DOPO LE BANCHE CENTRALI LE BORSE SPINGONO ANCORA (MILANO +1,5%) - L’ASIA RECUPERA LE PERDITE DELLA SETTIMANA - PER FIAT DUE MESI IN CALO NELLE VENDITE: -9,9% E -7,6% - I DIECI GIORNI DECISIVI DI BPM - BLACKBERRY: CROLLANO GLI UTILI NEL SECONDO TRIMESTRE (-58%) - LA SCELTA BRASILIANA DI TELECOM - I CINESI LANCIANO LA BERLINA ELETTRICA - I SETTE SOCI CINESI DI UNICREDIT – SCARONI TRIPOLINO…

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1. BORSA: ASIA IN RIALZO, RECUPERA PERDITE SETTIMANA...
(ANSA)
- La decisione delle banche centrali europee di sostenere il sistema finanziario dell'area euro riporta la calma anche sulle piazze asiatiche che, con il rialzo di oggi, recuperano le perdite della settimana. L'attenzione è ora puntata sull'incontro, in agenda sabato tra il segretario del Tesoro americano Timothy Geithner e suoi omologhi della Ue per coordinare gli sforzi europei e impedire che la crisi del debito faccia deragliare la ripresa globale. Secondo gli analisti il rimbalzo però è temporaneo e di breve termine.

Giuseppe Guzzetti Presidente AcriGiuseppe Guzzetti Presidente Acri

Scendono le quotazioni dell'oro e salgono invece petrolio e rame. BHP Billiton guadagna l'1,6%, Rio Tinto Group, il 2,7% e Jiangxi Copper il 3,6 per cento a Hong Kong. Tokyo Electric Power è sceso del 5,9 per cento.

Tra i titoli da segnalare Samsung Electronics, che dipende Europa per il 20 per cento delle vendite, ha fatto un balzo del 3,5 per cento a Seoul. Mitsubishi UFJ Financial Group, il più grande finanziatore del Giappone, è salito del 4,6% a Tokyo. Canon Inc., che dipende dalla capacità dell'Europa per circa un terzo delle vendite, ha guadagnato il 4,3 per cento a Tokyo.

Di seguito, gli indici dei titoli guida delle principali Borse di Asia e Pacifico: - Tokyo +2,25% - Hong Kong +1,52% (seduta in corso) - Shanghai +0,09% (seduta in corso) - Taiwan +2,60% - Seul +3,72% - Sidney +1,91% - Singapore +0,97% (seduta in corso) - Mumbai +0,58% (seduta in corso) - Bangkok +0,36% - Giakarta +0,95% (seduta in corso)

2. BORSA: EUROPA IN RIALZO CON BANCHE, MILANO +1,5%...
(ANSA)
- Avvio in rialzo per le Borse in Europa, che rafforzando il rally della vigilia. Tra i settori in evidenza ancora le banche e le assicurazioni, le auto e le materie prime. Di seguito, gli indici dei titoli guida delle principali Borse europee: - Londra +0,55% - Parigi +0,23% - Francoforte +1% - Madrid +0,44% - Milano +1,51% - Amsterdam +0,56% - Stoccolma +0,52% - Zurigo +0,53%

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3. MORNING NOTE: ECONOMIA E FINANZA DAI GIORNALI...
Radiocor
- CRISI: azione coordinata di 5 banche centrali per garantire liquidita' in dollari, volano le Borse (dai giornali);

MANOVRA: Marcegaglia, il governo agisca sullo sviluppo (dai giornali); CsC, Italia verso la crescita zero nel 2012 (dai giornali); Sacconi nessuna riforma in vista per l'articolo 8 (dai giornali); Governo studia ipotesi scambio immobili-grandi opere (Il Sole 24 Ore, pag. 13).

FIAT: per il Tribunale di Torino e' legittimo il contratto di Pomigliano ma la Fiom prepara il ricorso (dai giornali); Marchionne e i sindacati della Crysler ai ferri corti, niente accordo sulle retribuzioni (dai giornali)

ACEA: Caltagirone investe al 12 milioni e sale al 16% (dai giornali)

A2A: il 23 settembre il vertice tra Romani e Proglio (dai giornali)

FINMECCANICA: su AnsaldoBreda spunta l'interesse di Alstom (Il Sole 24 ore, pag. 39)

TELECOM: aumento di capitale da 7-800 milioni per la controllata brasiliana Tim Partecipacoes (Il Sole 24 Ore, pag. 43)

UNICREDIT: Abu Dhabi al 5,5% (Corriere della Sera, pag. 45)

4. MORNING NOTE: L'AGENDA DI VENERDI' 16 SETTEMBRE...
Radiocor
- Milano: incontro organizzato da Fondazione Cariplo e Agropolis fondation in occasione di 'First', accordo italo-francese per rilanciare l'agricoltura, asset importante per l'economia del paese. Partecipa, tra gli altri, Giuseppe Guzzetti, presidente di Fondazione Cariplo.

BERNABEBERNABE

Milano: conferenza stampa 'Superflash. Intesa Sanpaolo e i giovani. Un nuovo modo di vivere la banca'. Partecipano, tra gli altri, Corrado Passera, ceo Intesa Sanpaolo; Marco Morelli, d.g. vicario Intesa Sanpaolo.

Santa Margherita Ligure (Ge): 'Scenari Immobiliari 2012' forum di previsioni e strategie. Alle ore 11,00 presentazione del Rapporto 'Outlook 2012. Segue la premiazione 'Re Innovation Lady 2011', in collaborazione con Arel. Termina domani.

Wroclaw (Polonia): giornata conclusiva di Eurofi Financial Forum 2011. Partecipa, tra gli altri, Mario Draghi, governatore Banca d'Italia.

Polonia: riunione dei ministri dell'Economia e delle Finanze dell'Unione Europea (Ecofin informale). Partecipa, tra gli altri, Giulio Tremonti, ministro dell'Economia.

Auto: Acea presenta i dati relativi ai mesi di luglio e agosto sulle immatricolazioni di autovetture in Europa.

Roma: si riunisce il Comitato Centrale della Uil con il segretario generale, Luigi Angeletti

5. BILANCIA COMMERCIALE: ISTAT, +1,4 MLD A LUGLIO, -20,7 MLD IN 7 MESI...
Radiocor
- La bilancia commerciale a luglio registra un avanzo di 1,4 miliardi (1,6 a luglio 2010), mentre in sette mesi il deficit sale a 20,7 mili ardi (13,8 nel 2010). Lo comunica l'Istat, aggiungendo che la bilancia con i Paesi Ue registra un avanzo di 1,77 miliardi a luglio e un deficit di 2,524 miliardi in sette mesi, mentre quella con i Paesi extra Ue rispettivamente un deficit di 335 milioni e di 18,135 miliardi.

6. AUTO EUROPA: -1,9% IMMATRICOLAZIONI LUGLIO, +7,8% IN AGOSTO...
Radiocor
- In Europa (Ue27+Efta) le immatricolazioni di nuove auto sono calate dell'1,9% annuo in luglio ma sono cresciute del 7,8% in agosto. Lo rende noto l'Acea, precisando che il dato dei primi otto mesi mostra un calo dell'1,1%. Per il gruppo Fiat due mesi in rosso: in luglio -9,9% e in agosto -7,6%, per quote di mercato in discesa al 7,4% (dall'8,3%) e al 7,3% (dall'8,2%).

Franco DebenedettiFranco Debenedetti

7. RIM (BLACKBERRY): CROLLANO GLI UTILI NEL SECONDO TRIMESTRE (-58%)...
Radiocor
- Sotto pressione dai rivali - tra cui l'iPhone della Apple - e a causa delle deludenti vendite del suo tablet Playbook, i profitti del gruppo canadese Research In Motion (Rim), produttore del BlackBerry, sono crollati. Nel trimestre terminato lo scorso 27 agosto, Rim ha registrato un utile netto di 329 milioni di dollari, o 63 centesimi per azione, in calo del 58% rispetto allo stesso periodo dell'anno scorso quando gli utili erano pari a 797 milioni di dollari, o 1,46 dollari per azione. I ricavi sono scesi del 10% rispetto allo stesso periodo dell'anno scorso a 4,17 miliardi di dollari. Gli analisti attendevano profitti per 87 centesimi per azione su un fatturato di 4,47 miliardi di dollari.

8. LA SCELTA BRASILIANA...
Sara Bennewitz per "la Repubblica"
- La scelta di Telecom di finanziare attraverso un aumento di capitale l´acquisto di Aes Atimus piace al mercato per tre motivi. Il debito complessivo del gruppo italiano sale meno rispetto all´apporto dei margini della neo acquisita carioca, che sarà consolidata. Un terzo dell´operazione (o anche di più se ci saranno richieste record) verrà pagato dai piccoli azionisti di Tim Partecipaçoes.

In questo modo il secondo operatore brasiliano non si appesantisce di debiti e potrà fare piccole acquisizioni o grandi operazioni carta contro carta, dato che Telecom resta salda al 66%. Inoltre sono previste nuove uscite, perché anche il Brasile prima o poi dovrà mettere all´asta le frequenze di quarta generazione per collegarsi al web in mobilità. I clienti crescono, l´etere si satura e cablare l´Amazzonia non è possibile.

9. I CINESI LANCIANO LA BERLINA ELETTRICA IL PREZZO È GIUSTO?
Angelo Aquaro per "la Repubblica"
- Il Dragone cinese si fa largo in America a colpi di Coda. Il debutto è di quelli che rischiano di fare storia: la Coda è la prima automobile made in China a finire sul mercato americano. E per di più è elettrica. Due annunci in uno che sarebbero presagi di un futuro infausto per le grandi di Detroit che da sempre hanno temuto lo sbarco delle economicissime cinesi.

MASSIMO PONZELLINIMASSIMO PONZELLINI

Ma forse non è il caso di gridare già all´invasione. Perché la Coda non è per niente economica: è una lussuosa berlina dal prezzo che sfiora i 50 mila dollari. Cioè 5 mila dollari in più della Chevrolet Volt e quasi 10mila in più della Nissan Leaf: i due gioiellini di un mercato per la verità ancora in fasce. Eppure i cinesi sono fiduciosi: il prezzo maggiorato varrebbe bene leperformance della vettura che sarebbero superiori a quelle delleconcorrenti e quindi più appetibili per il consumatore americano.

Proprio la spartanità e la qualità inferiore dei modelli cinesi avrebbero finora impedito l´invasione delle cinesi in America: anche se andrebbe detto che il boom del mercato interno non ha certo spinto Pechino a cercare nuovi sbocchi oltreoceano.

Resta da chiedersi se l´America sia davvero pronta ad accomodarsi davanti a un volante made in China. Ma i cinesi hanno pensato anche a questo. Non è un caso - ricorda proprio un giornale che si chiama Usa Today - che l´automobilesia assemblata sì in Cina, ma progettata in America. Con la sua particolarissima batteria elettrica che viene montata a Benicia,California. Se la Coda insomma arriva dalla Cina, la testa resta negli States: ma per quanto ancora?

10. I DIECI GIORNI DECISIVI DI BPM...
Mo. D. per "Il Sole 24 Ore"
- Il duale sembrava la panacea di tutti i mali di Bpm, invece non è proprio così. Solo martedì scorso il cda ha dato mandato ai vertici di mettere a punto il progetto per l'adozione del sistema duale, che prevede un consiglio di sorveglianza e uno di gestione.

Immediata la critica dell'ex consigliere Franco Debenedetti, dimessosi in giugno per protesta a seguito della bocciatura dell'assemblea dei soci della proposta di aumento delle deleghe. Ora Debenedetti lancia la provocazione: la vera riforma sarebbe una Bpm Spa.

Ma se Debenedetti è solo una voce esterna, ora il dissenso non manca all'interno del cda. Significativa la richiesta di sei consiglieri di convocare un board straordinario per esaminare una proposta alternativa al duale e soprattutto tesa a svincolare la gestione del personale dall'influenza dei sindacati.

Mercoledì prossimo, alla riunione del board, è atteso un confronto acceso. Certo i sindacati hanno dalla loro la maggioranza del consiglio (10 su 18), ma una spaccatura sul tema governance sarebbe controproducente alla vigilia di un aumento di capitale importante e con il faro di Banca d'Italia sull'istituto. Il puzzle per il presidente Massimo Ponzellini si complica. Chissà se anche di questo avrà parlato ieri nell'incontro con il premier Silvio Berlusconi.

FacebookFacebook

11. SE FACEBOOK NON DÀ L'AMICIZIA A WALL STREET...
M. Val. per "Il Sole 24 Ore"
- Lo sbarco in Borsa, per Facebook, può attendere. Il re dei social network, oggi valutato 66,5 miliardi di dollari sui mercati grigi, nel clima di tensione e incertezza tra gli investitori punta anzitutto a sviluppare nuovi prodotti. Solo allora, dopo il settembre del 2012, potrebbe arrivare l'atteso collocamento.

A valutare questo slittamento, secondo il Financial Times, sarebbe stato Mark Zuckerberg, l'amministratore delegato del gruppo, che così facendo deluderebbe chi credeva che Facebook potesse arrivare sul mercato già entro fine anno oppure all'inizio del prossimo. Sono così deluse le attese di chi sperava invece in un'accelerazione per un'Ipo quest'anno o nei primi mesi del 2012. Il social network non comunica i risultati finanziari ma secondo indiscrezioni i ricavi sono di 2 miliardi di dollari l'anno. Nei primi sei mesi del 2011 avrebbe avuto un giro d'affari per 1,6 miliardi.

12. LA «MISSION POSSIBLE» DI PAOLO SCARONI...
R. Fi. per "Il Sole 24 Ore"
- La diplomazia del petrolio è in gran fermento. Il presidente francese Sarkozy e il premier britannico Cameron sono infatti attesi a Tripoli e Benghasi, dove cercheranno di spuntare contratti di fornitura di gas con la nuova amministrazione post-Gheddafi. Ma anche l'Italia non perde tempo: quattro giorni fa, forse anche in vista delle missioni dei due leader, l'amministratore delegato dell'Eni Paolo Scaroni ha incontrato i rappresentanti del Cnt per riavviare rapidamente le importazioni del gas libico in Italia.

Scaroni non è nuovo a questi blitz: il manager italiano è stato anche il primo a recarsi a Benghasi, il 3 aprile scorso, nel pieno della rivoluzione, quando la compagnia cominciava a tessere quei rapporti stretti con i rappresentanti dei ribelli che l'hanno portata a porsi in prima linea nei rapporti con il nuovo Governo libico. Due tappe importanti e non scontate, quindi, frutto di un evidente lavoro diplomatico che, alla luce delle imminenti visite dei due leader dei prossimi giorni, non deve essere passato inosservato in Europa.

PAOLO SCARONIPAOLO SCARONI

13. I SETTE SOCI CINESI DI UNICREDIT...
S. Car. per "Il Sole 24 Ore"
- Avete idea di cosa faccia il Grant Schools Prevident Fund o la Flourish Investment Corporation? Niente di grave, ma da ieri si sa che sono tra le sette società cinesi azioniste di UniCredit. La notizia è stata ieri dal Ministero dell'Economia in risposta a una interrogazione parlamentare. La partecipazione complessiva in mani cinesi è contenuta in un modesto 0,463%, suddiviso tra entità configurabili come "sovrane" (inclusa la banca centrale) e fondi previdenziali.

Sono in compagnia minore di società o fondi sovrani arabi e della Norges Bank, per un totale intorno al 15% del capitale UniCredit a "sovranità". Quota modesta, dunque, ma è la conferma che i cinesi sono già tra noi non solo nella Chinatown milanese di via Paolo Sarpi, ma anche in Piazza Cordusio. E potrebbero crescere per la legge della domanda (di chi ha bisogno di capitali) e dell'offerta (di chi ha i soldi).

 

 

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