IL FONDO MONETARIO AVVERTE RENZI: “IL JOBS ACT VA BENE, MA È DIFFICILE CHE IL BILANCIO MIGLIORI SENZA TOCCARE LE PENSIONI” - MILANO CHIUDE PIATTA, BORSE EUROPEE BRILLANTI

Piazza Affari chiude sotto tono (+0,08%) una seduta brillante per le principali piazze europee, che hanno accelerato dopo l'annuncio della Bce sull'asta Tltro - Brilla St (+3%), Male Bper (-3,5%) sulla possibile incorporazione del Banco di Sardegna - La Lagarde: “L’Italia ancora vulnerabile ai rischi di contagio finanziario”...

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1. BORSA: ASTA BCE SPINGE LISTINI IN ATTESA DELLA SCOZIA MA MILANO RESTA AL PALO

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Radiocor - Piazza Affari chiude sotto tono (+0,08%) una seduta brillante per le principali piazze europee, che hanno accelerato dopo l'annuncio della Bce sull'asta Tltro, nel quale sono sono stati assegnati 82,6 miliardi (sotto le attese di 100 miliardi). Cosi', in attesa dell'esito del referendum per la secessione scozzese, i cui risultati arriveranno nella notte, Parigi e Londra avanzano di circa mezzo punto percentuale e Francoforte di oltre l'1,2%. A Milano brilla St (+3%) dopo le rassicurazioni sui target del terzo trimestre; anche Autogrill guadagna il 2,4% e Bpm il 2,2%.

 

referendum la scozia al voto per l'indipendenza 9 referendum la scozia al voto per l'indipendenza 9

Mediobanca (+0,9%) continua a crescere dopo i conti annuali diffusi ieri mentre in coda al listino Bper (-3,5%) paga i rumors sulla possibile incorporazione del Banco di Sardegna. Sul resto del listino Mittel (+6%) festeggia la cessione del 15,3% del capitale, che faceva capo alla Tassara, a Stocchi. Sul mercato valutario l'euro recupera quota 1,29 (da 1 ,287 di meta' seduta) mentre il petrolio cede lo 0,4% con il Wti a 94 dollari al barile.

 

 

2. FMI E L'ITALIA: OK JOBS ACT, MA INTERVENIRE SU PENSIONI E SANITÀ

ANSA - L'economia italiana si contrarra' anche nel 2014, con il pil che calera' quest'anno dello 0,1%. Lo afferma il Fmi, rivedendo al ribasso la stima precedente (+0,3%). Il pil tornera' a crescere nel 2015 (+1,1%), per poi accelerare nel 2016 a +1,3%. Il -0,1% dell'economia nel 2014 segue il -1,9% del 2013 e il -2,4% del 2012.

 

Il debito italiano salira', toccando il picco, al 136,4% del pil nel 2014, per poi scendere progressivamente. Lo afferma il Fmi nell'Article IV sull'Italia, sottolineando che il debito pubblico si manterra' sopra il 130% fino al 2017 (135,4% nel 2015, 132,9% nel 2016 e 130,2 nel 2017), per poi scendere al 127,6% nel 2018 e al 124,7% nel 2019.

 

Christine Lagarde direttore del Fondo Moneteario internazionale Christine Lagarde direttore del Fondo Moneteario internazionale

Il rapporto deficit-pil italiano si attestera' nel 2014 al 3,0%, per poi scendere al 2,1% nel 2015. Lo afferma il Fmi nell'Article IV sull'Italia, sottolineando che il deficit 2016 sara' all'1,1% e continuera' a calare fino allo 0,4% del 2019.

 

Il tasso di disoccupazione in Italia salira' quest'anno ai massimi dal dopo-guerra, al 12,6% dal 12,2% del 2013. Lo afferma il Fmi, sottolineando che la disoccupazione restera' a due cifre fino al 2017 (12,0% nel 2015, 11,3% nel 2016, 10,5% nel 2017). Per questo, per il Fondo, serve un'azione piu' radicale per creare di posti di lavoro.

 

CHRISTINE LAGARDE FOTO CHRISTINE LAGARDE FOTO

La spendig review e' uno ''strumento importante'', ma le analisi suggeriscono che ''ulteriori risparmi saranno difficili senza affrontare l'elevata spesa per le pensioni''. Lo afferma il Fmi nell'Article VI sull'Italia, sottolineando che ci sono spazi per migliorare anche la spesa sanitaria.

 

''Il debito italiano e' sostenibile ma soggetto a significativi rischi''. Lo afferma il Fmi, sottolineando che l'Italia resta ''vulnerabile a una perdita di fiducia del mercato'' e al ''contagio finanziario''. Per questo l'Italia potrebbe anche essere ''fonte di contagio per il resto del mondo''.

 

Il Fmi promuove l'''agenda ambiziosa di riforme'' del premier Matteo Renzi. ''La loro risoluta attuazione e' essenziale per creare lavoro, aumentare la produttivita' e aumentare il potenziale di crescita'' afferma il Fmi. ''Attuare le riforme strutturali simultaneamente e genererebbe significate sinergie di crescita''.

RENZI POLETTI RENZI POLETTI

 

''Un ulteriore aggiustamento rispetto ai piani delle autorita' (fino allo 0,5% del pil a seconda della forza della ripresa) aiuterebbe a raggiungere un piccolo surplus strutturale nel 2015''. Lo afferma il Fmi nell'Article VI sull'Italia. Lo 0,5% del pil equivale a una correzione di circa 7,5-8 miliardi.

 

La riforma del lavoro del governo Renzi va nella giusta direzione. Così l'Fmi, che spiega che l'Italia deve ''muoversi rapidamente sulle riforme''. Bene l'idea di un ''singolo contratto di lavoro''. ''Con il 70% dei nuovi contratti a tempo determinato, ulteriore flessibilita' ai margini fa poco per ridurre dualita' e spingere investimenti''.

 

PENSIONI PENSIONI

La legge elettorale e' importante per la crescita perche' aiuta il sostegno e l'attuazione delle riforme. Lo afferma il Fmi nell'Article Iv sull'Italia, annoverando la riforma della giustizia e del lavoro le altre centrali per l'Italia.

 

 

 

 

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