DRAHI CHE SPUTANO FUOCO: FACILE VINCERE L'ASTA PER SOTHEBY'S SE OFFRI IL 61% IN PIÙ DEL SUO VALORE IN BORSA. CHI È IL MAGNATE FRANCO-ISRAELIANO CHE ZITTO ZITTO HA ACCUMULATO UNA DELLE PIÙ GRANDI COLLEZIONI DI ARTE CONTEMPORANEA, SENZA MAI MOSTRARE MANCO UN'OPERA - PER GLI ESPERTI, L'ACQUISTO PORTERÀ IL SETTORE NEL NUOVO MILLENNIO, VISTO CHE È RIMASTO PIUTTOSTO FERMO DAVANTI ALLA RIVOLUZIONE DI INTERNET

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Anais Ginori per “la Repubblica

 

patrick drahi patrick drahi

Un' asta condotta dietro le quinte, con il miglior offerente che ha stracciato qualsiasi concorrenza. Per comprare Sotheby' s l' imprenditore francese Patrick Drahi ha offerto 57 dollari, il 61% in più della quotazione di venerdì scorso della casa d' aste a Wall Street.

 

L' operazione vale 2,7 miliardi di dollari, che salgono a 3,7 se si comprende anche un miliardo di debiti della società. Il tycoon delle telecomunicazioni, proprietario in Francia dell' operatore Sfr e negli Stati Uniti di CableVision, si impadronisce così di una delle maggiori case d' aste del mondo, diventando rivale diretto di un altro miliardario d' Oltralpe, François Pinault, da tempo proprietario di Christie' s.

 

E' l' ennesimo segnale della febbre dell' oro che ha contagiato il mercato dell' arte. Negli ultimi anni Sotheby' s ha messo a segno alcune vendite record, come il "Nu couché" (sul fianco sinistro) di Amedeo Modigliani (157,2 milioni di dollari) e il "Meules" di Claude Monet (110,7 milioni). Fra gli oggetti e i dipinti più famosi venduti dalla casa d' aste fondata nel 1744 dall' imprenditore britannico Samuel Maker figurano la collezione d' arte della Duchessa di Windsor, la collezione personale di Andy Warhol e nel 2012 "L' Urlo" di Edvard Munch. Qualche mese fa c' era stata anche la controversa performance dello street artist Banksy che ha creato un quadro che si è autodistrutto sotto agli occhi del pubblico a Londra.

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L' acquisizione di Sotheby' s da parte di Drahi è una sorpresa. Il miliardario è infatti noto per aver costruito dal nulla il gruppo Altice, colosso del settore Tlc con oltre 30 milioni di clienti e una rete di controllate che si estende fino in Israele e Stati Uniti. Meno famosa è la sua passione per l' arte contemporanea anche se, con un patrimonio pari a 8,6 miliardi di dollari, Drahi è al venticinquesimo posto nella classifica mondiale dei collezionisti di ArtPrice.

 

Molto riservato, non ha finora mai fatto mostre né esposto le sue opere. Il presidente di ArtPrice, Thierry Ehrmann, che conosce bene Drahi sostiene che l' acquisto di Sotheby' s da parte del tycoon delle telecomunicazioni porterà una svolta nel settore. «E' un' ottima notizia - commenta Ehrmann - perché il mercato dell' arte, dominato dalle vendite pubbliche, è in ritardo di 20 anni, è un sistema obsoleto che non si è messo al passo di Internet».

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L' acquisizione segna l' addio a Wall Street di Sotheby' s dopo 31 anni. Un addio che la casa festeggia in volata: l' annuncio mette infatti le ali ai titoli arrivati a guadagnare il 59% dopo aver perso il 40% nel corso dell' ultimo anno.

 

Lontano dai riflettori di Borsa e gestita privatamente, casa d' aste dovrebbe avere maggiori vantaggi nell' agguerrita concorrenza del settore. Dopo un periodo di forte difficoltà seguito alla crisi finanziaria, Sotheby' s ha avuto una forte ripresa negli ultimi anni, con 5,2 miliardi di vendite nel 2018, ma sempre distanziata da Christie' s che ha realizzato aste fino a 7 miliardi di dollari e nel 2017 ha fatto il colpo del secolo, ovvero l' asta del Salvator Mundi aggiudicato per 450,3 milioni di dollari.

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L' avventura di Drahi è cominciata alla fine degli anni Novanta con l' acquisto di diversi operatori locali di tv via cavo. Nel 2014 riesce a convincere Vivendi a vendergli Sfr per la non modica cifra di 13,5 miliardi di euro. Da allora non ha smesso di crescere. In Francia, Altice è diventato uno dei principali gruppi editoriali, che comprende la tv all news Bfm, la radio Rmc, il settimanale L' Express, e lo storico quotidiano della sinistra Libération. La parabola di "Monsieur cash flow", che ha fatto fortuna comprando a credito grazie al sostegno delle banche, ha suscitato molti interrogativi, visto il livello di indebitamento che, secondo le ultime stime, è superiore a 30 miliardi di euro.

 

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L' anno scorso Altice ha registrato un fatturato in calo del 3,5%, a 14,09 miliardi, nonostante il forte aumento del numero di abbonati, sia fissi che mobili.

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