INFIOCINATO LO SQUALO BRETONE - L’AGCOM IMPONE A BOLLORÉ UNA SCELTA: DEVE SCENDERE SOTTO IL 10% DI MEDIASET O DI TIM. HA TEMPO UN ANNO, O RISCHIA UNA MULTA FINO A MEZZO MILIARDO DI EURO - VIVENDI ANNUNCIA RICORSI AL TAR E ALLA COMMISSIONE UE - IN BORSA MEDIASET AFFONDA (-4,5%), TIM CALA (-1,8%)

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1.MEDIASET:-4,5% IN BORSA DOPO VERDETTO AGCOM SU VIVENDI

 (ANSA) - Avvio pesante per Mediaset a Piazza Affari dopo che l'Agcom ha assegnato a Vivendi il termine di un anno per ridurre la sua partecipazione nel gruppo televisivo o, in alternativa in Telecom. Il titolo del Biscione cede il 4,5% a 3,33 euro. Male anche l'ex monopolista delle tlc, in calo dell'1,8% a 0,76 euro.

 

 

angelo cardani agcom angelo cardani agcom

2.VIVENDI: SU AGCOM SI RISERVA RICORSI A TAR E UE

 (ANSA) - Vivendi "accoglie con sorpresa la decisione adottata dall'Agcom" e "si riserva di adottare ogni opportuna iniziativa in tutte le sedi competenti contro la decisione presa dall'Agcom per tutelare i propri interessi, inclusa la presentazione di un ricorso al Tar e di un esposto alla Commissione europea per segnalare la violazione di fondamentali principi del diritto Ue". Lo indica in una nota dopo la delibera dell'Authority che ordina ai francesi di ridurre la loro partecipazione in Mediaset o in Telecom.

 

 

3.AGCOM: "VIVENDI SCELGA FRA MEDIASET E TELECOM"

Francesco Spini per la Stampa

 

vincent bollore vincent bollore

Un anno di tempo per scegliere se scendere da Telecom Italia o da Mediaset. Ecco il dilemma che l' Agcom, l' autorità per le garanzie nelle comunicazioni, pone a Vincent Bolloré e alla sua Vivendi. Secondo i consiglieri, riuniti in una lunga seduta serale, Vivendi è «collegata» con Telecom, di cui è prima azionista con il 23,94%, e con Mediaset, dove è al 29,9% dei diritti di voto seconda solo a Fininvest che ha il 39,7%.

 

E dunque viola la legge, in questo caso il Tusmar (il testo unico sulla radio-televisione) che al comma 11 dell' articolo 43 non consente a imprese «anche attraverso società controllate o collegate» (in questo caso Telecom-Tim) i cui ricavi nel settore delle comunicazioni elettroniche superino il 40 per cento dei ricavi del settore, di avere un fatturato nel mondo della comunicazione superiore al 10 per cento, quando Mediaset è al 13,3%.

 

BOLLORE BERLUSCONI BOLLORE BERLUSCONI

L' Agcom dunque pone l' aut aut a Bolloré e dà a Vivendi 60 giorni di tempo a partire da oggi per presentare «uno specifico piano dettagliando le modalità con le quali la società intende ottemperare all' ordine». In particolare secondo l' autorità Vivendi non controlla Telecom ma «è sicuramente in grado di esercitare un' influenza notevole», cosa che la rende società sua collegata.

 

Anche il Biscione può definirsi tale in quanto Parigi può «esprimere - si legge nella delibera - più di un decimo dei voti nell' ambito dell' assemblea ordinaria», è «in grado di nominare un certo numero di propri rappresentanti nel cda», di «esprimere la nomina del presidente del collegio sindacale» e di «esercitare un' eventuale minoranza di blocco ai fini delle deliberazioni dell' assemblea straordinaria».

 

VINCENT BOLLORE ARNAUD DE PUYFONTAINE VINCENT BOLLORE ARNAUD DE PUYFONTAINE

A Mediaset - da cui è partita l' istanza all' autorità - si esprime «soddisfazione» per il provvedimento che «ha accertato che Vivendi ha violato l' articolo 43 del Tusmar». Nelle prossime ore verranno decise le azioni da intraprendere. Ci sono diverse ipotesi sul tappeto. Anzitutto la società può chiedere un provvedimento d' urgenza del giudice con cui congelare ai fini del voto assembleare la quota sopra il 10%, la quota sopra cui scatta il collegamento.

 

Gli stessi azionisti (Fininvest) possono chiedere all' assemblea di autorizzare il presidente, Fedele Confalonieri, a non accettare il voto di Vivendi eccedente il 10% della sua quota, proprio alla luce della decisione. Possibile, ma meno probabile, che si arrivi a chiedere l' istituzione del voto multiplo. L' arma, dopotutto, è a doppio taglio.

 

Vivendi, con in una nota, «accoglie con sorpresa» la decisione, «ritiene indiscutibile» che non eserciti un' influenza dominante su Mediaset e si riserva di ricorrere al Tar. A Parigi hanno 60 giorni per agire.

 

GIUSEPPE RECCHI FLAVIO CATTANEO GIUSEPPE RECCHI FLAVIO CATTANEO

Uscire da Telecom (-2,69% in Borsa) è complicato, perché anzitutto il prezzo di carico (1,07 euro) implica un premio di controllo difficilmente recuperabile nel breve. Senza contare che Parigi vorrebbe Arnaud de Puyfontaine, ad di Vivendi, prossimo presidente.

 

Dall' altro lato Bolloré, scendendo sotto il 10% di Mediaset (-3,96% in Borsa), dovrebbe abbandonare il sogno della Neflix europea. Un accordo, magari sul calcio e in zona Cesarini, è difficile. Di certo c' è che - ricorsi a parte - Vivendi rischia molto. Se non eseguirà l' ordine dell' Agcom rischia una multa tra il 2 e il 5% del suo fatturato, tra 216 e 540 milioni. Vale la pena?

 

 

 

 

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