FUGA DA LONDRA? – LE GRANDI BANCHE, SOPRATTUTTO AMERICANE, MINACCIANO DI LASCIARE LA CITY, PER OTTENERE NUOVI INCENTIVI A RESTARE DAVANTI ALLA 'HARD BREXIT' DI THERESA MAY – IL SINDACO DENUNCIA CONCORRENZA SLEALE DA PARTE DEI COLLEGHI DI PARIGI, FRANCOFORTE, MADRID: NON V’ILLUDETE, POTREBBERO FINIRE AD HONG KONG

Condividi questo articolo


 

Giuliana Ferraino per il Corriere della Sera

 

brexit 5 brexit 5

L' hard Brexit annunciata da Theresa May accelera i piani di fuga delle banche internazionali dalla City. La premier britannica ha detto senza giri di parole che non ha alcuna intenzione di negoziare la permanenza di Londra nel mercato unico con l' addio del Regno Unito all' Unione europea. E la reazione dei banchieri è stata immediata. Il ceo di Hsbc, Steve Gulliver, ha confermato che la banca Usa potrebbe muovere circa mille dipendenti a Parigi, aggiungendo che sono a rischio un quinto degli investimenti.

 

CITY OF LONDON CITY OF LONDON

Il presidente di Ubs, Axel Weber, ha anticipato che il gruppo svizzero potrebbe spostare un migliaio dei circa 5 mila dipendenti. Il numero uno di Jp Morgan Jamie Dimon ha sostenuto che il trasloco potrebbe toccare 4 mila dei 16 mila dipendenti dell' istituto di Wall Street. «Più di quanti avremmo sperato», ha ammesso a Bloomberg Tv. «Non è che vogliamo, non è una minaccia, è solo un dato di fatto che dovremo adeguarci ai nuovi requisiti».

Axel Weber Axel Weber

 

Anche Goldman Sachs, tra i più grandi supporter della campagna del Remain starebbe facendo piani in proposito, ma nessuna decisione è stata ancora presa, ha spiegato la banca americana smentendo la notizia di un dimezzamento dei suoi 6 mila dipendenti nella capitale inglese per trasferirli a Francoforte.

 

jamie dimon jpmorgan jamie dimon jpmorgan

Il mercato unico permette alle banche di operare nell' Unione europea dal loro hub nel Regno Unito senza dover chiedere una licenza specifica, grazie ai cosiddetti «diritti di passaporto». Una Brexit dura eliminerà questa possibilità. Perciò la strada sembra segnata. Il trasloco delle operazioni richiederà del tempo, ma la ricerca di uffici, abitazioni e scuole per i figli nelle nuove basi continentali è già cominciata.

SADIQ KHAN SADIQ KHAN

 

Le 8 maggiori banche americane ed europee rischiano di pagare un conto complessivo di 7,5 miliardi nei prossimi 5 anni per spostare le operazioni sui mercati di capitali fuori da Londra in seguito alla Brexit, stima uno studio di Jp Morgan. Ma anche la Gran Bretagna accuserà il colpo, in termini di occupazione e minori entrate fiscali. Le 5 maggiori banche Usa oggi impiegano circa 40 mila persone, più che in tutto il resto d' Europa. Ne è consapevole il sindaco di Londra, Sadiq Khan, che a Davos ha accusato i colleghi delle altre città europee di «corteggiare le banche» per convincerle a lasciare Londra.

THERESA MAY THERESA MAY

 

La Brexit però potrebbe riservare brutte sorprese anche al resto d' Europa, ha avvertito, visto che non è scontato che le banche internazionali vadano a Parigi, Madrid, Francoforte, Berlino o Bruxelles. Più probabile che puntino su Hong Kong, Singapore e New York, suggerisce. Ma forse per scongiurare il pericolo di fuga dalla City, Theresa May ha incontrato a porte chiuse i boss delle banche di Wall Street al World Economic Forum ieri pomeriggio a Davos.

 

 

Condividi questo articolo

ultimi Dagoreport

DAGOREPORT – JOE BIDEN VUOLE CHE GIORGIA MELONI METTA ALL’ORDINE DEL GIORNO DEL G7 L’USO DEI BENI RUSSI CONGELATI. PER CONVINCERE LA DUCETTA HA SPEDITO A ROMA LA SUA FEDELISSIMA, GINA RAIMONDO, SEGRETARIO AL COMMERCIO – GLI AMERICANI PRETENDONO DALL’EUROPA UN'ASSUNZIONE DI RESPONSABILITÀ DOPO TUTTI I MILIARDI CHE WASHINGTON HA POMPATO A ZELENSKY. MA METTERE MANO AI BENI RUSSI È UN ENORME RISCHIO PER L’UNIONE EUROPEA: POTREBBE SPINGERE ALTRI PAESI (CINA E INDIA SU TUTTI) A RIPENSARE AI LORO INVESTIMENTI NEL VECCHIO CONTINENTE…

DAGOREPORT – PARTITI ITALIANI, PERACOTTARI D'EUROPA - L’ASTENSIONE “COLLETTIVA” SUL PATTO DI STABILITÀ È STATA DETTATA SOLO DALLA PAURA DI PERDERE CONSENSI IL 9 GIUGNO - SE LA MELONA, DOPO IL VOTO, PUNTA A IMPUGNARE UN PATTO CHE E' UN CAPPIO AL COLLO DEL SUO GOVERNO, IL PD DOVEVA COPRIRSI DAL VOTO CONTRARIO DEI 5STELLE – LA DUCETTA CONTINUA IL SUO GIOCO DELLE TRE CARTE PER CONQUISTARE UN POSTO AL SOLE A BRUXELLES. MA TRA I CONSERVATORI EUROPEI STA MONTANDO LA FRONDA PER IL CAMALEONTISMO DI "IO SO' GIORGIA", VEDI LA MANCATA DESIGNAZIONE DI UN CANDIDATO ECR ALLA COMMISSIONE (TANTO PER TENERSI LE MANINE LIBERE) – L’INCAZZATURA DI DOMBROVSKIS CON GENTILONI PER L'ASTENSIONE DEL PD (DITEGLI CHE ELLY VOLEVA VOTARE CONTRO IL PATTO)…

DAGOREPORT – GIUSEPPE CONTE VUOLE LA DIREZIONE DEL TG3 PER IL “SUO” GIUSEPPE CARBONI. IL DG RAI ROSSI NICCHIA, E PEPPINIELLO MINACCIA VENDETTA IN VIGILANZA: VI FAREMO VEDERE I SORCI VERDI – NEL PARTITO MONTA LA PROTESTA CONTRO LA SATRAPIA DEL FU AVVOCATO DEL POPOLO, CHE HA INFARCITO LE LISTE PER LE EUROPEE DI AMICHETTI - LA PRECISAZIONE DEL M5S: "RETROSCENA TOTALMENTE PRIVO DI FONDAMENTO. IN UN MOMENTO IN CUI IL SERVIZIO PUBBLICO SALE AGLI ONORI DELLE CRONACHE PER EPISODI DI CENSURA INACCETTABILI, IL MOVIMENTO 5 STELLE È IMPEGNATO NELLA PROMOZIONE DEGLI STATI GENERALI DELLA RAI..."