IERI LA CASSA DEL MEZZOGIORNO, OGGI LA CASSA DEL ''SANO E RICCO'' NORD-EST! - IN VENETO BANCA SONO STATI BRUCIATI 5 MILIARDI DI VALORE, E IL FONDO ATLANTE INTERVERRÀ PURE LÌ: NON CI SONO ABBASTANZA SOTTOSCRITTORI - MION, BRACCIO ARMATO DEI BENETTON, VERSO LA PRESIDENZA DI POP.VICENZA. SENZA CHE I BENETTON ABBIANO MESSO UN EURO...

Un gruppo di imprenditori veneti avevano mostrato disponibilità a sottoscrivere l' aumento per il 15%. Ma ieri appariva improbabile il raggiungimento della soglia minima di flottante pari al 25%. Così il Fondo Atlante, in due mesi, avrà speso più di metà del capitale in due banche venete...

Condividi questo articolo


 

1. VISCO, ATLANTE HA RISORSE CONTENUTE MA ELEMENTI PER SUCCESSO

veneto banca assemblea soci veneto banca assemblea soci

 (ANSA) - Il fondo Atlante, partecipato dalle banche italiane e la Cdp che ha rilevato la maggioranza della Popolare Vicenza e si appresta a intervenire in Veneto Banca ha "la determinazione, l'indipendenza e la professionalità" per affrontare con "successo" la sfida dello sviluppo del mercato dei crediti deteriorati.

 

Lo afferma il governatore della Banca d'Italia Ignazio Visco secondo cui "pur con risorse relativamente contenute Atlante può dimostrare che è possibile conseguire rendimenti attraenti acquistando sofferenze a prezzi più elevati di quelli offerti dagli investitori specializzati". "Quanto più ci riuscirà, tanto più sarà possibile raccogliere nuovi investimenti alimentando un circolo virtuoso".

 

 

2. ATLANTE VERSO IL BIS CON VENETO BANCA

Camilla Conti per “il Giornale

 

stefano ambrosini stefano ambrosini

La maratona del consiglio di amministrazione di Veneto Banca è iniziata alle tre del pomeriggio e finita in tarda serata. Sul tavolo, la forchetta di prezzo a cui le nuove azioni saranno offerte in occasione dell' imminente aumento di capitale da un miliardo di euro.

 

stefano ambrosini stefano ambrosini

Ma, in attesa delle comunicazioni ufficiali, il verdetto pare quasi scontato: a Montebelluna si reciterà lo stesso copione della Popolare di Vicenza. Un interesse praticamente nullo da parte del mercato per le azioni dell' istituto veneto, e Atlante pronto a subentrare al consorzio di garanzia dell' aumento capitanato da Intesa Sanpaolo attraverso Banca Imi. Quanto al prezzo minimo, le anticipazioni scuotono il parterre degli 88mila piccoli soci che ormai temono il remake del caso Vicenza, ovvero 10 centesimi per azione.

carlotta de franceschi carlotta de franceschi

 

Se così fosse Montebelluna manderà in fumo, dal picco della gestione Consoli del 2012, quasi 5 miliardi di euro. Il prezzo massimo della forchetta, invece, sarà un valore simbolico (Vicenza lo aveva fissato a 3 euro), che in questo caso dovrebbe essere intorno ai 50 centesimi.

ignazio visco ignazio visco

 

L' obiettivo del fondo è ottenere a questo punto il controllo del 100% della popolare in modo da poter operare una profonda ristrutturazione della banca.

 

Resta l' incognita degli imprenditori veneti che inizialmente avevano mostrato disponibilità a sottoscrivere l' aumento per una quota attorno al 15% dell' offerta. Ma ieri appariva improbabile, a detta degli analisti, il raggiungimento della soglia minima di flottante pari al 25 per cento. Considerando anche che il lancio dell' operazione è previsto per il 6 giugno, fino al 20, con l' eventuale quotazione il 28.

 

ALESSANDRO PENATI ALESSANDRO PENATI

Nel frattempo qualcosa si muove anche sul fronte della vicina Popolare di Vicenza: Gianni Mion, manager di fiducia della famiglia Benetton, ha dato la propria disponibilità a entrare in una lista per il prossimo cda: la richiesta gli è arrivata da esponenti del fondo Atlante, che controlla la banca con oltre il 99% del capitale dopo aver sottoscritto l' aumento da 1,5 miliardi che l' istituto ha dovuto fare per sistemare i propri coefficienti patrimoniali. Mion potrebbe essere il prossimo presidente dell' istituto in vista del rinnovo del board che arriverà con l' assemblea del 7 luglio.

GIANNI MION GIANNI MION

 

Atlante dovrà depositare la propria lista, che sarà l' unica, entro il 12 giugno, 25 giorni prima della riunione dei soci. Intanto 14 piccoli azionisti della banca hanno presentato una querela contro il notaio Francesca Boschetti per falso ideologico sulla verbalizzazione dell' assemblea del 5 marzo.

 

«Stiamo ricostruendo l' ordine delle vostre richieste che non sono state evase, molti soci hanno lamentato la mancata esecuzione degli ordini di vendita delle azioni: chi è stato scavalcato sarà adeguatamente risarcito», era stata la promessa fatta dall' ad, Francesco Iorio, davanti ai seimila soci assiepati a Gambellara. Nella sintesi che il notaio ha dato delle parole di Iorio non vi sarebbe però alcun accenno alla promessa ma solo una generica disponibilità ad aprire tavoli di confronto.

 

 

 

Condividi questo articolo

ultimi Dagoreport

MADONNA? EVITA-LA! – QUELLA VOLTA CHE MADONNA VENNE A ROMA PER LA PRIMA DI “EVITA’’ E SI INCAZZÒ FACENDO ASPETTARE IL PUBBLICO PER UN’ORA E MEZZO - IL PATTO ERA CHE SUA FIGLIA, LOURDES, VENISSE BATTEZZATA NEGLI STESSI GIORNI DAL PAPA ALLA PRESENZA DEL PADRE, CHE SI CHIAMAVA JESUS - IL PRODUTTORE VITTORIO CECCHI GORI CONOSCEVA UN CARDINALE: “PRONTO, AVREI MADONNA, L’ATTRICE, CHE VORREBBE BATTEZZARE LA FIGLIA, LOURDES, COL PADRE, JESUS… E SE FOSSE DISPONIBILE IL PAPA…” – VIDEO

DAGOREPORT - CON AMADEUS, DISCOVERY RISCHIA: NON È UN PERSONAGGIO-FORMAT ALLA STREGUA DI CROZZA E FAZIO. È SOLO UN BRAVISSIMO CONDUTTORE MA SENZA UN FORMAT FORTE CHE L’ACCOMPAGNI, SARÀ DURISSIMA FAR DIGITARE IL TASTO 9. NELLA TV DI OGGI I PRODUTTORI DI CONTENUTI VENDONO CHIAVI IN MANO IL PACCHETTO FORMAT+CONDUTTORE ALLE EMITTENTI - ALLA CRESCITA DI DISCOVERY ITALIA, NEL 2025 SEGUIRA' ''MAX'', LA PIATTAFORMA STREAMING DI WARNER BROS-HBO CHE PORTERÀ A UNA RIVOLUZIONE DEL MERCATO, A PARTIRE DALLA TORTA PUBBLICITARIA. E LE RIPERCUSSIONI RIMBALZERANNO SUI DIVIDENDI DI MEDIASET E LA7 - A DIFFERENZA DI RAI E IN PARTE DI MEDIASET, DISCOVERY HA UNA STRUTTURA SNELLA, SENZA STUDI DI REGISTRAZIONE, SENZA OBBLIGHI DI ASSUNZIONI CLIENTELARI NÉ DI FAR TALK POLITICI - LIBERI DI FARE UN CANALE5 PIÙ GIOVANE E UN’ITALIA1 PIÙ MODERNA, IL PROSSIMO 9 GIUGNO DOVRANNO DECIDERE SE FARE O MENO UNO SPAZIO INFORMATIVO. NEL CASO IN CUI PREVARRA' IL SÌ, SARÀ UN TG MOLTO LEGGERO, UNA SORTA DI ANSA ILLUSTRATA (E QUI RICICCIA L'OPZIONE ENRICO MENTANA)    

DAGOREPORT L’INTELLIGENCE DI USA E IRAN HANNO UN PROBLEMA: NETANYAHU - L'OPERAZIONE “TERRORISTICA” CON CUI IL MOSSAD HA ELIMINATO IL GENERALE DELLE GUARDIE RIVOLUZIONARIE IRANIANE NELL'AMBASCIATA IRANIANA A DAMASCO E LA SUCCESSIVA TENSIONE CON TEHERAN NON È SPUNTATA PER CASO: È SERVITA AL PREMIER ISRAELIANO A "OSCURARE" TEMPORANEAMENTE LA MATTANZA NELLA STRISCIA DI GAZA, CHE TANTO HA DANNEGGIATO L'IMMAGINE DI ISRAELE IN MEZZO MONDO - NETANYAHU HA UN FUTURO POLITICO (ED EVITA LA GALERA) SOLO FINCHÉ LA GUERRA E LO STATO D'ALLARME PROSEGUONO...

DAGOREPORT – BIDEN HA DATO ORDINE ALL'INTELLIGENCE DELLA CIA CHE LA GUERRA IN UCRAINA DEVE FINIRE ENTRO AGOSTO, DI SICURO PRIMA DEL 5 NOVEMBRE, DATA DEL VOTO PRESIDENZIALE AMERICANO - LO SCENARIO E' QUESTO: L’ARMATA RUSSA AVANZERÀ ULTERIORMENTE IN TERRITORIO UCRAINO, IL CONGRESSO USA APPROVERÀ GLI AIUTI MILITARI A KIEV, QUINDI PUTIN IMPORRÀ DI FARE UN PASSO INDIETRO. APPARECCHIATA LA TREGUA, FUORI ZELENSKY CON NUOVE ELEZIONI (PUTIN NON LO VUOLE AL TAVOLO DELLA PACE), RESTERA' DA SCIOGLIERE IL NODO DELL'UCRAINA NELLA NATO, INACCETTABILE PER MOSCA – NON SOLO 55 MILA MORTI E CRISI ECONOMICA: PUTIN VUOLE CHIUDERE PRESTO IL CONFLITTO, PER NON DIVENTARE UN VASSALLO DI XI JINPING...