune, Sas Scandinavian Airlines.

 

Azienda di tutto rispetto e a partecipazione statale da quando fu fondata nel dopoguerra e fu la prima compagnia europea, con i gloriosi Douglas DC 4 allora al vertice dell' eccellenza, a offrire voli diretti Europa- Nordamerica. E Sas resta global player temibile, specie per il lungo raggio per Asia e Usa.

 

Gardermoen, il più grande degli aeroporti di Oslo, è la base principale ma non l' unica di Norwegian.

 

Hub stupendo, pieno di servizi e negozi, postmoderno in legno e acciaio inossidabile, aperto con ogni clima. E a soli 18 minuti dal centro della città dove re Harald e la regina Sonia passeggiano nei giardinetti del parco reale pubblico giocando coi bimbi (e innervosendo la scorta antiterrorismo) e dove ogni anno viene conferito il premio Nobel per la pace, grazie al Flytoget, il treno ad alta velocità norvegese.

 

La flotta è di circa 130 aerei, già più di Alitalia e abbastanza numerosa da impensierire Air France. Al momento sono tutti Boeing di età massima di 3,6 anni appena, ma potrà allargarsi a 249 jet in qualche anno con l' opzione d' acquisto sia dei nuovi 737 Maxx, cioè la versione lungo raggio dell' immortale Boeing 737, la "Golf del cielo", sia di Airbus 320Neo e 321 long range. Lufthansa, British, le compagnie arabe del Golfo, già sentono il fiato dei rossobianchi jet vichinghi sulla nuca.

PITT PITT

 

Gli hub usati dal vettore sono molti, diversificati tra basi per tutto l' anno e punti-scalo per i mesi delle ferie. Hub fissi: oltre a Oslo-Gardermoen, anche l' impeccabile Stoccolma- Arlanda, Copenhagen-Kastrup (il principale aeroporto scandinavo), Helsinki, e adesso Londra-Gatwick, scalo prediletto dai low cost di tutto il mondo. Per cui coincidenze ideali per chi vuol volare puntuale per ferie o affari spendendo il minimo e sperando nel massimo di qualità.

 

Una nuova base, per l' Europa meridionale, Norwegian l' ha aperta a Roma-Fiumicino, che raggiunge tutto l' anno come fa con Milano- Malpensa, con i suoi jet sempre eleganti, muso rosso e resto bianco. E spesso sul timone l' immagine di un grande della cultura scandinava, il musicista Edvard Grieg alla ballerina Sonja Henie, il drammaturgo Henrik Ibsen e tanti altri. Anche il dettaglio in scelte particolari nella livrea e nel design di colorazione dei Dreamliner e dei 737 fa stile e appeal.

 

RYANAIR EASYJET RYANAIR EASYJET

I segreti del risparmio e della gestione efficiente sono un mix complesso. I piloti, almeno quelli "storici", sono scandinavi, il personale di volo è asiatico e a contratto thailandese. Albergo e ogni spesa tutto pagato in Europa Nordamerica Sudamerica e altrove, residenza nella Bangkok capitale d' un regno il cui pil si basa sempre più su industria e servizi, ma comunque con retribuzioni- base ben più bassi di quelli nordeuropei. Molti aerei registrati EI, cioè Irlanda, come fa anche Alitalia, anziché LN, Norvegia, e così paghi, si dice, due terzi in meno di tasse. Non è finita: le banche norvegesi e scandinave hanno concesso coperture e crediti generosi a Norwegian per l' acquisto di aerei sempre nuovissimi.

 

Alti costi dunque, ma rating più che buono. E un dettaglio significativo: in alcuni scali europei, presto anche in Italia, per i voli negli Usa Norwegian offre il pre-clearing americano. In altre parole il controllo di passaporto visto e controllo sicurezza degli States avviene nell' aeroporto europeo dove t' imbarchi su un Dreamliner norvegese, quindi quando atterri negli Usa ti risparmi code e controlli, scendi, ritiri il bagaglio e in bus, Subway o taxi vai veloce nella città dei tuoi sogni o dei tuoi appuntamenti d' affari.

michael o leary michael o leary

Qua e là scioperi dei piloti decisi a non farsi declassare da livelli retributivi scandinavi a stipendi irlandesi hanno creato problemi, poi lo spirito nordico del compromesso ha vinto. A favore dei piloti: la compagnia ha fatto marcia indietro.

 

Ne è valsa la pena. L' anno scorso (2016) Norwegian ha avuto un aumento di traffico e passeggeri senza precedenti, raggiungendo quasi 30 milioni di passeggeri, cioè 3,6 milioni in più rispetto all' anno precedente, e un 'load factor' dell' 88 per cento. C' è riuscita anche lanciando 34 nuovi collegamenti soprattutto verso gli Stati Uniti, dove i Dreamliner rossobianchi atterrano a New York e in ben altre sei destinazioni, verso la Spagna e il Regno Unito, mete di vacanza per i cittadini di Scandinavia e Centroeuropa oppure di scalo per voli verso ferie ancor più calde e lontane. Da dove è nato il successo, vi chiederete? Per caso.

 

La compagnia dei jet rosso bianchi nacque come Norwegian Air Shuttle, per pochi collegamenti regionali. Ereditati nel 1993 dalla Braathens, compagnia locale norvegese fallita. Pian piano Norwegian è cresciuta offrendo voli low cost prima in Norvegia, poi in Scandinavia, poi altrove in Europa. E adesso nel resto del mondo. Come dire? Ai tempi di Charles de Gaulle i francesi scandivano 'impossible n' est pas français', oggi vale il motto 'impossible n' est pas scandinave'. Questione di creatività e talento, così è il Grande Nord.

BJORN KJOS BJORN KJOS

 

 

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