GIA’ LO CHIAMANO IL “CONDONO SALVA CORONA” - NELLA MANOVRA PADOAN VUOLE INSERIRE UNA SANATORIA PER CHI HA I SOLDI NEL MATERASSO O NEL CONTROSOFFITTO, COME NEL CASO DI FURBIZIO - ALTRA GAFFE DELLA BOSCHI: INCASSATI 23 MILIARDI DALLA LOTTA ALL’EVASIONE. PECCATO NON SIA VERO… 

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Paolo Baroni per La Stampa

 

FABRIZIO CORONA FABRIZIO CORONA

In vista del varo della prossima legge di Bilancio rispunta l’idea di inserire nella manovra una norma per facilitare l’emersione dei contanti. Come riferisce l’agenzia Ansa l’idea sarebbe quella di varare una sorta di nuova voluntary disclosure sul denaro cash inserendo il provvedimento nel decreto collegato alla manovra che dovrebbe contenere anche la rottamazione bis delle cartelle esattoriali.

 

 

inchino padoan1 inchino padoan1

Nei conti del governo, che come spiegava sabato la Stampa ha messo in cantiere una manovra complessiva da 18 miliardi, mancano infatti ancora all’appello ben 4 miliardi di nuove entrate sui 10 preventivati. E’ per questo che, tra le tante ipotesi, si riparla dei contanti. In realtà la voluntary disclosure già prevede un meccanismo per sanare tutti i liquidi frutto di pratiche illegali nascosti nelle cassette di sicurezza, ma finora non ha avuto grossa fortuna e l’obiettivo di 600 milioni di euro di gettito è rimasto un sogno.

 

I SOLDI NASCOSTI DI FABRIZIO CORONA I SOLDI NASCOSTI DI FABRIZIO CORONA

Troppo poco conveniente la norma, tant’è che già l’anno passato i tecnici avevano suggerito di ammorbidirla introducendo una flat tax del 35%, subito ribattezzata norma «salva-Corona» e quindi rapidamente accantonata sull’onda delle polemiche. Vedremo ora se l’eventuale nuova formulazione, che oltre al pagamento di un forfait dovrebbe prevedere l’obbligo di investirne una quota in titoli di Stato, vedrà o meno la luce. 

 

MARIA ELENA BOSCHI MARIA ELENA BOSCHI

Quel che è certo è che il governo dalla lotta all’evasione si aspetta grandi risultati. «Attraverso un lavoro di squadra con la Guardia di finanza e le Procure siamo passati dagli 11 miliardi del 2014 ai 23 del 2017 come recupero di evasione» ha spiegato ieri da Milano la sottosegretaria alla Presidenza, Maria Elena Boschi. «Abbiamo fatto passi importanti ma ne servono altri», per questo, ha aggiunto, «nella prossima legge di Bilancio insisteremo sulla lotta all’evasione fiscale e stiamo valutando di estendere la split payment».

 

Le cifre fornite dalla Boschi sono state immediatamente contestate, dall’ex viceministro Zanetti e da Sinistra Italiana, ed a fine giornata la sottosegretaria è stata costretta a precisare alcuni numeri, salvo poi ribadire che a suo parere nel 2017, al di là delle stime, «si supererà quota 20 miliardi».

 

PADOAN GENTILONI1 PADOAN GENTILONI1

La Boschi, al pari di Renzi, ha poi affermato che l’obiettivo del governo anche per il futuro è quello di continuare ad abbassare le tasse. Quindi a confermato che la prossima nota di variazione per quest’anno prevederà una crescita del Pil dell’1,5%. Il nuovo documento contabile che fisserà i paletti della prossima manovra, e su cui si sono confrontati a lungo ieri a palazzo Chigi Gentiloni e Padoan, vedrà la luce nel fine settimana non appena il premier sarà rientrato da New York.

 

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