DIGITALE TERRESTRE, ADDIO - IL 90% DEI TELEVISORI IN ITALIA ANDRANNO SOSTITUITI PER IL PASSAGGIO AL NUOVO SISTEMA DVB-T2 - LO “SWITCH OFF” È STATO INSERITO NELLA MANOVRA FINANZIARIA VARATA DAL GOVERNO E SARA’ OPERATIVO DAL PRIMO GENNAIO 2020

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Da Ecodibergamo.it

 

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Lo spegnimento entro il 2022 delle attuali trasmissioni digitali terresti e lo switch off (passaggio) al DVB-T2 si appresta a diventare legge. Nel testo della Finanziaria 2018 trapelato in queste ore, è stato inserito un lunghissimo articolo, il n. 89, intitolato «Uso efficiente dello spettro e transizione alla tecnologia SG».

 

Lo spegnimento delle trasmissioni DVB-T attuali è motivato dalla restrizione delle risorse frequenziali destinate alle trasmissioni TV a causa della cessione al 5G della banda 700, questa (e solo questa) stabilita dall’Europa.

 

Rai CAUSA GOVERNO AGCOM Rai CAUSA GOVERNO AGCOM

Il processo operativo inizierà il 1 gennaio del 2020 e terminerà entro e non oltre la scadenza tassativa del 30 giugno 2022, un periodo di due anni e mezzo molto più corto dello switch off dell’analogico per il quale furono necessari 6 anni.

 

Come per il passaggio dall’analogico al digitale, il processo di passaggio al DVB-T2 non sarà all’unisono su tutto il territorio nazionale ma avverrà in modo parcellizzato per zona geografica, secondo un piano da stabilirsi a cura dell’AGCOM (il codiddetto PNAF, Piano Nazionale Assegnazione Frequenze) entro il 31 maggio dell’anno prossimo.

 

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Il passaggio dovrebbe comportare, anzi comporterà sicuramente anche una migrazione all’HEVC (anche se la legge non cita mai il codec ma solo la modalità trasmissiva DVB-T2), il che renderebbe le trasmissioni compatibili praticamente solo con i TV venduti da quest’anno in poi, salvo poche eccezioni.

 

I primi canali che lasceranno le vecchie frequenze per passare alla nuova assegnazione del Piano Nazionale saranno soggette di fatto a una “sparizione” da un gran numero di case. Innanzitutto da quelle degli utenti che ancora non avranno deciso di cambiare TV con un modello di nuova generazione o che non avranno affiancato un decoder al vecchio TV.

 

DVB T2 DVB T2

Ma non bisogna sottovalutare, per esempio nei condomini e per tutti gli impianti canalizzati, anche la necessità di riconfigurare la centrale di antenna per filtrare correttamente i canali che diventeranno attivi, diversi da quelli precedenti.

 

A questo proposito, val la pena di ricordare il cambio di frequenze messo in pista da La7 nell’estate 2016 che aveva portato praticamente a una specie di “oscuramento” generalizzato dell’emittente da moltissimi impianti condominiali, fino al necessario intervento di riconfigurazione da parte dell’antennista.

 

CANALI TV CANALI TV

La difficoltà ora è che i cambi non riguarderanno un canale ma tutti e non saranno neppure tutti all’unisono; quindi è facile prevedere grandi disagi per gli utenti, anche per coloro che avranno adeguato il proprio TV, e la necessità di interventi probabilmente ripetuti da parte degli antennisti. Ammesso che questi, chiamati all’unisono da così tanti clienti, riescano a rispondere in maniera tempestiva a tutte le richieste.

 

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