LA DIFFICILE EREDITA’ DI RUPERT - JAMES MURDOCH BOCCIATO DAGLI AZIONISTI “INDIPENDENTI” - NON LO VOGLIONO ALLA PRESIDENZA DI SKY - E NON SOLO PER LA STORIA DELLE INTERCETTAZIONI ILLEGALI, ANCHE PER UN POSSIBILE CONFLITTO D’INTERESSI CON “21 CENTURY FOX” -

Condividi questo articolo


 

Maria Teresa Cometto per il “Corriere Economia - Corriere della Sera”

 

James Murdoch ci riprova. Ma il suo ritorno sulla piazza londinese ha suscitato la fiera opposizione di importanti investitori istituzionali che hanno votato contro la sua nomina a presidente di Sky, l' operatore di pay tv britannico attivo anche in Italia.

 

JAMES MURDOCH JAMES MURDOCH

A condurre l' attacco contro il figlio di Rupert Murdoch è stato il più grande gruppo mutualistico di assicurazioni e investimenti del Regno Unito, il Royal London group, azionista di Sky: ha fatto appello per bocciare James Murdoch come presidente per il potenziale conflitto d' interessi con la sua altra carica, quella di amministratore delegato (ceo) di 21st Century Fox, la divisione del gruppo Murdoch impegnata nel business televisivo e cinematografico e padrona del 39,14% delle azioni Sky.

 

RUMORS

 

news of the world news of the world

Oltre il 50% degli azionisti indipendenti di Sky ha seguito la raccomandazione di Royal London, non solo perché è ancora fresca la memoria dello scandalo scoppiato nel 2011 per le intercettazioni illegali delle telefonate fatte da News of the world , il tabloid londinese pubblicato da News International del gruppo Murdoch. James era presidente sia di News International sia di Sky e fu costretto a dimettersi da entrambe le cariche e a trasferirsi in America per rifarsi un' immagine, mentre il padre chiedeva ufficialmente scusa al pubblico e alle autorità inglesi.

 

Ora il timore di Royal London e degli altri azionisti è che Murdoch riprovi a conquistare l' intero controllo di Sky: aveva infatti lanciato un' offerta pubblica d' acquisto nel 2011 per oltre 8 miliardi di sterline, abbandonata dopo lo scoppio dello scandalo. Ma nella City circolano voci su un nuovo tentativo di scalata: con le azioni di Sky crollate del 20% dai massimi dell' anno scorso e la sterlina debole dopo la Brexit, secondo gli analisti questo sarebbe un buon momento per Fox.

FOX NEWS CONTRO OBAMA FOX NEWS CONTRO OBAMA

 

«Se Fox facesse un' offerta d' acquisto di Sky, gli investitori avrebbero bisogno di un forte presidente indipendente per proteggere gli azionisti di minoranza e negoziare il miglior prezzo possibile», aveva argomentato Royal London. Grazie all' astensione di quasi la metà degli azionisti di minoranza e al voto di Fox, James Murdoch ce l' ha fatta comunque a ritornare sulla poltrona di presidente di Sky.

 

GIOIELLI DI FAMIGLIA

 

Non sarà facile, però, riconquistare la fiducia del pubblico inglese, mentre James Murdoch è alle prese anche con la gestione di Fox, la società nata a metà 2013 dalla scissione del gruppo Murdoch in due, di cui è il ceo dal luglio 2015 (l' altra è NewsCorp, l' editore di varie testate compreso il Wall Street J ournal ).

 

LACHLAN MURDOCH jpeg LACHLAN MURDOCH jpeg

La gallina dalle uova d' oro di Fox è il canale americano di sole news creato 20 anni fa da Roger Ailes - l' amico di Rupert Murdoch ed ex consulente di presidenti repubblicani da Nixon a Bush padre - dedicato al pubblico conservatore non soddisfatto da Cnn e Msnbc. Fox News ha poi battuto Cnn ed è diventata la numero uno di tutti i canali di sole notizie negli Usa: insieme alla sorella Fox Business, l' anno scorso ha generato 900 milioni di dollari di pubblicità e un fatturato totale di 2,5 miliardi, secondo la società di analisi dei media Snl Kagan.

 

Kathryn Hufschmid Kathryn Hufschmid

Ma Ailes ha dovuto dimettersi lo scorso luglio, dopo essere stato accusato da diverse giornaliste di averle molestate (ora è consulente mediatico del candidato presidente Donald Trump). E a spingerlo verso l' uscita è stato proprio James, che insieme al fratello Lachlan - co-presidente operativo di Fox - da tempo non sopportava la presenza ingombrante di Ailes.

 

È stato il primo grande atto di indipendenza di James dal padre, ha commentato Michael Wolff, biografo di Rupert Murdoch. Il suo problema adesso è capire se e quanto può distanziarsi dall' impostazione politica conservatrice di Fox News, senza alienare i suoi fan.

 

Il figlio 43enne di Rupert ha infatti una visione molto diversa del mondo rispetto a quella del genitore. Da giovane era considerato un ribelle: pubblicava riviste underground mentre studiava ad Harvard, poi ha abbandonato la prestigiosa università senza laurearsi per fondare una casa discografica hip-hop; è un sostenitore del global warming ed è impegnato nelle cause ambientaliste insieme alla moglie Kathryn Hufschmid.

 

VICE MEDIA VICE MEDIA

Come manager, c' è chi lo critica perché troppo aziendalista, abituato a «parlare» attraverso le slide di Power point, considerate arabo dai creativi di Hollywood. Ma James Murdoch è anche apprezzato per la sua comprensione del nuovo mondo digitale con cui Fox deve confrontarsi: è stato lui a caldeggiare, nel 2013, l' investimento di 70 milioni di dollari di Fox per comprare il 5% di Vice media, la Cnn dei giovani, di cui è diventato uno dei consiglieri.

 

Nell' ultimo anno fatturato e profitti del gruppo Fox sono calati, a causa di una serie di insuccessi dei film e della concorrenza dei nuovi media. Non è chiaro se l' eventuale conquista di Sky possa aiutare a invertire la rotta o rivelarsi invece un nuovo passo falso dell' erede Murdoch.

 

Condividi questo articolo

ultimi Dagoreport

DAGOREPORT – JOE BIDEN VUOLE CHE GIORGIA MELONI METTA ALL’ORDINE DEL GIORNO DEL G7 L’USO DEI BENI RUSSI CONGELATI. PER CONVINCERE LA DUCETTA HA SPEDITO A ROMA LA SUA FEDELISSIMA, GINA RAIMONDO, SEGRETARIO AL COMMERCIO – GLI AMERICANI PRETENDONO DALL’EUROPA UN'ASSUNZIONE DI RESPONSABILITÀ DOPO TUTTI I MILIARDI CHE WASHINGTON HA POMPATO A ZELENSKY. MA METTERE MANO AI BENI RUSSI È UN ENORME RISCHIO PER L’UNIONE EUROPEA: POTREBBE SPINGERE ALTRI PAESI (CINA E INDIA SU TUTTI) A RIPENSARE AI LORO INVESTIMENTI NEL VECCHIO CONTINENTE…

DAGOREPORT – PARTITI ITALIANI, PERACOTTARI D'EUROPA - L’ASTENSIONE “COLLETTIVA” SUL PATTO DI STABILITÀ È STATA DETTATA SOLO DALLA PAURA DI PERDERE CONSENSI IL 9 GIUGNO - SE LA MELONA, DOPO IL VOTO, PUNTA A IMPUGNARE UN PATTO CHE E' UN CAPPIO AL COLLO DEL SUO GOVERNO, IL PD DOVEVA COPRIRSI DAL VOTO CONTRARIO DEI 5STELLE – LA DUCETTA CONTINUA IL SUO GIOCO DELLE TRE CARTE PER CONQUISTARE UN POSTO AL SOLE A BRUXELLES. MA TRA I CONSERVATORI EUROPEI STA MONTANDO LA FRONDA PER IL CAMALEONTISMO DI "IO SO' GIORGIA", VEDI LA MANCATA DESIGNAZIONE DI UN CANDIDATO ECR ALLA COMMISSIONE (TANTO PER TENERSI LE MANINE LIBERE) – L’INCAZZATURA DI DOMBROVSKIS CON GENTILONI PER L'ASTENSIONE DEL PD (DITEGLI CHE ELLY VOLEVA VOTARE CONTRO IL PATTO)…