LA GUERRA DEI SETTE MARI - I DUE PRINCIPALI ARMATORI ITALIANI, IL GRUPPO ONORATO E GRIMALDI GROUP, SI DANNO BATTAGLIA SUL NOLEGGIO DEI TRAGHETTI PER UN VALORE DI 17 MILIONI L’ANNO - VINCENZO ONORATO: “SI TRATTA DI VECCHI CONTRATTI, CON PREZZI FUORI MERCATO GIA’ AI TEMPI DELLA FIRMA”

Un mese fa, Guido Grimaldi, top-manager del Gruppo, aveva reso nota la decisione di non rinnovare l'affitto a Tirrenia per riutilizzarle all'interno del gruppo di proprieta', e proprio per i collegamenti Liguria-Sardegna - Onorato aveva deciso di voler giocare d'anticipo rescindendo anticipatamente al 31 ottobre i contratti in scadenza nel 2018... -

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1 - MARCIA INDIETRO SULLA RESCISSIONE DI NOLEGGIO DI TRAGHETTI

VINCENZO ONORATO VINCENZO ONORATO

(askanews) - E' in corso un contenzioso tra due dei principali armatori italiani sul noleggi di grandi traghetti per un valore di circa 17 milioni l'anno. Protagonisti il gruppo Grimaldi, che nel 2012 aveva affittato a Tirrenia le due navi-traghetto Amsicora e Bonaria (circa 1900 passeggeri e 730 veicoli) e il Gruppo Onorato, proprietario di Moby Lines e neo proprietario di Tirrenia.

 

TIRRENIA jpeg TIRRENIA jpeg

In aprile Guido Grimaldi, direttore Short Sea del Gruppo, aveva annunciato durante una conferenza stampa che non avrebbe rinnovato il noleggio delle due navi a Tirrenia, che dovrebbero rientrare nella flotta del gruppo per i collegamenti tra Savona o Genova e la Sardegna. A stretto giro, Vincenzo Onorato, con una lettera al giornale di Genova Secolo XIX aveva annunciato l'intenzione di proporre a Grimaldi la rescissione anticipata al 31 ottobre scorso dei contratti d'affitto delle navi, che scadrebbero nel 2018.

 

"Spero - scriveva Onorato - che Grimaldi apprezzi questo gesto anche se, devo confessare, non del tutto disinteressato. Parliamo di vecchi contratti stipulati tra la Grimaldi e la Tirrenia di Ettore Morace. Tirrenia spende infatti circa 17 milioni di euro l'anno per i noleggi, assolutamente fuori mercato già all'epoca della firma.

Guido Grimaldi Guido Grimaldi

 

Tirrenia sta di fatto sovvenzionando un proprio concorrente e su questi noleggi registra sensibili perdite". Sicchè il 18 maggio Tirrenia ha comunicato per lettera l'intenzione ufficiale di rescindere anticipatamente il contratto di noleggio. Nei giorni scorsi il colpo di scena: Grimaldi, con lettera del suo legale Francesco Lauro, ha respinto la proposta di Onorato di sciogliere anticipatamente il contratto, smentendo le intenzioni annunciate pubblicamente dal suo esponente Guido Grimaldi.

 

2 - DISSENSO A TUTTO CAMPO TRA DUE DEI PRINCIPALI ARMATORI ITALIANI

GRIMALDI GROUP GRIMALDI GROUP

(AGI) - Dissenso a tutto campo tra due dei principali armatori italiani: il presidente di Confitarma Manuel Grimaldi, capo dell'omonimo gruppo leader europeo nel trasporto degli autoveicoli, e Vincenzo Onorato, patron del Gruppo Moby, leader nazionale dei traghetti. Oltre alle polemiche sull'utilizzo degli incentivi governativi, in atto da tempo, e alla connessa uscita di Moby da Confitarma e quindi da Confindustria, e' in atto anche un contenzioso contrattuale su quattro navi traghetto di Grimaldi affittate nel 2012 ad Onorato - e precisamente alla Tirrenia, allora guidata da Ettore Morace che successivamente Onorato ha rimosso - per circa 17 milioni all'anno.

VINCENZO ONORATO VINCENZO ONORATO

 

Un mese fa, Guido Grimaldi, top-manager del Gruppo, aveva reso nota la decisione di non rinnovare l'affitto a Tirrenia per riutilizzarle all'interno del gruppo di proprieta', e proprio per i collegamenti Liguria-Sardegna. Onorato, con una lettera al quotidiano Il Secolo XIX, aveva deciso di voler giocare d'anticipo rescindendo anticipatamento al 31 ottobre i contratti in scadenza nel 2018.

 

EUGENIO E GUIDO GRIMALDI EUGENIO E GUIDO GRIMALDI

"Tirrenia - aveva scritto Onorato - spende infatti circa 17 milioni di euro l'anno per i noleggi, assolutamente fuori mercato gia' all'epoca della firma. Tirrenia sta di fatto sovvenzionando un proprio concorrente e su questi noleggi registra sensibili perdite". Il 18 maggio scorso, Tirrenia ha formalizzato la richiesta di rescissione del contratto. Ma nei giorni scorsi il gruppo Grimaldi, con una lettera dei suoi legali, ha respinto la richiesta: il recupero per usi diretti delle quattro navi puo' attendere il 2018.

 

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